Forno crematorio, l’impianto all’esame giuridico e politico

Il GIP ha esaminato la proposta di archiviazione dell'esposto sul Forno crematorio e la istanza di opposizione alla stessa presentata dall'avvocato Daniele Barbieri. Permane anche il problema legato alle disposizioni imposte dalla passata amministrazione 5 stelle

Attesa per i risvolti giuridici ma anche per quelli di natura politica. Si è svolta in Tribunale la seduta nella quale il GIP ha esaminato la proposta di archiviazione dell’esposto sul Forno crematorio e la istanza di opposizione alla stessa presentata dall’avvocato Daniele Barbieri per conto dei comitati ricorrenti. L’intervento del legale ha messo in evidenza le possibili violazioni, sia amministrative che urbanistiche nelle varie fasi che hanno caratterizzato l’iter. Il GIP ha ascoltato con attenzione l’esposizione dell’avvocato, riservandosi ovviamente di deliberare in merito. Ma sul tema permane anche il problema legato alle disposizioni imposte dalla passata amministrazione 5 stelle. Massimo 2080 cremazioni all’anno e una linea di lavorazione. L’Altair, la ditta che gestisce il servizio chiede di potenziare il numero di cremazioni di salme annue, si parla di almeno tremila, ma dal Pincio però ora non è arrivato alcun ok, nonostante sia stato proposta l'”agevolazione” per i residenti che potrebbero cremare i loro cari a costo zero.