Il Consiglio sbarra la strada al termovalorizzatore. Battaglia delicata per i sindaci leghisti

Nel consiglio comunale di oggi in aula Pucci la Giunta ha fatto quadrato nel ribadire il no secco all'ipotesi del termovalorizzatore a Tarquinia

Diventare definitivamente il pungiball del Paese o con uno scatto d’orgoglio iniziare ad invertire la tendenza. Nel consiglio comunale di oggi in aula Pucci la Giunta ha fatto quadrato nel ribadire il no secco all’ipotesi del termovalorizzatore a Tarquinia, nell’area di Pian dell’Olmo. Presenti fra il pubblico il parlamentare di Forza Italia Alessandro Battilocchio, la Asl e i sindaci di Tolfa e Allumiere Luigi Landi e Antonio Pasquini. Duri gli interventi del Pd con Marco Piendibene, del M5stelle con Daniela Lucernoni, dei consiglieri comunale civici Carlo Tarantino e Patrizio Scilipoti, della Lega Raffaele Cacciapuoti ma anche del sindaco Ernesto Tedesco, tutti sul pezzo nel rimarcare la netta contrarietà alla termovalorizzazione del territorio, vista anche la presenza già massiccia di fonti inquinanti, legati al Porto e all’Enel giusto per fare due esempi. Da questo punto di vista è stato prodotto un documento unitario, che verrà portato anche a Tarquinia in serata per condividerlo con la giunta Tedesco. Per i primi cittadini delle due città coinvolte si profila una battaglia dura e politicamente delicata, visto che il vice premier e segretario della Lega Matteo Salvini ha più volte parlato dei termovalorizzatori come delle svolte positive per la gestione dei rifiuti, citando spesso e volentieri i modelli di Copenaghen. E sia Tedesco che Giulivi sono in quota Carroccio.