In attesa della sentenza, Ciontoli: “Penso solo a sopravvivere. Chiedo giudizio equilibrato”

Alle 14,30 il verdetto. "Sono le solite cose che ha sempre detto, noi non chiediamo pena di morte o ergastolo ma la giusta sentenza per Marco" ha detto Marina Conte

“Non è facile parlare, si possono dire tante parole. Cercare l’equilibrio psichici, che ti permette di sopravvivere. Signori giudici, so di essere solo responsabile. Prego di ascoltare senza pregiudizi le mie parole. Sono fragile e vulnerabile. Le intenzioni legate alle mie parole sono buone, utili magari ad avere un giudizio equilibrato. Sento sulla mia pelle quanto è difficile accettare la morte di un ragazzo di 20 anni, bello come il sole, buono come il pane. Ho ricevuto migliaia di post con minacce. Nella paura che la mia famiglia potesse essere aggredita, a causa mia. Per me il tempo si è fermato alle 23,30 di quella notte. Ora la mia priorità è sopravvivere al mio errore, sperando che i genitori di Marco mi facciano condividere con loro il grande dolore. Capisco il dolore dei genitori di Marco, non se lo meritavano. Ho commesso una serie di errori a catena, il più grande è stato quello di voler gestire tutto da solo. Non sono stato umile. Non ho mai immaginato che con quel modo di agire Marco rischiasse la vita. Ho pagato la mia troppa sicurezza. Sono vittima del mio comportamento, coinvolgendo i miei cari che non c’entrano nulla. Non sono un esperto d’armi. Le informazioni sulle condizioni di Marco le abbiamo avute dal Maresciallo Izzo. Chiedo perdono, mi appello alla parte buona di ogni uomo, il beneficio del dubbio. Nessuno dovrebbe abbandonare l’imparzialità e sostituirsi al giudice. Qualsiasi condanna arriverà sono spinto già oltre. Rimarrà solo il dolore a cui ho condannato i genitori di Marco e tutti quelli che lo amano”. Sono le parole di Antonio Ciontoli nella dichiarazione spontanea prima della sentenza che arriverà alle 14,30. “Sono le solite cose che ha sempre detto, noi non chiediamo pena di morte o ergastolo ma la giusta sentenza per Marco. L’assenza di Marco è sempre più forte ma sapere che ha avuto giustizia ci aiuterà, è giusto che gli vengano riconosciuti i diritti”. Lo ha dichiarato Marina Conte, la mamma di Marco Vannini.