Un’esperienza difficile da dimenticare. E’ quella capitata ai cinque ragazzi di Civitavecchia che sono stati cacciati da una nave da crociera solo perchè italiani e a rischio trasmissione di coronavirus. Ieri sono finalmente rientrati a casa. “Ci hanno intimato di uscire dalla nave a Fort de France – racconta Daniele, uno dei malcapitati vacanzieri – noi abbiamo resistito, non volevamo scendere, soprattutto viste le modalità utilizzate. Eravamo in vacanza da una settimana, fossimo stati infetti avremmo contagiato gran parte dei passeggeri presenti. Alla fine, data la nostra resistenza, la compagnia (Msc, ndc) ci ha garantito il rimborso totale della crociera. Solo dopo la loro lettera abbiamo potuto abbandonare la crociera. Ma l’odissea non è certo finita lì”. “Siamo stati scortati in aeroporto, come se fossimo dei criminali, con un concentramento di Forza dell’Ordine che non ho mai visto in vita mia – racconta Valentina, un’altra ragazza civitavecchiese, in vacanza sulla nave “Preziosa” –. Una volta arrivati nello scalo ci hanno divisi, in tre sono partiti subito per Milano, io e un mio amico invece siamo rimasti in aeroporto per diverse ore. Dovendo assistere fra l’altro a scene di ordinaria follia, come la gente del posto che ci insultava solo perché italiani e sospettati di poter contagiare qualcuno. Alla fine abbiamo fatto scalo a Francoforte, prima di arrivare a Malpensa, stanchi, arrabbiati e frastornati”. “Tornare a casa ci rende comunque felici, dopo tutto quello che ci è capitato – aggiunge Daniele – ad un certo punto ce la siamo vista brutta, eravamo decisamente preoccupati. Ringraziamo il console italiano a Martinica per l’assistenza che ci ha dato e il parlamentare Alessandro Battilocchio che ci è stato molto vicino sia dal punto di vista istituzionale che umano”. “Di sicuro non andrò più in crociera con quella compagnia – conclude Valentina – e per un po’ ce ne staremo tranquilli a casa nostra. Che cosa mi rimane di questa storia? L’angoscia e la rabbia per essere stati trattati quasi da appestati. E’ una sensazione che non auguro a nessuno”.
“Espulsi” dalla crociera perchè italiani, i civitavecchiesi tornano a casa: “Trattati come appestati”
Ieri i cinque malcapitati vacanzieri sono finalmente rientrati a casa