“Concorsone” ad Allumiere, la Commissione Trasparenza della Regione all’ultima curva dei lavori sulla relazione

La presidente Chiara Colosimo e gli altri membri hanno portato avanti un lavoro certosino e ad ampio spettro. Ecco alcuni punti fondamentali

E’ arrivata ad un passo dalla conclusione dei lavori la Commissione Trasparenza della Regione Lazio in merito al “concorsone” di Allumiere. La presidente Chiara Colosimo e gli altri membri hanno portato avanti un lavoro certosino e ad ampio spettro, utile a scattare una fotografia sul caso politico/amministrativo più chiacchierato del 2021. La relazione quindi è quasi pronta e atterrerà presto in consiglio regionale e successivamente sarà inviata alle Procure che stanno indagando sulla vicenda. Tanti in punti dove i conti non tornano e che saranno messi in evidenza. Secondo la Commissione ad esempio gli idonei sarebbero stati assunti dai vari enti, compresa la Pisana, più per la vicinanza al Comune di residenza che per la posizione in graduatoria. Un capitolo speciale sarà dedicato anche a Civitavecchia, dove fra il 23 e il 24 dicembre si registra un incastro davvero particolare, fra un ex articolo 90 del Pincio che rinuncia al posto di lavoro all’Anagrafe e viene chiamato in Regione al posto di una figura che, al contrario, decide di abbandonare la Pisana, per approdare nell’ente civitavecchiese. Focus pure su alcuni idonei che non sono stati mai chiamati da nessun ente, nonostante una buona posizione in graduatoria. Fari puntati anche sulla “batteria vincente” della prova. La Commissione infatti avrebbe accertato che la stragrande maggioranza dei 44 assunti avrebbero partecipato alla stessa batteria d’esame, ovvero sia la prima. I turni in tutto erano sette.