“La passata Amministrazione pentastellata in qualità di socio unico della CSP, nel 2018 ha arbitrariamente stabilito i compensi degli attuali amministratori di CSP in aperta violazione di Legge ed in misura quasi tripla rispetto al tetto massimo stabilito dalla stessa legge Legge”. Questo è quanto fa sapere il Consigliere Comunale, Fabiana Attig. “Attraverso una ricognizione su tutti gli atti inerenti la CSP è emerso, oltre a tante altre questioni oggetto di approfondimenti in questi ultimi mesi, che i rappresentanti del Comune in seno alla Assemblea dei soci di CSP del 18 giugno 2018, alla presenza dell’ex sindaco Cozzolino hanno rimodulato i compensi degli amministratori, pur sapendo di violare la Legge”. Il Consigliere precisa che la spesa massima consentita di legge per il Cda della società partecipata è fissata pari all’80% della spesa sostenuta (per tale voce) dalla società nel 2013. “Ma CSP nel 2013 non esisteva. Infatti come si ricorda la New Co – CSP nasce nel 2017. In questo caso, trova applicazione il disposto della Legge 296/2006 e ss.mm. che prevede che il compenso degli amministratori, debba essere al massimo pari all’80% (poi 70%) di quello del Sindaco per il Presidente del Cda e 70% (poi 60%) per i consiglieri. Il Socio unico, rappresentato da Cozzolino, invece ha violato apertamente la Legge adottando criteri di calcolo espressamente esclusi dalla Legge. Infatti nell’Assemblea dei soci di giugno 2018 venivano stabiliti gli attuali compensi, prendendo come base di calcolo i compensi (del 2013) degli amministratori di quattro società (HCS, Città Pulita, Argo, Ippocrate); questi venivano sommati e su quel totale, si è calcolato l’80% poi attribuito. Non vi è alcun dubbio che tale metodo ha disatteso o forse volontariamente violato il metodo di calcolo disposto dalla legge, la quale stabilisce che il calcolo va “fatto per singola società”. CSP è società nettamente distinta rispetto ad HCS, Città Pulita, Argo, Ippocrate. E non esiste nessuna continuità tra le vecchie società. CSP quando è stata formata non si è sostituita ad HCS … ma si è aggiunta. Non esisteva nel 2013 e quindi non può assumere i compensi di altre società a cui non è minimamente legata in termini di continuità giuridica. L’effetto paradossale è quello che, applicando (in maniera irregolare) la Legge sulla “riduzione dei compensi”, il Comune di Civitavecchia, unico in Italia, ha raddoppiato la spesa (da 200.000 euro circa a 400.000 euro circa all’anno) – vedi scheda allegata. A tutto questo, si aggiunge il fatto che alla spesa vanno aggiunte straordinari rimborsi spese (euro 110.000/anno) che la Legge non prevede dal momento che il “compenso è omnicomprensivo”. Insomma l’amministrazione precedente, non solo ha scelto amministratori evidentemente inadeguati, visto il mancato raggiungimento di ogni obiettivo ma li ha pagati il triplo del limite imposto dalla Legge e gli ha riconosciuto rimborsi spese stratosferici che la stessa Legge non prevede. Il Consigliere Attig ha già depositato formale istanza al Sindaco ed all’Assessore alle partecipate, affinché “venga ripristinata la legalità in materia di compensi e rimborsi spese con notevole risparmio e vantaggio per la azienda e per il Comune”. Chiede altresì che venga avviata procedura di recupero verso “chi ha impropriamente acconsentito a tale sperpero della spesa pubblica a danno dei lavoratori e dei servizi alla collettività”.
Csp, Attig: “Gli stipendi del Cda sono il triplo più alti rispetto a quanto stabilisce la legge”
Questo è quanto fa sapere il Consigliere Comunale, Fabiana Attig attraverso una ricognizione su tutti gli atti inerenti la CSP