Civitavecchiesi bravi, “ottima” la qualità della plastica riciclata

Intanto domani partono i “correttivi” al porta a porta, con conseguenze al momento difficili da prevedere

Basta con la retorica dei civitavecchiesi incivili e incapaci. Una volta tanto l’evidenza dei dati sembra delineare tutt’altro profilo. I dati in questione sono quelli relativi alla raccolta della plastica nell’ambito del porta a porta avviato, come noto, dalla passata amministrazione comunale 5 Stelle. Raccolta che – è noto anche questo – a partire da domani subirà significative modifiche in alcuni delicati aspetti, con conseguenze al momento del tutto imprevedibili. Così, mentre in alcuni comuni vicini come Tarquinia si va verso la totale eliminazione della plastica, uno degli interventi più discussi e che destano maggiore preoccupazione a Civitavecchia è quello relativo proprio alla riduzione del numero dei giorni dedicati al ritiro della plastica. Quando si dice essere alternativi. Si passa da due giorni – mercoledì e domenica – a uno solo, il martedì, con “isole itineranti” il sabato. L’amministrazione comunale ha spiegato le sue scelte con motivazioni di carattere economico, prevedendo tra questo e gli altri “correttivi” un risparmio di ben un milione di euro. Ma era proprio necessario intervenire, soprattutto sulla plastica? Si vedrà nelle prossime settimane come questi cosiddetti “correttivi” potranno migliorare la situazione. Sta di fatto che i civitavecchiesi stavolta ce l’avevano messa tutta. Come accennato in apertura i dati sulle caratteristiche della plastica riciclata in città sono estremamente positivi. In attesa delle cifre precise relative ai quantitativi, che sembrano comunque molto buoni, è l’impianto Remaplast, presso il quale il comune di Civitavecchia vende la plastica, a confermare che “la qualità del prodotto è ottima”. Questo significa sostanzialmente che il materiale che si va a conferire è privo di impurità, cosa che presuppone a monte una differenziazione corretta dei rifiuti. In pratica i civitavecchiesi non mescolano la plastica con altri rifiuti, lavano le confezioni, ci si dedicano. Si mostrano buoni cittadini. Virtuosi. E non si tratta di un dato scontato, perché sempre dall’impianto Remaplast evidenziano che i prodotti che giungono da altri comuni non sono quasi mai a questo stesso livello. Di là dai risparmi annunciati, che potranno esserci oppure no, il punto davvero cruciale nell’ottica della crescita di una comunità, quindi, è legato all’individuazione di aspetti prioritari sui quali investire, perché vanno veramente nel senso di un miglioramento delle condizioni di vivibilità e soprattutto educano le nuove generazioni al rispetto e alla cura del pianeta. Tutte cose che non hanno prezzo.