Città Futura: “Vogliamo conoscere i progetti per la città”

"Riteniamo che il Sindaco abbia il dovere di far conoscere a quale strada si sta lavorando per far uscire la città dal pantano in cui si trova", lo dichiara l'associazione Città Futura

“L’epidemia in corso ha aggravato la già difficile situazione economica e sociale della città, che rischia un crollo senza precedenti. Accanto alle decine e decine di piccole e medie attività che rischiano addirittura di non riaprire, con effetti ancora più devastanti sull’occupazione, sono tutti gli altri settori a patire una situazione drammatica, da quello edilizio al metalmeccanico, dal turismo al commercio. Per non parlare del porto, da sempre uno dei volani dell’economia cittadina: entrato in crisi il traffico crocieristico, al di là delle previste strategie di lungo periodo, è emersa in tutta la sua drammaticità la mancanza attuale di alternative. In tempi brevi, invece, come abbiamo già avuto modo di denunciare, è possibile liberalizzare la banchina 24, realizzata con soldi pubblici, bloccata per mantenere interessi monopolistici, disattendendo una Convenzione che obbliga a ben altri impegni. La banchina potrebbe rilanciare il traffico containers potenzialmente esistente, con una grossa spinta in termini di ricchezza e occupazione. Il Presidente “tentenna” Di Maio, i problemi li fa macerare, finendo così per dimostrare l’incapacità a gestire le varie situazioni di crisi esplose nel porto (Port Mobility, Pas, ecc.). Non si fanno certo in questo modo gli interessi del territorio. Neanche le istituzioni sovracomunali sembra riescano a dare le risposte che occorrerebbero, limitandosi alle analisi e agli annunci, anche quando il ruolo consentirebbe una incisività maggiore in termini di atti concreti. E il Comune? In questo quadro desolante ci ha colpito la dichiarazione di un esponente della maggioranza, che candidamente invita l’Amministrazione di cui fa parte a istituire all’interno del Comune l’ufficio per i fondi europei, per cercare nell’Europa, tanto criticata dal centrodestra, le risorse per uscire dalla crisi. L’esternalizzazione sorprende e sconcerta, perché disvela clamorosamente le pressoché totali assenze di progettualità e pianificazione, e quindi di prospettive. A questo punto, vogliamo sapere se c’è una strategia, una visione, per uscire dalla situazione data, che non siano le solite privatizzazioni, la svendita dei beni comuni o il ritorno al passato su ambiente e rifiuti. Vista la situazione del porto, su cui il Comune, pur presente negli organi di indirizzo, non ha mai fatto conoscere i propri orientamenti e vista la situazione più complessiva della città, è lecito domandarsi: che futuro ci aspetta. Riteniamo che il Sindaco abbia il dovere di far conoscere a quale strada si sta lavorando per far uscire la città dal pantano in cui si trova. Allo stato delle cose, non può certo bastare la ovvia chiamata a raccolta delle varie istituzioni. Per tutti, indistintamente, è giunto l’ultimo avviso, quello delle azioni vere”, lo dichiara l’associazione Città Futura.