Concorsone ad Allumiere, l’opposizione chiede conto su parere pro veritate e commissione d’indagine

I consiglieri comunali di minoranza, tutti tranne quello di Leu Simone Ceccarelli, tornano a chiedere un consiglio comunale per fare chiarezza su alcuni punti

L’opposizione di Allumiere non molla e continua a pressare il sindaco Antonio Pasquini. Dopo l’audizione del primo cittadino collinare alla Regione Lazio, dove lo stesso Pasquini ha cercato di ridimensionare quanto accaduto nel “concorsone”, parlando però impropriamente di “piccole anomalie” in riferimento alla graduatoria del quiz, i consiglieri comunali di minoranza, tutti tranne quello di Leu Simone Ceccarelli, tornano a chiedere un consiglio comunale per fare chiarezza su alcuni punti. Ecco il testo firmato dai consiglieri di opposizione.

La richiesta. “I consiglieri comunali Taranta Roberto (M5S), Giovanni Sgamma (FI) e Alessio Sgriscia (FdI), con la presente fanno esplicita richiesta di convocazione di una adunanza straordinaria del Consiglio Comunale in modalità “aperta” (ex artt. 37,c.5 e 48,c.1 del Regolamento Comunale) entro e non oltre il termine di gg. 20 a decorrere dalla data di deposito della presente presso l’Ufficio Protocollo del Comune di Allumiere. L’adunanza avrà all’O.d.G. il seguente punto:
• Dichiarazioni in merito al parere pro veritate elaborato dall’avv. Stefano Trippanera in data 03/05/2021
• Istituzione Commissione d’indagine Riservata sul concorso pubblico.