Oltre mille da una parte, quasi 250 dall’altra. Sono i candidati in attesa di comunicazioni ufficiali sui rispettivi concorsi da svolgere. Quello realizzato dal Comune di Civitavecchia e quello preparato dalla Asl Roma4. Entrambi annullati in autotutela, ovviamente per motivi diversi. Una scelta obbligata quella del Pincio, visto che nei quiz mancavano delle domande cruciali, come quelle di inglese e informatica, una decisione più discutibile quella presa dall’azienda sanitaria locale, che infatti ha dovuto incassare due sconfitte giudiziarie, prima al Tar del Lazio poi al Consiglio di Stato, dopo il ricorso degli idonei, una ventina sul totale che abbiamo riportato nell’incipit. Ma se il Comune ha dato una vera e propria accelerata, pubblicando questa mattina la determina dirigenziale in cui si riaffida l’incarico al vecchio gestore, la “Fondazione Logos” (si vocifera di una data vicina al 20 marzo per l’effettuazione dei concorsi da rifare, a cui prenderanno parte “tutti coloro che hanno inoltrato regolare istanza di partecipazione nei termini di scadenza del bando”), sul fronte della Asl ancora tutto tace, sebbene nell’audizione del 18 gennaio scorso a cui prese parte il direttore generale Cristina Matranga la sensazione sembrava quella di tempi rapidi per rimettere in piedi la prova orale. La commissione è stata già rinominata da tempo e anche sanare la graduatoria, riabilitando chi era rimasto fuori non deve essere un’impresa amministrativa titanica. A questo punto manca solo la ricalendarizzazione dell’esame, anche se c’è chi sospetta che visto l’impasse attuale si aspetterà l’udienza di merito, fissata per il 18 marzo. Il problema è tutto sulle spalle degli idonei, che stanno studiando da oltre un anno, sacrificando tempo e denaro, soprattutto chi ha fatto ricorso, riammettendo tutti quanti.
Concorsoni “congelati” da riabilitare: il Comune accelera, la Asl Roma4 traccheggia
Entrambi annullati in autotutela, ovviamente per motivi diversi. Una scelta obbligata quella del Pincio, visto che nei quiz mancavano delle domande cruciali, come quelle di inglese e informatica, una decisione più discutibile quella presa dall'azienda sanitaria locale, che infatti ha dovuto incassare due sconfitte giudiziarie, prima al Tar del Lazio poi al Consiglio di Stato, dopo il ricorso degli idonei