Un’esperienza da raccontare, ma per scaricare rabbia e frustrazione. E’ quella capitata a 50 italiani, di cui 5 residenti a Civitavecchia, costretti a scendere da una nave da crociera, la Msc Preziosa, al porto di Fort de France, in Martinica. Motivo? Il rischio del contagio del coronavirus, un fenomeno che sta evidentemente condizionando anche la vita di chi va in ferie: “E’ una vicenda che ha dell’incredibile – racconta uno dei cinque ragazzi di Civitavecchia, Daniele Ceccarelli, conosciuto in città anche come uno dei principali organizzatori delle Olimpiadi della Cultura e del Talento –. Una decisione assurda. Siamo partiti da una settimana, se fossimo infetti avremmo contagiato già mezza nave. Ci siamo sentiti come degli appestati. La compagnia ci ha proposto un rimborso di circa 300 euro, su una crociera che ne è costata 1600. E poi saremo costretti a tornare in aereo a Milano, per poi organizzarci a nostre spese per rientrare a Roma”. Bollata come una fale news invece la voce che fosse stato il Governo italiano a prendere la decisione. Come è stato confermato anche dal deputato del territorio Alessandro Battilocchio, che poco fa ha parlato al telefono con i ragazzi ed è in contatto con la Farnesina.
Coronavirus e la vacanza incubo: “Cacciati dalla nave perchè italiani”
50 italiani, di cui 5 residenti a Civitavecchia, costretti a scendere da una nave da crociera, la Msc Preziosa, al porto di Fort de France, in Martinica. Motivo? Il rischio del contagio del coronavirus