“Quale difensore del Sig. Augusto Foschi debbo innanzitutto deplorare la fuga di notizie circa le indagini che la Procura della Repubblica ha da poco avviato, tra l’altro anche a carico del mio assistito; la dovizia di particolari che sono stati pubblicati fa fondatamente supporre che i giornalisti (forse solo alcuni “privilegiati”) siano venuti in possesso di atti e/o documenti riservati e coperti dal segreto istruttorio. Stupisce in ogni caso che la stampa continui a divulgare nomi e cognomi di persone indagate, nei cui confronti debbono essere svolti ancora i dovuti approfondimenti e che vengono praticamente additati come responsabili di comportamenti penalmente rilevanti. In particolare per il mio assistito gli inquirenti debbono essere incappati in un vero e proprio equivoco e mi auguro che presto sarà dimostrata l’assoluta insussistenza dei fatti ipotizzati dal (provvisorio) capo d’accusa, poiché il Foschi non ha mai e poi mai trafugato documentazione relativa al concorso, al quale effettivamente la figlia ha partecipato in maniera del tutto regolare e senza alcun “aiutino” da parte di chicchessia, tanto da non risultare vincitrice, ma solo idonea al 36.mo posto in graduatoria con esito non certo brillante”. Lo dichiara l’avvocato Pietro Messina.
Concorso Civitavecchia, il legale del vigile urbano indagato: “Il mio assistito non ha mai trafugato documentazione”
"Il Foschi non ha mai e poi mai trafugato documentazione relativa al concorso, al quale effettivamente la figlia ha partecipato in maniera del tutto regolare e senza alcun "aiutino" da parte di chicchessia, tanto da non risultare vincitrice, ma solo idonea al 36.mo posto in graduatoria con esito non certo brillante"