Un documento nel quale viene ripercorsa tutta la vicenda della truffa subita dalla Fondazione Cariciv nel 2015. E’ il contenuto di una lettera, giunta in busta chiusa con mittente anonimo alla nostra redazione, ma che risulta essere certificata dal timbro ufficiale dell’ente di via del Risorgimento. Una relazione “riservata” che racconta tutti i passaggi di quel nefasto investimento da 19 milioni di euro, soldi messi in mano al fiduciario di Lugano Danilo Larini, ancora agli arresti.

Le relazione della Cariciv

“Tesoretti” e milioni. Fra i vari spunti gli interrogatori della Procura svizzera, che riportano di un “tesoretto” da un milione e 100 mila euro che avrebbe fatto tappa a Civitavecchia, in più tranche e in contanti. Ma anche un cambio di programma e di Banca molto sospetto, relativo al versamento di una parte consistente dell’investimento, 10 milioni di euro, in un primo momento destinata alla UBS Zurigo e poi, da un giorno all’altro, “dirottata” sulla ING Lussemburgo. Infine è calendarizzato per il 12 di giugno l’incontro fra gli attuali vertici dell’ente di via del Risorgimento e il Mef, il Ministero dell’Economia e delle Finanze. Un meeting potenzialmente cruciale per il destino della Cariciv che per il momento si fa forza con le indicazioni positivi, dopo l’approvazione dell’ultimo bilancio, da parte dell’Acri.