Fondazione Cariciv, rischio di battuta in ritirata sulle diffide

Al momento sono tre gli scenari possibili. Uno: la Fondazione conferma la linea iniziale e procede con le denunce a tutti i diffidati. Due: si va per vie legali solo nei confronti del Comitato d’investimento e dell’allora Presidente della Cariciv. Tre: Inversione ad U completa e tanti saluti alla coerenza

Dopo aver dato un segnale forte diffidando tutto il vecchio Cda, i revisori del conto e soprattutto la commissione d’investimento, ora il rischio è che si concluda tutto con una grossa bolla di sapone. Parliamo della Fondazione Cariciv e dell’Organo di indirizzo che sta dando degli “indirizzi” (scusate il gioco di parole) alquanto preoccupanti. Pare infatti che dopo aver dato mandato i legali di spedire le lettere di ammonimento (e risarcimento) a coloro che, con responsabilità diverse, avrebbero contribuito a portare l’ente a farsi truffare per 19 milioni di euro nel 2015, adesso la linea dell’organiscmo (solo una parte dei membri) sarebbe quella di rimangiarsi tutto e far finta che non è successo nulla. Una giravolta che ha creato non pochi malumori, in primis alla presidentessa Gabriella Sarracco che sembra come una delle poche persone a volere che almeno un briciolo di verità venga a galla. Al momento sono tre gli scenari possibili. Uno: la Fondazione conferma la linea iniziale e procede con le denunce a tutti i diffidati. Due: si va per vie legali solo nei confronti del Comitato d’investimento e dell’allora Presidente della Cariciv. Tre: Inversione ad U completa e tanti saluti alla coerenza.