Siamo al 4 agosto 2020, ma del piano di ristrutturazione e di quello di rimodulazione della raccolta differenziata non c’è ancora traccia. Un ritardo dovuto a delle modifiche in corso ad entrambi i documenti, soprattutto il secondo, anche se più passano i giorni e più la Csp, la partecipata del Comune, accumula debiti. A marzo eravamo già a 900 mila euro, così questo impasse risulta essere quantomai controproducente per le casse del Pincio. Intanto da quanto trapela dalle parti di Villa Albani, fra le novità del piano di ristrutturazione ci sarebbero la privatizzazione del verde pubblico e la ricollocazione di alcune unità in esubero nel settore dell’igiene urbana, il servizio maggiormente in perdita. Voci insistenti danno per possibile l’istituzione di un direttore generale, che andrebbe ad affiancare l’attuale Cda, formato dal presidente Antonio Carbone e dal consigliere Valentina Sanfelice di Bagnoli.
Csp verso la privatizzazione del verde. Spazio per la figura del direttore generale?
Da quanto trapela dalle parti di Villa Albani, fra le novità del piano di ristrutturazione ci sarebbero la privatizzazione del verde pubblico e la ricollocazione di alcune unità in esubero nel settore dell’igiene urbana, il servizio maggiormente in perdita