D’Amico a rischio dimissioni per incompatibilità: “Sarebbe una beffa”

Motivo? Una causa di lavoro con il Comune, vinta in Appello circa tre anni fa, ma ancora “viva” perché Palazzo del Pincio ha fatto ricorso in Cassazione. Lui all’epoca lavorava come vigile urbano

Domani c’è il consiglio comunale, il primo dell’era Tedesco. Alessandro d’Amico della Lega lo vice con uno stato d’animo particolare. L’elezione dell’ex coordinatore locale della Lega infatti è sub-judice. Motivo? Una causa di lavoro con il Comune, vinta in Appello circa tre anni fa, ma ancora “viva” perché Palazzo del Pincio ha fatto ricorso in Cassazione. Lui all’epoca lavorava come vigile urbano: “Feci causa insieme ad altri 14 colleghi perché i contratti venivano rinnovati costantemente a tempo determinato – racconta D’Amico – il secondo grado di giudizio ci ha dato ragione, ma adesso è tutto fermo. Sarebbe una beffa incredibile se dovessi rinunciare. Come potrei intercedere con il mio nuovo ruolo di consigliere sul percorso del procedimento? C’è una legge, è vero, ma vediamo quello che succederà nelle prossime settimane. Ne sto parlando con il mio avvocato”. D’Amico domani sarà presente all’assise, ma il suo ingresso in aula Pucci rimane in sospeso. E Stefano D’Angelo, primo dei non eletti, resta in preallarme.