Il borsino del voto: flop Lega-Lista Tedesco, FdI bene ma non benissimo, M5Stelle ok

Sono state elezioni politiche che hanno lasciato una traccia significativa anche nel contesto locale, quello di Civitavecchia

Sono state elezioni politiche che hanno lasciato una traccia significativa anche nel contesto locale, quello di Civitavecchia.

Flop Lega-Lista Tedesco: Il voto più negativo è quello fatto registrare dallo strano tandem politico. Gli elettori del Carroccio non hanno proprio compreso questa singolare “fusione” messa in piedi a pochi giorni dal voto. Forse nemmeno la candidatura della non leghista Barbara La Rosa. Bocciatura per l’amministrazione dunque? Calma e verdetto da rimandare al prossimo 2024, anche a Ladispoli infatti la Lega è al 7% eppure il sindaco Grando ha stravinto al primo turno le comunali di giugno.

Fratelli d’italia bene ma non benissimo: E’ il primo partito della città, già, ma lo è quasi ovunque grazie al ciclone Giorgia Meloni. Quel 26/27% però fa un po’ a cazzotti con le percentuali ben più alte che si sono registrate quasi dappertutto nel Lazio, ad esempio a Viterbo, Cerveteri e Ladispoli. Si fa bene a brindare più per il successo nazionale che per un exploit locale che rispetto al dato delle politiche non c’è.

Movimento 5 stelle ok: Se c’è un partito che localmente ha fatto la differenza quello è il M5stelle. Il 18/19% è un dato ben al di sopra di quello già interessante fatto registrare in rimonta da Giuseppe Conte. Uno “zoccolo duro” che si consolida, nonostante il ruolo in minoranza nell’amministrazione Tedesco.

Il Pd fa il gambero: Male anche i dem che sono decisamente al di sotto, 16/17% rispetto al già deludente dato nazionale del 19%.

Forza Italia tiene botta: Grazie soprattutto alla campagna del “notaio” del Pincio Emanuela Mari, che insieme a pochi “intimi” del partito azzurro si è caricata sulle spalle il destino locale di FI che chiude sopra il dato nazionale.

Azione+Italia Viva così così: Si presenta per la prima volta sul territorio e prende il 6%, non male. Ma paragonato al quasi 8% del dato nazionale è un risultato che si ridimensiona da solo.