“Il delitto di via dell’Orsina”, una commedia del paradosso che “rapisce” il Traiano

Performances di assoluto livello di Dapporto e Fassari, i cui talenti per la recitazione anche "live" non possono rappresentare di certo una novità, ma che dimostrano di funzionare particolarmente molto bene in tandem

Una due giorni divertente, ma con una traccia di malinconia che caratterizza un spettacolo godibile, apprezzato anche dal Teatro Traiano. E’ andato in scena nel weekend, un altro spettacolo nella struttura di Corso Centocelle, per la stagione nata dalla collaborazione tra il Comune di Civitavecchia e ATCL Circuito multidisciplinare del Lazio, sostenuto da MIC – Ministero della Cultura e Regione Lazio. “Il delitto di via dell’Orsina”, con la regia di Andrée Ruth Shammah, “guidato” da due grandi interpreti del teatro e del cinema italiano come Massimo Dapporto e Antonello Fassari. In una commedia del paradosso, per alcuni versi dai contorni kafkiani, un uomo si sveglia e si ritrova in compagnia di uno sconosciuto, con le mani sporche e le tasche piene di carbone. Da un giornale apprendono che una giovane carbonaia è morta quella notte e, tra una serie di malintesi ed equivoci, si fa strada la possibilità che i due abbiano commesso quell’efferato omicidio. Alla fine l’inaspettata svolta, il delitto era avvenuto venti anni prima e il giornale sul quale la moglie di uno dei protagonisti aveva letto la notizia del delitto, era di molti anni prima. Una commedia dall’umorismo nero, “figlia” del testo scritto nel 1857 da Eugéne Labiche, uno fra i maggiori esponenti della commedia leggera, nella quale alla fine rimane una certa sensazione di malinconia. Performance di assoluto livello di Dapporto e Fassari, i cui talenti per la recitazione anche dal vivo non possono rappresentare di certo una novità, ma che dimostrano di funzionare particolarmente bene in tandem.