Cattivi pensieri, di Giampiero Romiti. Stadio Fattori, passerella elettorale

Nuovo fondo del noto giornalista, interamente dedicato alla politica e alla questione stadio

STADIO “FATTORI”, PASSERELLA ELETTORALE – Settimana senza emozioni, giornate appassite dalla tristezza di un cielo grigio come una sterminata lastra di piombo, incontri “carbonari” (a quel che riportano le bocche di rosa che emanano profumatissime notizie per la gioia degli scriba specializzati nel retroscenismo politico, che produce nei cittadini, altrimenti schiacciati da insopportabile monotonia, scariche di irresistibile libidine) tra i vari rappresentanti della coalizione centrodestrorsa per trovare la soluzione ai complicatissimi problemi riguardanti la nomina del presidente dell’Osservatorio Ambientale e la riqualificazione della Frasca. Nell’attesa di quel che salterà fuori dal cilindro della maggioranza, s’è pensato che a rubare la scena potesse essere il consiglio comunale aperto sul porto, ma progetti e sguardi si sono posati sul futuro che doveva già essere oggi o addirittura ieri e che invece continuano ad alimentare sogni ed illusioni di un domani di chissà quale anno: il tanto atteso appuntamento è scivolato pertanto tra le pieghe della solita routine contraddistinta da vagonate di bla bla bla che neppure Greta Thunberg. E così a guadagnare titoli cubitali e a scatenare feroci polemiche ci ha pensato la sontuosa kermesse organizzata dall’establishment di Forza Italia nell’accoglientissima location dell’Hotel “San Giorgio” dove è stato presentato il nuovo (arrivato finalmente dopo la lunghissima attesa di due anni e mezzo – ndr -) progetto dello Stadio “Fattori”, tempio del football locale finito nell’oblio da alcuni anni e pronto a ad illuminarsi più che mai d’immenso grazie anzi tutto all’eccezionale lavoro prodotto dall’ex vice sindaco e responsabile dello sport, la pentastellata Daniela Lucernoni, che ha consentito l’ottenimento da parte del Ministero dei Beni Culturali di 3,5 milioni di euro. E la cospicua somma sarà utilizzata per ridare alla città la struttura sportiva più importante (la stessa che ha visto l’immenso Maradona disegnare stupefacenti ghirigori di inimmaginabile creatività , impossibili per i pur bravi ma comuni calciatori, in un pomeriggio mai dimenticato da migliaia di persone annichilite dalla meraviglia di uno specialissimo spettacolo ), che offrirà uno straordinario colpo d’occhio per l’accattivante design e l’eccezionale funzionalità. Lo stesso (colpo d’occhio) regalato dalle slides apparse sul megaschermo allestito nella sala dell’albergo baciato dalla brezza marina e magnificate dalla brillante illustrazione del “dominus” dei Lavori Pubblici, Sandro De Paolis (che le “voci di dentro” di Palazzo del Pincio – solitamente intonatissime e dunque capaci di regalare “dritte” a prova di bomba – considerano il più serio candidato alla prossima carica di Primo Cittadino – ndr -), attorniato dall’onorevole Alessandro Battilocchio (anch’egli in piena attività in vista del prestigioso “Gran Premio Montecitorio” – ndr -), dal presidente del massimo consesso cittadino, Emanuela Mari (che, dopo essere risultata la candidata più votata nelle elezioni comunali di trenta mesi fa, sembra intenzionata a puntare al seggio regionale della Pisana – ndr -), dal capogruppo consiliare Massimo Boschini, dal delegato allo sport Matteo Iacomelli e dal coordinatore azzurro Roberto D’Ottavio ( in procinto, secondo i bene informati, di prendere il posto dell’avvocato Barbieri all’assessorato alle Partecipate – ndr -). Insomma una vera e propria parata di stelle di primissima grandezza del firmamento berlusconiano locale che, ferma restando l’importanza dell’annuncio di un “Fattori” scintillante, hanno dato vita ad una rappresentazione in grande stile per attirare l’interesse e l’ammirazione del grande pubblico (specie sportivo ) e quindi di annunciare con due anni e mezzo di anticipo la campagna elettorale ad ampio raggio che, come sopra ricordato, sicuramente ne vedrà alcune rischiarare sia la scena locale che regionale e nazionale. Momento sontuoso dunque quello vissuto all’interno del “San Giorgio”, che però non è stato apprezzato dalle forze d’opposizione e da un anonimo opinionista del sito telematico “Civonline”, velenoso nei confronti dei “forzisti” e ancor di più del sindaco Ernesto Tedesco. Cominciamo dalla reazione del gruppo consiliare pentastellato (D’Antò, Lecis, Lucernoni), decisamente tagliente: “Gli azzurri ? Disonesti e irriconoscenti. Il megaprogetto presentato in pompa magna è figlio del nostro intenso lavoro prodotto nella precedente amministrazione. Epperò dai gentili (sic – ndr -) signori non ci è stato rivolto neppure un timidissimo grazie” (Big Notizie, 15 novembre 2021). Non meno duri i pidini Di Gennaro, Scilipoti, Piendibene, Marina De Angelis e il “civico” Tarantino, secondo i quali “la conferenza stampa di Forza Italia per la presentazione del progetto riguardante i l <Fattori> è qualcosa di aberrante”. “Mai era accaduto – spiegano – che una forza politica parte di una coalizione si proponesse come unica protagonista della realizzazione di