NIENTE GAS A TORRE NORD, E’ QUI LA FESTA. MA IL CARBONE… –La gioia è esplosa come una Santa Barbara. E tutti (politici di maggioranza e di opposizione, sindacalisti, ambientalisti e via dicendo) hanno manifestato irrefrenabile entusiasmo alla notizia che Enel non ricorrerà al gas in quel di Torre Valdaliga Nord, dove, sarà bene tenerlo a mente, fino al 2025 ( ma visto in che modo sta procedendo la cosiddetta “transizione ecologica” e appreso il “Draghipensiero” riguardo al carbone, chi se la sente di scommettere che sia quella la scadenza giusta ?) la Centrale brucerà la sostanza che delizia (sic!!!) Civitavecchia da ben diciannove anni e pertanto non resta che incrociare le dita e sperare di sottostare alla cobustibilfossildipendenza ancora, a partire da oggi, per “soli” quarantasei mesi. Ora si tratterà di capire quale sarà il futuro dell’immenso comparto di Tvn e, a differenza della certezza che sprigionano le note della celebre canzone “Comme facette mammeta” , c’è bisogno di una zingara coi controfiocchi per indovinare cosa accadrà da quelle parti (di Tvn –ndr-). Eppoi se l’Enel ha rinunciato a riconvertire la nota Centrale, a detta di chi segue da vicinissimo le attuali vicende energetiche, significa che le sue valutazioni di natura squisitamente ed esclusivamente economico-finanziaria sono state tali da non consentire una “conveniente” soddisfazione. Sarebbe però ingeneroso non attribuire il merito all’Ente di aver tenuto in considerazione pure le tambureggianti richieste dell’intera comunità di puntare sulle rinnovabili e difatti l’ufficio stampa del colosso energetico in una nota sottolinea che “la scelta deriva dall’ascolto delle necessità espresse dal territorio rispetto ad uno sviluppo del sito in altre direzioni e per il quale proseguirà un percorso condiviso con gli <stakeholder> locali” (Civonline.it, 23 Febbraio). Chiarissimo e allora tutti i soggetti direttamente coinvolti nel miglior progetto da elaborare (che sarebbero gli “stakeholder” per chi non lo sapesse – ndr-) si facciano avanti e si diano da fare. Ma torniamo alla notizia deflagrata mercoledì scorso manco fosse un finale pirotecnico mozzafiato, degno di un Ferragosto da non dimenticare ed ecco Primo e Secondo Cittadino con la felicità stampata sulla pelle. Gongola Tedesco: “E’ una vittoria di questa amministrazione e ben venga la possibilità di uscire dalla cultura del fossile (che Lui conosce a menadito sin dai tempi della famosa riconversione avvenuta sotto la gestione De Sio – ndr -) e non aspettare il 2025 per il <phase out> dal carbone. Che rappresenta il vero ulteriore obiettivo e il risultato da conseguire per la città” (Trcgiornale.it, 23 Febbraio). Sfolgorante Magliani: “E’ necessario recuperare l’area compresa la costa (ecco, visto che ricopre financo l’importantissima carica di assessore all’ambiente, faccia rimbombare il suo autorevole diniego alla pescicoltura alla Frasca – ndr -) occupata attualmente dalla Centrale per procedere alla bonifica totale del sito, che darebbe lavoro stabile per molti anni all’imprenditoria locale e consentirebbe alla città e al porto di programmare uno sviluppo della logistica e del turismo” (ibidem). Raggianti i consiglieri regionali Gino De Paolis (Lista Zingaretti): “Giornata storica”; Devid Porrello (M5S): “Risultato ottenuto grazie al territorio unito”; e Marietta Tidei (Italia Viva): “Ottimo lo stop, ora al lavoro per la crescita di tutto il circondario”. Esultano gli esponenti di Città Futura: “Notizia straordinaria, ora progettiamo alla grandissima il futuro”; quelli di Civitavecchia Bene Comune: “Lo avevamo detto, peccato che sia stato perso troppo tempo”; e i