Vietare gli assembramenti, non darsi la mano e rispettare la distanza di un metro da un’altra persona. Rimanere in casa laddove è possibile, uscire sono in caso di necessità, questo almeno fino al 15 di marzo. Le direttive del Governo per contenere il coronavirus sono chiare, eppure c’è chi se sbatte altamente. Pubblichiamo, per fare un esempio, un’immagine di ieri notte della movida di Civitavecchia, a Piazza Leandra. Un fiume di ragazzi riversati per strada come se niente fosse, come se il Paese non stesse affrontando una fase storica, un’emergenza sanitaria straordinaria, delle misure che non si erano mai viste dal dopo guerra ad oggi. Eppure, dicevamo, c’è chi se ne sbatte. Motivo? E chi lo sa? Forse perchè i più piccoli non si informano, o (a pensarla male), perchè hanno capito che il virus colpisce seriamente solo quelli in la con gli anni. Dimenticandosi però che contagia tutti e il contagio si passa a velocità della luce da persona a persona: anziani, giovani o bambini. Non c’è disponibilità a fare dei sacrifici (per una settimana…) da parte di una generazione che va in tilt se il cellulare non ha campo. Insomma, superare questo drammatico momento sarà davvero difficile. Impossibile, se l’atteggiamento di qualcuno è questo.
Coronavirus: vietare gli assembramenti? Come no…
Le direttive del Governo per contenere il coronavirus sono chiare, eppure c'è chi se sbatte altamente. Pubblichiamo, per fare un esempio, un'immagine di ieri notte della movida di Civitavecchia, a Piazza Leandra