Fondazione Cariciv, 18 milioni di euro di plusvalenze e i perchè delle denunce

Secondo la relazione dello studio legale Lener&partners, maggiori responsabilità nell'operazione Lp Suisse, ce l'avrebbe proprio il comitato di "esperti"

I 19 milioni di euro persi in Svizzera ancora fanno rumore, ma intanto arrivano finalmente buone nuove dalle ultime iniziative di investimenti. Mercoledì è in programma il Cda della Fondazione Cariciv dove verranno prese decisioni in relazione a denunce civili. Ma intanto si registrano novità positive sul contesto dei conti dell’ente: i proventi da operazioni di consolidamento di plusvalenze determinano una liquidità di circa 18 milioni di euro. Un tesoretto figlio di iniziative finanziarie intelligenti e fortunate. Ribadita la necessità di investire in modo prudenziale e diversificato. Ovviamente su prodotti il più sicuri possibili. Come Banca d’Italia per esempio, alla quale la Fondazione ha affidato ben 4 milioni di euro. Ma un occhio lo si butta pure su Cassa depositi e prestiti. E le denunce? L’Organo di indirizzo ha approvato quelle a presidente della Fondazione, il Comitato di investimento e i revisori dei conti. Tutti in carica all’epoca della truffa. Secondo la relazione dello studio legale Lener&partners, maggiori responsabilità nell’operazione Lp Suisse, ce l’avrebbe proprio il comitato di “esperti”. I tecnici che suggerirono di investire su Larini. Secondo lo studio legale romano le colpe sarebbero legate ad una mancata analisi nel riconoscere i probabili rischi di investimento in quel prodotto, ma anche a negligenza e imprudenza. Ai Revisori invece verrebbe contestato il non segnalare alcuna irregolarità nel processo decisionale interno alla Fondazione.