Covid-19, le dosi di richiamo potrebbero proteggere da future varianti

E' la conclusione alla quale sono giunti due nuovi studi preliminari che analizzano come una iniezione di richiamo o una infezione "importante" interessi le cellule che producono anticorpi. Lo riporta il medico pediatra Giovanni Ghirga

Le dosi booster contro le attuali varianti del SARS-CoV-2 sembrano aiutare il sistema immunitario a combattere varianti che non esistono ancora. Questa la conclusione alla quale sono giunti due nuovi studi preliminari che analizzano come una iniezione di richiamo o una infezione “importante” interessi le cellule che producono anticorpi. Alcune di queste cellule evolvono nel tempo per creare esclusivamente nuovi anticorpi che prendono di mira nuovi ceppi, altre producono anticorpi sia contro i nuovi che contro i vecchi ceppi. I risultati forniscono rassicurazione sul fatto che i nuovi vaccini mirati alla variante Omicron forniranno alcuni vantaggi. Si riteneva che il sistema immunitario avesse difficoltà a passare da una variante all’altra. Tuttavia, “nuove ricerche mostrano invece la genialità del sistema immunitario nel fare ipotesi su come saranno le varianti”, afferma Shane Crotty, virologo presso La Jolla Institute for Immunology in California. Gli autori degli articoli concludono che gli sforzi per sviluppare booster “a prova di varianti” dovrebbero concentrarsi sui modi per produrre anticorpi con uno spettro di azione vario, piuttosto che anticorpi contro i singoli ceppi. Speriamo di non dover continuare a fare booster per molto tempo, tuttavia, è il virus che rimane ancora al posto di guida. Lo invia il medico pediatra Giovanni Ghirga.

di: https://doi.org/10.1038/d41586-022-03119-3
Nature Briefing. Monday 17 October 2022.