Addio a Mario Torelli, il noto archeologo si é spento nella giornata di ieri.
“Un punto di riferimento imprescindibile per generazioni di studiosi delle culture antiche”. Così, al termine di una nota di cordoglio, Il Mibact definisce Mario Torelli, morto all’età di 83.
Torelli, autore della scoperta di Gravisca, il porto etrusco di Tarquinia, di cui era anche cittadino onorario è stato professore di Archeologia e Storia dell’Arte greca e romana nelle Università di Cagliari e di Perugia.
E’ stata proprio la direzione generale dei Musei del Ministero dei Beni Culturali a dare notizia della scomparsa dello studioso, ricordando che stava lavorando, in qualità di curatore, al progetto di una grande mostra su Pompei e Roma che avrebbe inaugurato a breve nelle sedi di Pompei e del Colosseo.
Era socio dell’Accademia Nazionale dei Lincei e di molte altre istituzioni italiane e internazionali, tra cui ll’Istituto Nazionale di Studi Etruschi e Italici, il Deutsches Archäologisches l’American Institute of Archaeology. Aveva vinto, oltre a numerosi altri premi, il Balzan per l’Archeologia nel 2014. Nato a Roma il 12 maggio 1937, laureatosi in Lettere nel 1960, Torelli era stato assistente nel “Centro per le Antichità e la Storia dell’Arte del Vicino Oriente” e poi, negli anni Sessanta, ispettore archeologo presso la Soprintendenza alle Antichità dell’Etruria Meridionale. Nel 1969 era stato nominato professore aggregato di Archeologia e Storia dell’Arte greca e romana nell’Università di Cagliari, dove era diventato professore straordinario nel 1973. Aveva insegnato poi a Perugia, dove aveva diretto l’Istituto di Archeologia e l’Istituto di Studi Comparati sulle Società Antiche. Sempre all’Università di Perugia è stato presidente del Centro di Eccellenza per la Diagnostica dei Beni Culturali, concesso su progetto a sua firma dal Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca.
Aveva coordinato la progettazione scientifica di molte mostre, tra le quali, nel 1985, le nove esposizioni della Regione Toscana in occasione dell'”Anno degli Etruschi” e quella della mostra sugli etruschi di Palazzo Grassi a Venezia nel 2000 novembre 2000.
È autore di 27 libri scientifici e oltre 400 articoli in riviste scientifiche e autore di molti articoli scientifici per quotidiani e periodici, tra cui Il Messaggero, La Stampa e Repubblica.