E’ stato emanato nella giornata di lunedì un Daspo di 5 anni per un tifoso del Civitavecchia Calcio. La decisione del Questore di Roma, Carmine Esposito, è stata presa a seguito degli eventi accaduti alla fine della sesta giornata di Eccellenza quando la Vecchia si era vista raggiungere sul pareggio all’ultimo istante dalla Vigor Perconti. Mentre il pubblico abbandonava lo stadio il 48enne civitavecchiese con il megafono urlava frasi di sfondo razzista verso il campo. La Polizia lo aveva subito identificato e denunciato in stato di libertà fino alla emanazione del Daspo avvenuta lunedì mattina. Oltre al divieto di ingresso allo stadio gli è proibito di avvicinarsi a meno di 1000 metri dai luoghi dove si svolgono competizioni sportive.
Il comunicato della Questura. “Nella giornata di lunedì 04 novembre, F. D., civitavecchiese di anni 48, ed ultras del “A.S.D. Civitavecchia 1920 ”, squadra militante in Eccellenza, si è visto notificare il “Divieto di accedere all’interno degli Stadi e di tutti gli impianti sportivi del territorio Nazionale” per la durata di ben 5 anni, emanato dal Questore di Roma Carmine Esposito.
Il provvedimento, predisposto dalla Divisione della Polizia Anticrimine di Roma, è stato definito al termine di un’attenta e costante osservazione dei comportamenti tenuti dall’uomo durante l’incontro di calcio “Civitavecchia-Vigor” disputatosi presso lo Stadio “Tamagnini” di Civitavecchia il 13 ottobre scorso.
In particolare, al termine della partita, mentre la tifoseria del Civitavecchia abbandonava lo stadio, esternando un acceso malumore, in quanto era stata raggiunta sul punteggio di parità dalla squadra ospite, proprio negli ultimi minuti del match, l’uomo si faceva portavoce della contestazione, e servendosi di un megafono, urlava frasi discriminatorie ed a sfondo razziale.
Nell’occasione, il tifoso veniva identificato e denunciato in stato di libertà dagli agenti del Commissariato di Polizia di Civitavecchia per la “diffusione idee fondate sulla superiorità o sull’odio razziale e per aver incitato alla discriminazione nonché alla provocazione alla violenza, nei confronti di persone appartenenti ad un gruppo nazionale, etnico o razziale”.
Pertanto, in considerazione dei fatti accaduti nella circostanza e dei precedenti di Polizia dell’uomo, la proposta di “Vietare l’ingresso all’interno degli Stadi e di tutti gli impianti sportivi del territorio Nazionale”, formulata dal Dirigente del Commissariato dr. Paolo GUISO, ha trovato accoglimento con l’emanazione del relativo provvedimento esteso al raggio di 1000 metri dal perimetro dei luoghi dove si svolgono competizioni sportive e l’estensione del divieto a tutti i luoghi che potrebbero essere interessati dalla sosta o dal transito di tifoserie dirette alle manifestazioni sportive”.