“In relazione alle dichiarazioni rilasciate dal Presidente Ater Passerelli rispondiamo che la verità è una sola: per lavori che dovevano durare 4 mesi siamo fuori casa da circa 3 anni e non si sa quanto tempo ci resteremo ancora vivendo in un clima di perenne incertezza e precarietà. Per il resto rispondiamo puntualmente che: prendiamo atto che dopo 31 mesi anche questa volta la data di inizio lavori di ottobre 2021 annunciata non è stata rispettata ma siamo abituati era già accaduto per l’estate 2019 e per ottobre 2020. Non rispettano neanche le scadenze che loro stessi si danno….La pandemia non c’entra nulla con i ritardi di Ater visto che l’edilizia è stato uno dei pochi settori non fermato dal Covid “Il Palazzo era ed è a rischio crollo” Così ha detto il Presidente Passerelli affermazione serissima e preoccupante: si rischia dunque una strage? Sotto il palazzo c’è un chiosco bar, un distributore di benzina, un ristorante, un traffico intenso, pedoni che passano, bambini che vanno a scuola tutte le mattine. Chiediamo al Comune nella persona del Sindaco cosa intende fare e se è al corrente che il palazzo è a rischio crollo con grave pericolo per l’incolumità pubblica, se ha quindi emanato la relativa ordinanza e se la recinzione messa da Ater è a norma per contenere il crollo del palazzo ed evitare una tragedia. Ricordiamo che il palazzo è del 1920, è stato danneggiato e ricostruito nel dopoguerra con materiali di scarsa qualità e che i tecnici inviati da Ater nel corso degli anni ci hanno sempre parlato di gravi infiltrazioni d’acqua nelle fondamenta. Ater dice che mancano le autorizzazioni degli enti preposti? L’Ater dica pubblicamente chi sono gli enti preposti che dopo tre anni non rilasciano le autorizzazioni così li sollecitiamo. Non viviamo come sfollati e/o terremotati ? Invitiamo il Presidente ad andare a Pomezia dove Ater ha accatastato centinaia di scatoloni, mobili ed effetti personali di nostra proprietà perché gli immobili temporanei sono molto più piccoli di Via XVI Settembre 23 e quindi non c’è posto per le nostre cose ; provi lui a vivere in alloggi che al massimo dovevano essere occupati per 4/6 mesi e Ater dopo circa 3 anni continua a definirli temporanei; provi lui a subire lo stress dei traslochi ( c’è chi ne ha fatti anche 3 o 4 ) di chi non ha più 30 anni e improvvisamente si trova lontano dal centro, senza le proprie cose e senza la casa dove ha vissuto per decenni. Presidente ci aspettavamo delle scuse per i disagi allucinanti che da circa tre anni stiamo subendo e per le conseguenze sulla nostra vita e la nostra salute e invece dopo le denunce riceviamo accuse e minacce, ci aspettavamo un resoconto di cosa avete fatto in questi 31 mesi e invece ci dite addirittura che Ater non ha nessuna colpa e che le colpe sono di altri , ci aspettavamo che lei si mettesse a disposizione per capire di cosa abbiamo bisogno , per capire quali sono le situazioni più critiche e ritirare tutte le denunce e invece ci lancia pesanti accuse. Presidente venga a prendere un caffè nei nostri alloggi temporanei perché dal tenore delle sue dichiarazioni si capisce bene che non si rende conto del dramma infernale che stiamo vivendo. Ci appelliamo nuovamente al Governatore Zingaretti, all’ Assessore Regionale alla casa Valeriani, ai consiglieri regionali Tidei , De Paolis e Porrello affinché prendano provvedimenti che ci aiutino a risolvere tutti i nostri problemi che Ater dopo tre anni continua non solo a non comprendere ma addirittura a negare”. Lo dichiara il COMITATO INQUILINI VIA XVI SETTEMBRE 23.
Il Comitato inquilini di via XVI Settembre: “Ater dice che lo stabile è in pericolo di crollo. Il Comune che fa?”
"Chiediamo al Comune nella persona del Sindaco cosa intende fare e se è al corrente che il palazzo è a rischio crollo con grave pericolo per l’incolumità pubblica, se ha quindi emanato la relativa ordinanza e se la recinzione messa da Ater è a norma per contenere il crollo del palazzo ed evitare una tragedia"