Prima hanno inviato le lettere, ora c’è la possibilità molto concreta che le stesse diventino carta straccia. Parliamo delle diffide fatte dalla Fondazione Cariciv a coloro i quali avrebbero, con responsabilità diverse, danneggiato l’ente attraverso delle scelte alquanti discutibili a livello finanziario. Direzioni che hanno portato anche e soprattutto alla perdita di 19 milioni di euro attraverso la truffa svizzera. Un investimento decisamente controproducente che coinvolse commissioni di “esperti”, Cda, presidenti e direttori generali, tutti in carica all’epoca dei fatti. Qualche mese fa il nuovo corso della Fondazione guidato dalla presidentessa Gabriella Sarracco ha indicato la via delle diffide per chiedere dei risarcimenti, sotto forte spinta del Mef. Alle lettere sono seguite le scontate risposte degli avvocati difensori delle persone raggiunte dalla notifica. Risposte che evidentemente hanno messo in guardia alcuni membri dell’Organo di indirizzo i quali adesso ci hanno ripensato. Soprattutto perché a fine aprile è in programma l’assemblea dei soci che nominerà il nuovo “parlamentino”. Occhio però a Ministero e Acri, l’associazione delle Casse di Risparmio, che si aspettano che la Fondazione vada fino in fondo a questa storia, cercando di accertare le eventuali responsabilità. La revoca delle diffide potrebbe voler dire commissariamento dell’ente.
Fondazione Cariciv, Organo di indirizzo verso lo stop alle diffide
Occhio però a Ministero e Acri, l’associazione delle Casse di Risparmio, che si aspettano che la Fondazione vada fino in fondo a questa storia, cercando di accertare le eventuali responsabilità. La revoca delle diffide potrebbe voler dire commissariamento dell'ente