“La Consulta delle Donne ha tenuto l’ incontro con il Sindaco e con l’Assessora alle Pari Opportunità. Scopo dell’ incontro era quello di ottenere chiarimenti circa la disponibilità dell’ Amministrazione di dare seguito al protocollo d’intesa firmato da Asl RM4 e l’ Associazione Difendere la Vita con Maria, concedendo un’area cimiteriale a detta Associazione perché si occupi dell’inumazione di prodotti abortivi per i quali non è stata fatta richiesta di sepoltura da parte dei genitori , o chi per essi, nelle prime 24 ore dall’espulsione. Abbiamo avanzato al Sindaco la richiesta di sospendere la determinazione dirigenziale n. 2275 del 19 dicembre 2019, in ragione del fatto che il Primo Cittadino, nell’ amministrare la Cosa Pubblica, debba tutelare le legittime aspettative di tutti i cittadini e non possa soddisfare solo quelle di una parte di essi. Infatti, in virtù dell’ accordo sottoscritto, Asl Rm 4 affida i prodotti abortivi non richiesti a “Difendere la vita con Maria”, Associazione che considera quei “prodotti abortivi” “Bambini non Nati”. Abbiamo fatto presente al Sindaco che, se è del tutto normale per una Associazione perseguire gli obiettivi prefissi nel proprio statuto, non consideriamo affatto normale che l’ Amministrazione Comunale, nella gestione della Cosa Pubblica, possa, anche solo per distrazione, favorire atti che, a nostro avviso, si possono prefigurare come una violazione dei diritti individuali: cioè l’autodeterminazione della donna in materia di interruzione della gravidanza, spontanea o volontaria, e la libera e consapevole scelta di inumare o meno il prodotto abortivo. Il Sindaco ha spiegato che l’iter adottato dal Comune che ha portato alla determinazione dirigenziale è estraneo a qualsiasi scelta politica dell’ Amministrazione, tant’è che, né la Giunta né il Consiglio Comunale, ne ha mai discusso, e che sospendere la determinazione per lui è del tutto impossibile anzi, se lo facesse, si potrebbe configurare un abuso. Per suo conto l’ Assessora Claudia Pescatori ha più volte dichiarato di essere rammaricata che tale provvedimento non sia stato oggetto di discussione e che dunque non abbia potuto avanzare le sue perplessità e, dunque, esprimere la sua posizione. Preso atto delle risposte, abbiamo detto al Sindaco che, data la complessità della materia, augurandoci da parte sua un ripensamento, avremmo formalizzato la nostra richiesta per iscritto e che a breve avremmo chiesto un incontro al Dirigente ASL RM4. La Consulta delle Donne quotidianamente difende e tutela tutte le donne perché possano operare liberamente e consapevolmente scelte che riguardano la gestione del proprio corpo, tanto più in questo momento che Enti Pubblici, Asl e Comune, procedono nella direzione di far prevalere l’opinione di una parte sulla tutela dei diritti di tutte e di tutti. Per quanto detto, confronteremo e concorderemo le nostre iniziative con quelle delle “Donne in difesa della 194″ e con tutti i Soggetti che, su questa vicenda, si muoveranno nella direzione che abbiamo espresso”, lo scrive l’associazione Consulta delle donne.
Inumazione feti, la Consulta delle donne incontra il sindaco
"Scopo dell'incontro era quello di ottenere chiarimenti circa la disponibilità dell' Amministrazione di dare seguito al protocollo d'intesa firmato da Asl RM4 e l' Associazione Difendere la Vita con Maria"