ragazzi di Friday For Future: “La lotta paga sempre”. Telegrafico epperò leggero come una piuma per la soddisfazione il segretario del Pd, Piero Alessi, che non ha avuto bisogno di andare oltre un eloquentissimo : “Finalmente”. Sintonizzato sulla stessa lunghezza d’onda della sinteticità l’assessore al commercio Dimitri Vitali (Lega), che tra il serio e il faceto sospira: “Addio Enel”. Severo ancorchè appagato il pidino Stefano Giannini: “Mi auguro che la vittoria sulla Centrale insegni qualcosa”. Per il presidente della CNA, Alessio Gismondi – da sempre impegnato con argomentazioni di lucido pragmatismo nella “battaglia” per affidarsi alle rinnovabili –“La decisione di Enel spalanca un nuovo importante scenario di sviluppo”. Al settimo cielo Roberto Scacchi (Legambiente): “Si tratta di un successo ambientalista per il territorio e nella lotta per fermare la febbre del pianeta. Continueremo tuttavia a batterci perché si arrivi immediatamente a spegnere la centrale a carbone” (Civonline.it, 23 Febbraio). Esulta il presidente , Nicola Zingaretti, secondo il quale “lo scenario che si apre dà la possibilità di attivarci per costruire nuove opportunità per trasformare quest’area della Regione che vanta moltissime potenzialità per lanciarla in un’economia basata sulla sostenibilità (sarebbe quella di accollarsi il mastodontico biodigestore in grado di “ingoiare” 120.000 tonnellate di “monnezza” ogni 12 mesi quando è risaputo che proprio quest’area, che considera eccezionale, la medesima quantità la produrrebbe in 17 diciassette anni ? – ndr -) e sulla creazione di nuove opportunità per tutte e tutti” (Big Notizie.it, 23 Febbraio). E al numero uno della Regione Lazio, non fa mancare la replica al vetriolo,l’onorevole Claudio Durigon (Lega) : “Zingaretti si prende persino il merito di investimenti nazionali su Civitavecchia, quando ha confezionato suon di ordinanze per la discarica e ora non muove un dito sul biodigestore. Per cui – insiste – gli impianti di rifiuti devono sorgere soltanto nel Comuni non amministrati dal Pd, che rifiutano le discariche come a Fiumicino e a Colleferro dove ha buttato oltre dieci milioni di euro per gli ammodernamenti dei termovalorizzatori e dell’immondezzaio. Si tratta di una delle tante capriole di Zingaretti, che è stato capace prima di intimare il commissariamento per Roma e la Citta Metropolitana sui rifiuti ai tempi del sindaco Virginia Raggi, salvo poi tornare sui suoi passi quando si è insediato Roberto Gualtieri” (ibidem). Concreto dal canto suo il deputato azzurro Alessandro Battilocchio: “Ora Civitavecchia sia al centro dell’agenda nazionale sull’energia. Sono necessari interventi strutturali all’insegna dei principi e della cornice propri del processo di transizione ecologica”. (Bignotizie. Iti, 24 Febbraio). Un’esplosione di contentezza il consigliere regionale, capogruppo di LeU, Daniele Ognibene, che osserva: “Il No alla riconversione a gas della Centrale Enel di Civitavecchia è una vittoria di civiltà” (Trcgiornale.it, 24 Febbraio).Su di giri i consiglieri comunali “grillini”, D’Antò, Lecis e Lucernoni, che col sorriso sulle labbra affermano “siamo stati sbeffeggiati da Mecozzi e soci per aver rivelato il nostro incontro con il ministro Cingolani al quale evidenziammo che non fosse opportuno ricorrere ancora dopo oltre 70 anni ad un altro combustibile fossile quale il gas in quel di Tvn e mal gliene è incolto.Siamo felici, come Movimento Cinque Stelle, di aver avvicinato tecnici e politici, regionali e statali, portando la voce di una comunità stanca e avvilita per i continui soprusi. Il Sindaco, al di fuori del Consiglio Comunale – arriva una bodata