L’emergenza da coronavirus sta condizionando la vita di tutti, inevitabilmente anche quando si parla di lavoro. A Civitavecchia, così come in tutti gli altri Comuni del Paese, dopo l’ultimo decreto emanato dal Governo, sono davvero poche le realtà che rimangono aperte in questi giorni così difficili. Partiamo dal Comune. “Gli uffici riceveranno esclusivamente su appuntamento, fatta salva la possibilità per i vari utenti di ricevere informazioni dai vari servizi per telefono. Chiusa la biblioteca. A breve sarà attivata la possibilità di smart working di numerosi uffici”, fanno sapere da Palazzo del Pincio. Sul fronte di Csp saranno chiusi, a partire da oggi e fino al 25 marzo, l’ecocentro comunale, il servizio di raccolta di materiali ingombranti, l’ufficio servizi cimiteriali “luci votive”. E’ garantita invece l’apertura al pubblico di tutti gli altri servizi con presidio permanente ma limitando il più possibile il numero di dipendenti negli uffici. La sede dell’Autorità di Sistema Portuale è aperta ma si procede con le turnazioni per non essere mai in due nello stesso momento nel medesimo ufficio. Inoltre molti amministrativi stanno operando con lavoro da casa, sono già in 80. “Fino al 3 aprile 2020 l’accesso agli uffici dell’Autorità di Sistema Portuale è sottoposto a limitazioni per le persone esterne all’amministrazione. In Port Mobility la sede resta operativa ma anche qui diverse unità lavoreranno dal proprio domicilio. Pure presso la Fondazione Cariciv si è preso atto della gravità della situazione. Sede in via del Risorgimento chiusa e lavoro portato avanti da casa.
Effetti da coronavirus, smart working e uffici semi chiusi
L'emergenza da coronavirus sta condizionando la vita di tutti, inevitabilmente anche quando si parla di lavoro