Alcune partite sono ancora aperte, altre appena iniziate, ma l’esito purtroppo appare già scontato. L’estate che sta vivendo il territorio è di quelli da pellicola horror vecchio stile, vale a dire quelle che facevano paura davvero. Le indiscrezioni degli ultimi giorni portano a pensare che Tvn possa non essere smantellata come si pensava fino a qualche settimana fa. Si costruirebbe invece una nuova centrale con due turbogas legati al nuovo impianto, senza “disinnescare” la vecchia. A far ipotizzare un simile scenario sarebbe proprio il progetto presentato dall’azienda elettrica. Un orizzonte drammatico, se così fosse una sciagura a cielo aperto. Si resta in attesa di smentite da parte di Enel o quantomeno di precisazioni importanti, magari a seguito di incontri con le istituzioni. Ma l’estate tormentata abbraccia anche altri temi, quello dell’inceneritore/termovalorizzatore a Tarquinia (ma l’area si affaccia anche su Civitavecchia) per esempio. Ieri i due consigli comunali di Civitavecchia e Tarquinia per condividere la contrarietà verso tale ipotesi hanno rappresentato un bel momento di sinergia, a prescindere dagli schieramenti, dai colori politici e dai referenti nazionali. Resta da capire chi vuole davvero questo progetto, a parte la società che ha presentato il piano di realizzazione. Da questo punto di vista la sensazione che qualcuno “ciurli nel manico” è abbastanza forte. Senza dimenticare la vicenda imbarazzante relativa ai rifiuti di Roma, come è noto direzionati a Fosso del Crepacuore. Un rimpallo di responsabilità stucchevole fra Comune di Roma e Regione Lazio, con il risultato che ad andarci di mezzo è sempre lo stesso pungiball, vale a dire il territorio di Civitavecchia e dintorni. La coesione di tutti i sindaci della zona e dei rappresentanti regionali e nazionali fa ben sperare, ma la battaglia per evitare il definitivo collasso del territorio si profila durissima.
Gas, carbone, inceneritori e rifiuti di Roma. Per il territorio un’estate horror
Le indiscrezioni degli ultimi giorni portano a pensare che Tvn possa non essere smantellata come si pensava fino a qualche settimana fa. La coesione di tutti i sindaci della zona e dei rappresentanti regionali e nazionali fa ben sperare, ma la battaglia per evitare il definitivo collasso del territorio si profila durissima