Nega ogni accusa Cosimo Cosentino, il finto venditore di biancheria arrestato la settimana scorsa dai carabinieri perché accusato di entrare in casa di vecchiette a Grosseto per vendere loro la biancheria per poi invece rubare denaro e gioielli. Ieri, nel corso dell’udienza di convalida che si è tenuta nel carcere di Aurelia, dove l’uomo è detenuto, ha detto innanzitutto che lui non è affatto un falso venditore, di essersi recato in casa delle anziane per vendere lenzuola, tovaglie e quant’altro. Due gli episodi che la Procura di Grosseto contesta al 59enne civitavecchiese. Nel primo caso Cosentino ha detto di essere entrato in casa della signora di 85 anni e di aver insistito molto affinché acquistasse qualche suo prodotto. All’improvviso, secondo il racconto fornito da Cosentino, sarebbe arrivato il figlio della donna, minacciandolo addirittura con un grosso coltello da cucina e dicendo di andarsene. Così lui sarebbe scappato. Nel secondo caso invece, pur ammettendo di essere entrato in casa della seconda anziana di 80 anni, ha detto di non aver preso nulla dalla sua abitazione e che i gioielli che gli sono stati poi trovati in casa in realtà sono i suoi da sempre. Sarà ora il gip di Grosseto a dover decidere se convalidare il suo arresto e di confermare la custodia cautelare in carcere, oppure se accogliere la richiesta dei suoi avvocati difensori Luigi Castaldi e Paolo Tagliaferri che ne hanno chiesto la scarcerazione.
Cosentino nega tutto: “Non ho rubato nulla alle anziane”
Lo ha detto nel corso dell'udienza di convalida che si è tenuta ieri nel carcere di Aurelia