Fondazione Cariciv, un anno di Sarracco fra tagli, sacrifici e diffide

“Tutte le iniziative e i provvedimenti che abbiamo portato a termine ci hanno permesso di evitare il commissariamento. I tagli sono stati assolutamente necessari, la conferma l’abbiamo avuta durante l’ultimo incontro con il Mef", spiega il presidente

E’ stato un anno difficile, fatto soprattutto di “sforbiciate” al bilancio e austerità. Gioco forza aggiungiamo noi, visto la status sgangherato delle casse dell’ente. Il Presidente della Fondazione Cariciv Gabriella Sarracco fissa i nuovi obiettivi e fa un bilancio del suo primo anno alla guida della Fondazione. Una “stagione” fatta di tagli ma anche di diffide, quelle ai vecchi amministratori. “Tutte le iniziative e i provvedimenti che abbiamo portato a termine ci hanno permesso di evitare il commissariamento. I tagli sono stati assolutamente necessari, la conferma l’abbiamo avuta durante l’ultimo incontro con il Mef (il Ministero dell’Economia e delle Finanze, ndc). Con loro adesso c’è un rapporto diretto, ne sentiamo la fiducia”. Il prossimo bando in pubblicazione consentirà alla Fondazione di mettere sul tavolo circa 70 mila euro. Poca roba, ma un numero comunque in crescendo rispetto ad un anno fa. Da registrare anche altre novità: “Abbiamo raggiunto un accordo con l’Università la Tuscia – rivela la Sarracco – il Polo rimarrà a Civitavecchia grazie al comodato d’uso gratuito dei nostri locali”. Dalla convenzione quindi dovrebbero scomparire i 250 mila euro all’anno stabiliti tramite convenzione nel 2014, quando le maniche erano veramente larghe: “C’è un accordo con il Comune per destinare la struttura de “Il Ponte”, in particolare alcune camere, agli studenti – spiega il presidente – è una bella opportunità per il nostro territorio. Noi vogliamo sostenere l’Università, ci sono dei corsi che da altre parti non si trovano. E’ un aspetto che va sfruttato”. Fra le criticità c’è sempre quella di Mecenate, una società che fa registrare un disavanzo di 900 mila euro. Sarracco che attende nuove anche dai procedimenti a Lugano e in Liechtenstein: “Auspichiamo in buone notizie a stretto giro di tempo, fra pochi giorni faremo nuovamente il punto con i nostri legali in Svizzera sull’inchiesta legata alle malversazioni di Larini”.