“ANPI si prende la libertà di strappare targhe a suo arbitrio e piacimento, ma ha la memoria assai corta” – così Dario Mele, responsabile del nucleo CasaPound Italia Civitavecchia in riferimento all’arrogante gesto dell’ANPI locale – “CasaPound Civitavecchia si prende cura di quello spazio e di quel monumento da anni, insieme e con la felicità dei residenti del quartiere, così come ha fatto espresse richieste regolarmente protocollate per targa e illuminazione in loco, perché noi sappiamo cosa rappresenta e quanto dolore e ingiustizia quel monumento evoca e dovrebbe ricordarci: infatti, non dimentichiamo che nella città di Civitavecchia non vi era alcun vero obbiettivo militare che giustificasse un così massiccio bombardamento aglo-americano, che altro non fu se non un addestramento della Royal Air Force e dei bombardieri americani” – prosegue la nota – “I nuovi sedicenti partigiani dovrebbero probabilmente stare al loro posto, se davvero ritengono di averne ancora uno, soprattutto in quanto non sono affatto i detentori esclusivi di qualsivoglia commemorazione storica, a maggior ragione se consideriamo questo, come molti altri bombardamenti alleati, evento particolarmente doloroso per la popolazione civile. Dovrebbero oltremodo ricordare, o piuttosto studiare, che mentre gli alleati bombardavano le nostre città, l’intellighenzia antifascista lanciava allegri ed esultanti brindisi (come riportato con precisione ad esempio da Manlio Cancogni) ai bombardieri americani ed inglesi, mentre gli italiani morivano sotto le loro bombe” – conclude Mele – “quindi ritengo, che oltre alla prosopopea ed all’arroganza, oltre ai soldi pubblici che ricevono, oltre alla auto-qualifica di censori che addirittura li fa imprudentemente esondare in campi quali l’eccidio delle Foibe o i bombardamenti dei loro amici americani, i buontemponi dell’ANPI dovrebbero impiegare meglio le loro noiose serate”.
Il caso della targa, la replica di Casapound all’Anpi
"CasaPound Civitavecchia si prende cura di quello spazio e di quel monumento da anni, insieme e con la felicità dei residenti del quartiere"