Crisi Pas, i sindacati rispondono a Musolino: “Ma quale Bancomat? In 3 anni tagli per 1 milione”

"Non permetteremo di infangare e denigrare  l'immagine dei lavoratori, bensì vorremo capire vista la mancanza di fondi paventata in videoconferenza e l'impossibilità di assumere personale quantomeno stagionale, quali siano realmente le intenzioni visto il vociferare di una presunta società privata in ausilio"

“Nella giornata del 26 Giugno abbiamo letto un comunicato stampa da parte del Presidente Pino Musolino, nel quale si parlava di “guerriglia e Bancomat” insinuando, all’opinione pubblica, l’idea che i lavoratori della Port Authority Security, presenti al Sit-in Lunedi 21 sotto gli uffici Del’Adsp accompagnati dalle OO.SS appena reduci dell’incontro in videoconferenza, abbiano chiesto aumenti di salario o altro. Nella realtà dei fatti si era chiesto, come normale che sia, tranquillità lavorativa e programmazione del futuro, oltre al rispetto dei diritti (Ferie e orari ordinari). Si ritiene opportuno precisare che le scriventi avevano chiesto alla società, nel periodo di Maggio, dei chiarimenti derivanti dai traffici in aumento visto l’avvicinarsi del periodo estivo. Il silenzio, dapprima dell’amministratore unico e questo comunicato poi, fa capire che è mal celato il disinteresse per la società stessa e, soprattutto, per i Suoi dipendenti che in questi anni, al presentarsi dell’estate, hanno sempre contribuito con i propri sacrifici a mandare avanti i servizi. Anni in cui il tutto è avvenuto anche sotto la pressione di accadimenti Giuridici, non scordiamoci del SIT in Polmare di qualche anno fa, nell’affrontare il periodo pandemico in prima linea e totalmente all’oscuro del male mondiale, così come con le pressioni della stampa che in questi 8 anni puntualmente annunciava l’imminente chiusura ad ogni dove. Nonostante tutto questo si è continuato a offrire il servizio, anche con carenze di DPI(come su tutto il territorio Nazionale), e sempre con la massima professionalità, ricevendo conseguentemente i ringraziamenti degli enti interni al porto. Oltretutto in risposta al “bancomat” vogliamo evidenziare che in questi ultimi 3 anni, la Pas aveva già intrapreso un azione di spending review, arrivando fino ad un taglio complessivo di spesa di quasi 1 milione di euro. Nonostante il cospicuo taglio la Governance dell’ente, insieme alla collaborazione dell’amministratore Pas, in quel periodo e riuscita a garantire le coperture dei servizi con personale selezionato da un evidenza pubblica totalmente interno, creando così per la società un bacino di personale formato e disponibile alle esigenze lavorative, quali :subentri in pianta organica, carichi di lavoro stagionali e qualsiasi esigenza anche inprogrammabile. Il tutto senza il dover ricorrere a società esterne, che invece venivano chiamate all’occorrenza in precedenza. Anche per questo non permetteremo di infangare e denigrare  l’immagine dei lavoratori, bensì vorremo capire vista la mancanza di fondi paventata in videoconferenza e l’impossibilità di assumere personale quantomeno stagionale, quali siano realmente le intenzioni visto il vociferare di una presunta società privata in ausilio”, lo dichiarano i sindacati Cisl Fisascat, Uiltucs, Cigl Filcams.