“L’Assessore Magliani lo chiama atto di civiltà, noi lo chiamiamo vergognosa speculazione politica, il cui chiaro obiettivo è quello di colpire le conquiste ottenute con decenni di lotta, prima tra tutte la legge 194, pietra miliare del nostro ordinamento giuridico. Con tale atto normativo, infatti, il Legislatore ha garantito alle Donne il diritto di poter decidere del proprio corpo, regolamentando l’interruzione della gravidanza e legalizzando l’aborto. Ora, a oltre quarant’anni dall’approvazione della legge n. 194/78, l’Assessore all’ambiente della giunta Tedesco ci rende edotti, a mezzo stampa, che l’Amministrazione comunale si appresta a cedere in concessione per 70 anni una porzione del cimitero pubblico, affidando l’inumazione di feti “o prodotti abortivi che non siano stati dichiarati già morti prima dell’aborto” ad un’associazione privata che si richiama alla difesa della vita e che evoca, già nel nome, i periodi più oscurantisti della nostra storia, tesi alla criminalizzazione delle donne costrette ad abortire. Non corrisponde ad un atto di civiltà consentire l’inumazione di un feto a prescindere dal consenso espresso dai genitori; non ha nulla a che vedere con il progresso, la concessione ad un ente ultracattolico ed antiabortista, di un’area demaniale al fine di perseguire tale scopo. Inoltre, esprimiamo forti dubbi sulla legittimità sia amministrativa che giuridica di tale atto concessorio e ci attiveremo immediatamente attraverso la nostra rappresentanza istituzionale, sia in Consiglio Comunale che in Regione, affinché sia fatta chiarezza sull’iter seguito per l’affidamento della concessione pubblica in oggetto e sulle modalità di individuazione del concessionario. In particolare, riteniamo che l’Amministrazione avrebbe dovuto sottoporre un argomento tanto delicato all’attenzione del Consiglio Comunale, anziché procedere attraverso una semplice delibera di Giunta, prassi che, peraltro, si sta verificando fin troppo spesso, anche in riferimento a questioni di assoluto rilievo quale quella in oggetto. Più chiaro, invece, è l’obiettivo politico perseguito dall’amministrazione comunale di centro destra, in perfetta linea, d’altronde, con le indicazioni fornite dai propri referenti nazionali: l’attacco a tutte le conquiste di democrazia ed ai diritti civili conquistati dal popolo italiano, in questo caso quello irrinunciabile all’autodeterminazione della donna. Non lo consentiremo e dichiariamo fin da subito la nostra adesione a ogni iniziativa che sarà posta in essere dalle donne e dai democratici tutti. Pertanto, parteciperemo alla manifestazione che si terrà mercoledì 8 gennaio, alle ore 16 davanti al Comune, in difesa della legge 194 e supporteremo in ogni sede la richiesta di avviare una discussione pubblica sul tema avanzata dalla Consulta delle Donne”. Lo dichiara l’associazione Onda Popolare.
Inumazione feti, Onda Popolare: “Atto di Magliani è vergognosa speculazione politica”
"Non corrisponde ad un atto di civiltà consentire l'inumazione di un feto a prescindere dal consenso espresso dai genitori; non ha nulla a che vedere con il progresso, la concessione ad un ente ultracattolico ed antiabortista, di un'area demaniale al fine di perseguire tale scopo. Mercoledì saremo sotto al Pincio a manifestare"