mica da ridere – nonostante rivesta un ruolo apicale all’interno della Lega, non ha mai concretizzato il suo impegno e la sua azione con chi questa <guerra> l’ha combattuta e vinta. E per questo – terminano – ringraziamo il Pd e la Lista Tarantino, i sindacati tutti, i comitati, i rappresentanti di categoria, i consiglieri regionali Porrello e De Paolis (il ringraziamento vale financo per il biodigestore ? – ndr-), la Lombardi (ibidem), l’ex sindaco Cozzolino, l’ex assessore Manuedda e l’ex presidente del Consiglio Menditto per essersi schierati contro la centrale a gas. Adesso continuiamo il lavoro a difesa del nostro territorio come non abbiamo mai smesso di fare”. Infine l’assessore alla Transizione Ecologica e Trasformazione Digitale, Roberta Lombardi. Dalla quale ha preso il via la “pioggia” di esternazioni di rappresentanti di partiti, imprenditori, cittadini e ambientalisti, con l’annuncio (che riportiamo testualmente – ndr -) dato su “Askanews.it”. Eccolo: “Enel, all’asta per il capacity market di Terna, non ha presentato la richiesta di una nuova quota di gas per la centrale di Torre Valdaliga Nord a Civitavecchia. Questo vuol dire che la centrale a gas non si farà e che sarà invece possibile riprogrammare un <domani> diverso, basato su fonti rinnovabili, per un territorio che tanto ha sofferto”. Poi ha così proseguito la pentastellata: “Sono molto felice e orgogliosa di questo risultato storico in cui trova finalmente espressione il bisogno di riscatto di un territorio che viene da lunghissimi anni di servitù energetica. Il prossimo passo sarà far risorgere dalle ceneri della Centrale a carbone, in dismissione entro il 2025, una grande operazione di riconversione energetica e produttiva di tutta l’area, attraverso la realizzazone del Parco Eolico offshore, il primo galleggiante d’Italia, e dare vita così al primo Distretto di Energie Rinnovabili del Lazio, anche con l’impiego di altre fonti di energia pulita quali il fotovoltaico e l’idrogeno verde. Ringrazio Enel – ha ultimato – per la sensibilità dimostrata nei confronti del territorio e sono certa che la nostra interlocuzione, che ha portato a questo ottimo risultato, continuerà ad essere proficua per progettare insieme, anche in collaborazione con l’Autorità di Sistema Portuale, il futuro della città basato sulle rinnovabili”. Be’, non resta che sperare che a questo festival della felicità segua la fantastica realtà, che dia alle nuove generazioni la certezza di non dover combattere contro quel mostro chiamato inquinamento atmosferico. Il quale di sicuro non si esorcizza con il profluvio di bla bla bla che inonda tavole rotonde, convegni ed incontri annunciati persino con squilli di tromba e che puntualmente, la storia docet, si risolvono in un nulla cosmico di cui non resta che il ricordo di una interminabile passerella di personaggi tanto bravi a rendere pomposi i propri discorsi quanto straordinari a dimenticarsene appena (ma proprio subito dopo un secondo !) terminate le messinscene. Fradicie di disarmante pochezza..
E INTANTO MEDICI E FARMACISTI LANCIANO UN URLO STRAZIANTE – Proprio così. E se è comprensibile lo stupore di trovare in codesta rubrica, a questo punto, una netta contrapposizione rispetto a quanto riportato sopra a seguito dello scorso “mercoledì da leoni” (vissuto dalla cittadinanza sia per la succitata decisione dell’Enel che per lo strepitoso successo dei calciatori neroazzurri che hanno alzato in cielo la Coppa Italia dopo un match-gioiello disputato sul rettangolo capitolino delle Tre Fontane), non può né deve perdersi tra le pieghe dell’indifferenza la lettera a firma dei dottori Paolo Giardi e Gian