La direzione della Casa Circondariale di Civitavecchia a seguito dell’entrata in vigore del Decreto 08 marzo 2020, al fine di prevenire il contagio da coronavirus, ha dovuto sospendere i “colloqui visivi”, tra i detenuti e i propri familiari, sostituendoli con l’ampliamento del numero delle telefonate nonché con le videochiamate via skype, (sistema già in uso nella struttura e la cui fruizione è stata ampliata). In considerazione dell’entrata in vigore immediata delle disposizioni emanate con il Decreto, è stata data la possibilità a tutti i detenuti di avvertire telefonicamente i propri familiari della sospensione dei colloqui, al fine di non creare loro disagi rassicurando nel contempo gli stessi detenuti. Già dai primi giorni del mese di febbraio c.a., si è avuto un costante contatto con la ASL ROMA 4 al fine di mettere in campo tutti i presidi e le misure per prevenire eventuali contagi da Coronavirus. Con le autorità sanitarie è stato concordato un Protocollo in cui sono stati disciplinati i comportamenti da tenere quotidianamente con tutte le persone, e in presenza di casi sospetti o di casi positivi accertati al coronavirus. Nel Protocollo si prevede una particolare attenzione con un pretriage all’ingresso in istituto di detenuti nuovi giunti, che viene effettuato nella tenda appositamente allestita e messa a disposizione della Protezione Civile. È stata data attuazione sin da subito, all’applicazione delle norme igienico – sanitarie stabilite dal DPCM. Le procedure adottate sono state estese a tutto il personale dipendente di questa struttura, ai detenuti ed ai visitatori di qualunque genere. La realizzazione di tutti gli interventi straordinari, necessari all’applicazione del Decreto, ha richiesto uno sforzo eccezionale e senza precedenti, al fine di coniugare continuamente, i primari diritti alla salute e alla sicurezza. Il personale di Polizia Penitenziaria, Amministrativo e Tecnico- in servizio con estremo senso di sacrificio e abnegazione, ha permesso, con presenza costante, con turni di oltre 12 ore dalla giornata di Domenica 8 marzo ad oggi, di superare tutte le criticità che avrebbero potuto creare tensioni tra la popolazione detenuta e sfociare in eventuali gravi eventi critici. Va sottolineato, che tutta la popolazione detenuta dell’istituto ha dimostrato grande senso di civiltà e responsabilità in questa delicata situazione, manifestando le proprie richieste in modo da affrontare il disagio di non poter vedere i propri familiari. Da ieri i detenuti stanno manifestando con comportamenti pacifici, attuando la protesta dello cd “sciopero della fame” per sollecitare l’attenzione del Governo e della Magistratura, sul sovraffollamento delle carceri, vera criticità dell’emergenza CORONAVIRUS. Hanno presentato richieste formali alle autorità competenti, chiedendo di velocizzare l’attuazione delle norme esistenti riguardanti le misure alternative alla detenzione. Misure che potrebbero permettere ai detenuti che hanno i requisiti previsti dalla legge di scontare a casa la pena rimanente.
Coronavirus, il carcere di Civitavecchia sospende colloqui. Via ai contatti con skype
La direzione della Casa Circondariale di Civitavecchia a seguito dell’entrata in vigore del Decreto 08 marzo 2020, al fine di prevenire il contagio da coronavirus, ha dovuto sospendere i “colloqui visivi”, tra i detenuti e i propri familiari