Csp agita la maggioranza, Forza Italia resta sull’Aventino

FI vorrebbe un’esternalizzazione più significativa ma soprattutto non è d'accorso sull'aumento di capitale. I 5,4 milioni di euro che, fra liquidità e immobili, passerebbero in quota a Csp, rappresentano un punto assai critico per come la vedono i berlusconiani. Che in questo senso ne hanno ben donde, se è vero che negli ultimi 4 anni il Comune ha sborsato più di 10 milioni di euro per salvare la partecipata. Ora ne dovrà scucire altri 5 e rotti, un salasso continuo di soldi pubblici

Lunedì scorso si è svolta l’ennesima riunione di maggioranza a Civitavecchia. All’ordine del giorno l’obiettivo del raggiungimento della sintesi su Csp, uno degli scogli politici più duri per il Pincio. Al meeting non c’era Forza Italia, uno strappo deciso quello degli azzurri che non sono assolutamente d’accordo con l’idea di rilancio della società, partecipata al 100% dal Comune. Motivo? In primis il fatto che l’azienda rimarrà quasi per intero a natura pubblica. Eccezion fatta per la gestione del verde e dei cimiteri. FI vorrebbe un’esternalizzazione più significativa ma soprattutto non è d’accorso sull’aumento di capitale. I 5,4 milioni di euro che, fra liquidità e immobili, passerebbero in quota a Csp, rappresentano un punto assai critico per come la vedono i berlusconiani. Che in questo senso ne hanno ben donde, se è vero che negli ultimi 4 anni il Comune ha sborsato più di 10 milioni di euro per salvare la partecipata. Ora ne dovrà scucire altri 5 e rotti, un salasso continuo di soldi pubblici. Alla riunione mancava anche il capogruppo del Gruppo misto Daniele Perello, anche lui dissidente rispetto a Csp.