Pio Viti , che , riporta Civonline.it, il Coordinamento dei Medici e Farmacisti di Civitavecchia ha inviato al presidente dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Roma e Provincia. Scrivono Giardi e Viti: “Civitavecchia è uno dei luoghi più inquinati di tutto il Paese, al pari di Vado Ligure, Porto Marghera, Brindisi, Taranto e Siracusa, con la differenza che, mentre alle suddette località è riconosciuto lo status di luoghi altamente <avvelenati>, nella nostra città tale condizione non è assegnata con la conseguente esclusione dai relativi benefici compensativi”. Il preludio fa già venire la pelle d’oca ed è roba per cuori forti il prosieguo della missiva con la sottolineatura che “Civitavecchia e il suo comprensorio da decenni sono sottoposti ad un pesante inquinamento antropico/ambientale, che danneggia in modo irreparabile la popolazione e l’ecosistema, con gravi ripercussioni sulla salute psicofisica dell’individuo”. E le cause di tale drammatica situazione ? “E’ dovuta – si legge nella missiva –all’incredibile numero di servitù installate”. Che, ovviamente, vengono elencate. E sono: “1) Tre centrali termoelettriche: la prima, Fiumaretta, all’interno del centro abitato e l’ultima, Tvn, riconvertita a carbone nel 2003. In questo territorio sono i <sistemati> 48 kwatt/pro capite rispetto alla media italia di 1,9 kwatt: non esiste in Europa una simile concentrazione di produzione energetica su base fossile; 2) Un cementificio, ora dismesso, con notevoli quantità di amianto non ancora bonificato; 3) Un porto con movimento merci e passeggeri tra i più grandi del Mediterraneo, senza banchine elettrificate il che costringe le navi ancorate a tenere accesi i motori alimentati a nafta, contribuendo notevolmente all’inquinamento dell’aria con polveri sottili e alla produzione di anidride carbonica; 4) Un Centro Chimico Militare per lo smaltimento di ordigni bellici con manipolazione di sostanze altamente irritanti e tossiche quali iprite e fosgene; 5) Una boa petrolifera ubicata poco a largo della città e utilizzata per lo scarico di idrocarburi di varia tipologia; 6) Numerosi depositi di idrocarburi ubicati anche vicino al tessuto urbano: detti i idrocarburi sono il secondo carcinogeno certo, scoperto storicamente in medicina, il primo il catrame minerale; 7) Un forno crematorio per il trattamento delle salme provenienti da tutto il territorio laziale e anche oltre; 8) La trafficatissima autostrada A/12 che lambisce alle spalle la città e che collega Roma alla costa tirrenica fino a Ventimiglia; 9) Una discarica che per decenni ha raccolto rifiuti cittadini e dei paesi limitrofi; 10) Il flusso veicolare caotico soprattutto durante la bella stagione; 11) Il riscaldamento delle civili abitazioni”. Eh sì, una chilometrica sfilza di sgraditissimi“cadeau”, alla quale adesso la Regione vorrebbe si aggiungesse uno smisurato biodigestore, che, stando ai due medici “aggraverebbe ancor di più la situazione socio/sanitaria della città e del comprensorio, ben sapendo, tra l’altro, che molti degli opifici inquinanti suesposti non sono neppure stati sottoposti al vaglio di una commissione che ne abbia valutato l’impatto ambientale”. Insomma un quadro davvero terrificante quello “dipinto” da Giardi e Viti che, evidentemente non soddisfatti del pur accurato lavoro svolto, hanno piazzato quest’ultima pennellata: “In un articolo del Medical British Journal dei primi anni duemila si parla già di un aumento dei casi di cancro al polmone nella popolazione locale rispetto alla media nazionale. In un lavoro scientifico del Policlinico <Agostino Gemelli>, sempre dello stesso periodo, si evidenzia una