Distanziamenti e mascherine: ma chi controlla alla Marina?

Il Pirgo nel weekend è stato preso d'assalto dai teenager (e non solo), radunatisi in gruppetti di 5/10/15 persone. I ragazzi hanno fatto tanti sacrifici restando a casa per più di due mesi, questo va riconosciuto, ma adesso si rischia di vanificare tutti gli sforzi. E i controlli dove sono?

Dopo due mesi e passa di “arresti domiciliari” tutti abbiamo voglia di scatenarci, di tornare alla vita normale, di fare baldoria e passare del tempo con gli amici. Il problema è che la “Fase 2” non è equiparabile ad un “liberi tutti”. Eppure in molti sembra non abbiano capito come stanno le cose. Il Pirgo nel weekend è stato preso d’assalto dai teenager (e non solo), radunatisi in gruppetti di 5/10/15 persone.

Comitive raggruppate come se niente fosse, alcuni con le mascherine, altri senza, altri ancora con la protezione abbassata sotto al mento. I ragazzi hanno fatto tanti sacrifici restando a casa per più di due mesi, questo va riconosciuto, ma adesso si rischia di vanificare tutti gli sforzi. Fra l’altro senza che nessuno si preoccupi di controllare, un’area che, lo si sapeva fin dalla sua riapertura, sarebbe stata a forte rischio assembramenti. Non resta che sperare che il virus perda efficacia da solo viste le premesse di questa Fase 2, anche se alcuni commercianti, già esasperati di loro (avendone ben donde) si stanno lamentando molto sui social. Loro si, costretti a lavorare ad un regime minimo secondo le disposizioni del DPCM.