un’opera pubblica in malcelato contrasto con gli altri partner di governo e con l’evidente imbarazzo di un Primo Cittadino costretto a rincorrere l’iniziativa fuori dalla casa comunale e quel che è più grave dopo essere stato ignorato nel manifesto di presentazione che non lo ha visto nemmeno figurare tra i relatori” (Trcgiornale.it, 15 novembre 2021). Poi , tanto per gradire (vabbè…), un editoriale esplosivo fin dalle prime righe: “La partita che si gioca al Fattori oggi non riguarda il calcio, ma la politica.Solo così si spiega quanto fatto da Forza Italia, che ha presentato il progetto di ristrutturazione dell’impianto comunale come se fosse uno stadio privato. Una conferenza stampa, con tanto di locandina di presentazione,in cui campeggiano simboli e nomi di Forza Italia e Civitavecchia 2024 e l’amministrazione comunale non viene neppure citata a partire dal Sindaco, escluso dai manifesti e invitato solo poco prima dell’evento. Una roba del genere non si è mai vista in precedenza, sicuramente non negli ultimi 40 anni di vita e cronaca amministrativa”; e devastante nella parte conclusiva: “Quello che tuttavia più stupisce e lascia perplessi è l’atteggiamento non solo remissivo, ma del tutto passivo del sindaco Ernesto Tedesco. Come può il primo cittadino, quello che dice di non subire alcun tipo di condizionamento o imposizione, accettare di presentarsi invece <come spettatore> invitato all’ultimo momento alla presentazione di uno dei pochissimi progetti di un certo spessore della propria amministrazione, accusata di aver finora fatto poco o nulla? Come può il sindaco Ernesto Tedesco accettare che un progetto finanziato dallo Stato con soldi pubblici al Comune di Civitavecchia (finanziamento peraltro ottenuto dalla precedente amministrazione Cozzolino) venga anche solo <rivenduto> o spacciato per un progetto di partito ? Una chiara provocazione: una kermesse con assessore ed ex assessore (che aspira apertamente a tornare in carica) che illustrano alla stampa progetti che avrebbe dovuto illustrare il sindaco, di fronte ad un tavolo imbandito con tanto di bandiera forzista per immortalare la presentazione di quella che è stata definita “un’opera faraonica”. Sarà anche così, visto il tempo che c’è voluto per partorire il progetto, ma che a dirlo sia stato un assessore in una riunione di partito e non Tedesco nella sala stampa del Comune, è la cartina di tornasole su quanto avviene ormai a Palazzo del Pincio, dove il Primo Cittadino è ostaggio silente della sua stessa maggioranza” (“Il Diario”, Civonline.it 14 novembre 2021). Allora ? Intanto, timida e decisamente impalpabile, è arrivata la replica che forse (per non dire sicuramente, ovvio a parer nostro – ndr -) il (poco) guru della comunicazione azzurra avrebbe potuto risparmiarsi. Recita infatti un comunicato alquanto asciutto: “Stiamo lavorando sodo da due anni (perché non aggiungere altri sei mesi ? – ndr -) e vogliamo spiegare e comunicare nel dettaglio ai cittadini cosa sta facendo il partito, quali sono i progetti portati avanti e i nostri obiettivi. Utilizziamo gli strumenti di comunicazione che abbiamo a disposizione, il Sindaco gode della nostra totale fiducia e sa che la sua fiducia in Forza Italia è ben riposta. Continueremo a dare risposte ai cittadini che hanno voglia di fatti e non di sterili polemiche. Alla prossima conferenza” (Civonline, 16 Novembre 2021). Vabbè, quanto riportato basta e avanza per ribadire che evidentemente agli esponenti di FI interessa maggiormente il gioco individuale rispetto a quello di squadra. Resta tuttavia fuori discussione che un progetto di altissimo interesse collettivo – peraltro agevolato da un copioso finanziamento che certamente non può né deve essere attribuito all’impegno dell’attuale maggioranza bensì (come già ripetutamente ricordato – ndr -) di quella che l’ha preceduta (neppure fugacemente menzionata – ndr -) – mai e poi mai si sarebbe dovuto trasformare in un’occasione di esclusivo “pavoneggiamento” partitico per giunta fuori dalle “mura domestiche” ovvero della “casa dei civitavecchiesi” (che non a caso porta il nome di Comune – ndr -). PS – A proposito della replica di FI, varrà la pena ricordare agli esponenti azzurri che organizzare pompose conferenze per annunciare gli interventi per la sistemazione delle strade o il progetto del “Fattori” significa solo e soltanto deliziarsi di un’insignificante apparenza chè “nulla è più fragile della forma esteriore, che appassisce e muta come i fiori di campo all’apparire dell’autunno” (Severino Boezio). E i cittadini che pagano le tasse sanno benissimo che non c’è bisogno di far passare gli atti dovuti (e strade e “Fattori” lo sono) per mirabolanti “colpi” di chissà quale mente geniale. Sono semplicemente un compitino (si può chiamarlo pure obbligo, la sostanza non cambia) che chi ricopre il ruolo di amministratore pubblico deve assolvere. Buona vita a tutti. Anche ai forzisti e in particolare al sindaco Tedesco, che autorevolmente doveva pretendere che la presentazione del “progetto Stadio Fattori” avvenisse all’Aula Pucci e non che si trasformasse nella celebrazione dell’autoreferenzialità. Forzista.