Il porta a porta cambia, addio alla domenica. La plastica raccolta una volta in meno

"Verrà cancellata la domenica dal servizio – rivela l’assessore all’ambiente Manuel Magliani – i costi sono troppo alti e l’indicazione della Csp da questo punto di vista ci trova d’accordo. La plastica sarà ritirata una sola volta alla settimana invece che due. Il Cda della partecipata ci aveva proposto l’umido, anch’esso avrebbe perso una giornata, da due a tre, ma pensiamo che la plastica sia un rifiuto più gestibile"

Ecco i tanto attesi correttivi che cambiano le dinamiche della raccolta differenziata. Il porta a porta, secondo l’amministrazione Tedesco e anche secondo il Cda della Csp, non sta in piedi. I costi di gestione superano abbondantemente le entrate così arrivano le modifiche. “Innanzitutto verrà cancellata la domenica dal servizio – rivela l’assessore all’ambiente Manuel Magliani – i costi sono troppo alti e l’indicazione della Csp da questo punto di vista ci trova d’accordo. La plastica sarà ritirata una sola volta alla settimana invece che due. Il Cda della partecipata ci aveva proposto l’umido, anch’esso avrebbe perso una giornata, da due a tre, ma pensiamo che la plastica sia un rifiuto più “gestibile”. Ad ogni modo attiveremo un giorno di isola ecologica dedicato proprio alla plastica, con ogni probabilità il sabato. Questo per venire incontro alle esigenze dei cittadini. Lo stesso De Leva ha parlato di sei, o addirittura 12 step necessari prima di far partire la raccolta al 100%. Noi non possiamo andare dietro ad un dogma, bisogna pensare agli utenti, alle loro necessità e urgenze. Da questo punto di vista ci sono pervenute tantissime segnalazioni. Con la raccolta differenziata si chiede un sforzo notevole al cittadino. Se questo impegno non viene premiato ma anzi, la bolletta rischia di essere ancora più pesante, la logica non ha senso. Pensiamo anche alla raccolta secondo la prossimità – conclude Magliani – ci sono zone particolari della città sulle quali poter intervenire, aree dove per esempio insistono solo seconde case e il porta a porta non ha ragion d’essere. Sono ragionamenti che fanno tutti i Comuni. I risparmi da queste prime modifiche? Parliamo di 100 mila euro circa al mese, ma sono numeri da prendere con le molle, almeno per il momento”.