altissima incidenza dell’asma e della bronchite asmatica in eta pediatrica. Anche l’Osservatorio epidemiologico della Regione Lazio ha più volte rilevato un elevato numero di neoplasie sulla popolazione del territorio. La relativa bibliografia è in nostro possesso e siamo disponibili a farla visionare a tutti gli interessati”. Già, gli interessati chi?. Forse i responsabili della salute pubblica ovvero i Sindaci (succedutisi appunto dai primi anni duemila, stando agli studi riportati dal Medical British ciato da Giardi e Viti – ndr-), gli assessori all’ambiente e i cari consiglieri comunali che vengono eletti dal popolo non per andare a scaldare i comodi scranni dell’Aula Pucci, ma per adoperarsi fattivamente affinchè la qualità della vita sia un profumatissimo fiore all’occhiello della città e si evitino i disastri ambientali ? Togliete quel “forse” e la risposta assolutamente certa vi salta addirittura addosso. PS – Ah dimenticavamo,.il nostro Bel Paese detiene il record europeo di morti provocate dalle polveri sottili. Con le quali, ahinoi, abbiamo una maledetta confidenza. Purtroppo.
COPPA ITALIA: VITTORIA ESALTANTE E PREMIAZIONE MOLTO “PARTICOLARE” – Magnifico l’exploit dell’undici di mister Castagnari . Il successo sulla compagine tiburtina nella finale regionale della importantissima rassegna rappresenta un luminosissimo punto di partenza che, vista l’eccelsa qualità della “rosa” nerazzurra , non è esagerato affermare possa agevolare un’irrefrenabile cavalcata (gli scaramantici tocchino pure tutto quello che c’è da toccare !) verso il trionfo della stessa rassegna a livello nazionale che consentirebbe il matematico passaggio in serie D a prescindere dalla posizione acquisita nel proprio girone della categoria di appartenenza ossia l’Eccellenza. Quindi il “Forza Vecchia” – urlato a squarciagola dagli splendidi e numerosissimi sostenitori civitavecchiesi e che ha fatto tremare il Tre Fontane – d’ora in avanti dovrà accompagnare la Castagnari’s band ad ogni prossimo impegno di questa importantissima Coppa. Che tra l’altro in occasione dei favolosi novanta minuti “conditi” dallo squisito 2-1 , ha fatto vivere anche momenti tanto vibranti quanto particolari durante la cerimonia della premiazione. Vibranti allorchè il presidente della LND, Giancarlo Abete, ha consegnato il Trofeo a capitan Ruggiero (giocatore straordinario, di classe sopraffina, uno di quelli che, per rendere ancor meglio l’idea della sua caratura, viene definito “di un’altra categoria” – ndr -). Particolari poichè l’alfiere neroazzurro, proprio nel momento in cui stava producendo il piacevolissimo sforzo di alzarlo in cielo, ha subito un vero e proprio “assalto” da un tifoso ultraspeciale che, planato sul podio da chissà quale pianeta, più veloce della luce s’è impossessato della Coppa e in preda ad un’overdose di godimento l’ha spinta in alto fino a farle baciare le nuvole. Quel tifoso ultraspeciale altri non era che Enrico Luciani, il quale, pur ammirevolmente euforico, s’è dimenticato che magari quella sorta di sorprendente (e avvincente, ammettiamolo !) incursione ha impedito di vivere un meritatissimo momento di gloria (abbracciando, accarezzando e baciando la Coppa) al vero ed unico presidente del club, Patrizio Presutti. Che, dovesse la squadra tagliare il prossimo ancor più radioso traguardo di cui s’è parlato(alè, diamoci ancora dentro con gli scongiuri !), chiederà un ulteriore sforzo post partita agli insuperabili difensori Serpieri e Fatarella di marcare strettissimo il suo carissimo ex presidente della Compagnia Portuale. Per non fargli toccare Coppa. SPLENDIDA DOMENICA, PIACEVOLE SETTMANA E BUON TUTTO A TUTTI.