Bisognerà aspettare ancora qualche settimana prima di capire se la strada è davvero spianata. Dopo le vacanze, a questo punto ad anno nuovo, il sindaco di Civitavecchia Ernesto Tedesco proverà a coinvolgere diversi comuni del comprensorio per una riunione. All’ordine del giorno l’idea di realizzare un impianto per lo smaltimento dei rifiuti su questo territorio, per gestire “in house” l’immondizia. Civitavecchia farebbe squadra con Tolfa, Allumiere, Tarquinia, Santa Marinella, ma anche Monteromano, Cerveteri e Ladispoli. Tutti Comuni dove la raccolta differenziata cammina già su numeri importanti e che hanno esigenze più o meno simili. Una svolta legata soprattutto a due ragioni, chiudere, nelle intenzioni del Pincio, definitivamente la porta a Roma e ai suoi rifiuti, ma anche abbattere i costi di gestione, cancellando il paradosso del conferimento attuale a Viterbo. L’impianto potrebbe essere un TMB (Trattamento meccanico-biologico). Il sindaco di Cerveteri Alessio Pascucci ha aperto alla possibilità di ospitare un centro di stoccaggio mentre anche quello di Tarquinia potrebbe essere un territorio idoneo, a patto di sventare definitivamente il rischio dell’inceneritore. C’è poi il piano triennale delle opere pubbliche del Comune di Civitavecchia, dove sono state stanziate somme rilevanti (si parla di oltre un milione di euro) per la realizzazione di un impianto per la gestione dei rifiuti.
Impianto rifiuti, location possibili e i Comuni che potrebbero aderire
Una svolta legata soprattutto a due ragioni, chiudere, nelle intenzioni del Pincio, definitivamente la porta a Roma e ai suoi rifiuti, ma anche abbattere i costi di gestione