I Comitati della Buona Destra di Civitavecchia e Tarquinia dicono no all’inceneritore

"Non possiamo accettare che i cittadini di Tarquinia e Civitavecchia debbano subire anche la realizzazione di un impianto di “valorizzazione energetica” di rifiuti"

 

“I Comitati della Buona Destra di Civitavecchia e Tarquinia si stanno mobilitando per chiedere a gran voce alla Regione Lazio l’archiviazione del procedimento autorizzativo sull’inceneritore.

Prima di tutto la salute dei cittadini!

Un nuovo inceneritore causerebbe un ulteriore peggioramento della qualità dell’aria che respiriamo, un forte impatto sugli aspetti naturalistici e paesaggistici contribuirebbe ad un aumento del numero di fattori inquinanti in un territorio già gravato da servitù energetiche , a carbone e a turbogas.

Bruciare i rifiuti è una follia: aumenta il riscaldamento globale e non risolve il problema dello smaltimento, anzi lo moltiplica creando rifiuti più pericolosi e gas velenosi che respireranno i cittadini. Esiste una soluzione indicata dal Piano Regionale ed è l’unica possibile: ovvero potenziare in modo rigoroso la raccolta differenziata attraverso la raccolta porta a porta, il compostaggio domestico, la riduzione a monte di rifiuti e il sistema di tariffazione puntuale.

Non possiamo accettare che i cittadini di Tarquinia e Civitavecchia debbano subire anche la realizzazione di un impianto di “valorizzazione energetica” di rifiuti non pericolosi, che si ricorda essere classificato come Industria “insalubre di prima classe” (art. 216 del testo unico delle Leggi sanitarie – G.U.n.220 del 20/09/1994) Nessuno può ignorare questo pericolo ed accettare che le comunità dell’Alto Lazio continuino ad essere sfruttate per scopi non sostenibili.”

A dichiararlo i Comitati della Buona Destra di Civitavecchia e Tarquinia