IL PIRGO E LE (TROPPE) VERITA’ NASCOSTE – L’incredibile vicenda dell’isolotto chiuso al pubblico per problemi di staticità (questa la versione ufficiale) dopo che degli stessi per gran parte del periodo estivo (luglio e agosto i mesi più roventi anche per le spumeggianti “invasioni” umane di giorno e di notte sulla larga spianata ) non s’era accennato neppure per scherzo, bè se non rappresenta un momento assolutamente opaco della vita amministrativa significa davvero che a livello centrale vengono prese delle decisioni che, oltre a delineare un modus operandi inaccettabile, destano forte inquietudine. Lo abbiamo già accennato nell’articolo precedente: davvero singolare che la megaterrazza sia stata affidata in concessione senza che ci fosse neppure uno sgualcitissimo pezzetto di carta che ne attestasse l’assoluta sicurezza. C’è poco da fare e a nulla vale girare intorno al problema, nel tentativo (inutile e financo sciocco) di sollevare da evidenti responsabilità sia i politici che i tecnici, protagonisti non di una fiction bensì di una reale operazione amministrativa. Oltre tutto, sorprendentemente, s’è appreso che la la struttura può ospitare al massimo 277 (duecentosettantasette) persone, come precisato dall’architetto Collia. Il quale vien da pensare (naturale, no ?)che faccia parte dell’entourage del settore demaniale, altrimenti non si capirebbe perché abbia scandito un aspetto tanto importante, anche se resta inspiegabile per quale motivo dello stesso (e pure della prova di staticità certamente non secondaria, anzi!!!) non se ne sia mai parlato al momento dell’assegnazione della struttura ai soggetti, che hanno gestito lo spazio in argomento, oggi interdetto. Un mistero assai fitto epperò per niente buffo. Imbarazzante all’ennesima potenza, piuttosto. Per il quale non si trova uno straccio di spiegazione e che, stranamente (e pure paradossalmente), ancora oggi (e siamo a circa settimana dalla notizia del divieto d’ingresso alla “piattaforma”) dalla stanza dei bottoni di Palazzo del Pincio non s’è levato neppure uno sbadiglio (che potesse somigliare ad un timido accenno alla spinosa questione) da parte del Sindaco che, mai come stavolta, ha dimenticato di essere il top manager della più grande ed importante azienda cittadina la quale, oltre ad erogare servizi per i cittadini, ha il dovere di assicurare che tutto fili per il verso giusto. E che soprattutto, per quanto concerne l’affidamento di beni pubblici, non sussistano opacità né timori per la sicurezza se attengano alla sfera turistico-ricettiva. In questo caso, inutile provare a distogliere l’attenzione dal tema centrale (che è e rimane quello dell’affidamento di un isolotto ben sapendo che avrebbe calamitato tantissime persone) ovvero dalla drastica, imbarazzante e contradditoria (rispetto a quanto accaduto soltanto qualche mese prima) decisione di “proteggere” lo spiazzo da eventuali “assalti” (pacifici) di giovani ed anziani bramosi di riempire di spensieratezza qualche ora di tempo libero, di respirare un po’ di aria salmastra e di farsi accarezzare dalla brezza marina. Eh sì, l’overdose di stranezza rischia di rivelarsi mortifera. Tanto più se, come già accennato (e ci ritorneremo tra poco), chi dovrebbe distendere gli animi (e far scomparire a rotta di collo dubbi e pensieri molto più perversi che cattivi, ossia l’avvocato Tedesco), scegliendo il silenzio ha fatto salire vertiginosamente il sospetto che l’ormai sputtanatissima faccenda dell’isolotto non si fosse sviluppata con la richiesta e dovuta trasparenza. Troppe zone d’ombra ? Decisamente, secondo gli esponenti dell’Associazione “Civitavecchia c’è”. “Perché – affermano – a distanza di pochi mesi viene chiuso per problemi di staticità anche se l’assessore Magliani vorrebbe far credere di aver appreso la notizia dai giornali. Dov’è la verità ? Perché in piena estate – affondano – con la frequentazione particolarmente intensa non sono saltati fuori i problemi di staticità, che invece adesso appaiono simili ad un terrificante drago a sette teste ?”. E infine la conclusione al cianuro: “Sono sempre più confuse le decisioni degli attuali amministratori , che offrono la netta impressione di agire in ordine sparso e di collezionare così risultati disastrosi”. Ma le critiche maggiormente urticanti sono arrivate dalla “pasionaria” de “La Svolta”, Fabiana Attig peraltro già molto attiva fin dai primi “vagiti” dell’assegnazione dell’isolotto che, a sua detta, presentava molteplici aspetti sia contraddittori che irregolari. E restando fermamente convinta che l’intera operazione sia stata portata avanti arbitrariamente, alla notizia della chiusura del Pirgo ha confezionato un commento così esplosivo che non può non aver terremotato l’equilibrio psicofisico di coloro che sono considerati i luogotenenti per eccellenza dell’avvocato Tedesco, il vice sindaco-assessore Manuel Magliani e il capogruppo consiliare del Polo Democratico Mirko Mecozzi. Entrambi , secondo la Attig , i protagonisti centrali della vicenda legata all’isolotto in quanto rispettivamente responsabile e delegato del demanio. Cannoneggia la vulcanica consigliera: “Chiudere solo oggi il Pirgo dopo quanto ho denunciato all’amministrazione in seguito al paradossale esito dell’accesso agli atti (risultati clamorosamente e inaspettatamente introvabili – ndr -), non appare certo una soluzione logica e sembra piuttosto il tentativo di correre ai ripari dopo aver commesso una grossolana violazione”. Come dire: è stata messa una pezza che ha però dilatato maggiormente il buco. E spiega il motivo: “Fermo restando che sulla concessione demaniale pluriennale e soprattutto sulla sicurezza della struttura la certezza vattelappésca, alla luce dei recenti avvenimenti vorrei sapere qual è l’organo che ha rilasciato il parere della capienza di 277 persone e se siano stati eseguiti i controlli prima della <consegna delle chiavi> della struttura stessa. E – si fa sempre più pressante l’attacco – sono tuttora in attesa che vengano resi noti i documenti ufficiali della prova di staticità e quindi dell’agibilità dell’isolotto. Inoltre mi preme sottolineare che aver ordinato la chiusura del Pirgo significa che l’assessore Magliani o non è consapevole del ruolo e della responsabilità politica delle sue azioni o sta cercando di sorvolare su qualche irregolarità. Non vorrei – arriva la conclusione così dura da far tremare le vene e i polsi – che qualcuno mentisse o tentasse di scaricare la responsabilità. E al riguardo M&M (Magliani e Mecozzi – ndr -) non possono far finta di nulla. E con loro anche gli uffici ovvero i tecnici hanno il dovere di spiegare perché sia stata decretata la chiusura dell’isolotto dopo che per tutta l’estate neppure per sbaglio è mai balenata l’idea di un simile provvedimento. E’ arrivato il momento che emerga tutta la verità di questo che assume sempre più i contorni di un <caso> talmente spinoso da far traballare la credibilità e la limpidezza dell’azione amministrativa”. PS – C’è poco da fare, l’intera tortuosissima operazione condotta dall’assessorato guidato dall’avvocato Magliani rappresenta uno dei momenti più bui della consiliatura da due anni e mezzo a questa parte. Vero, l’annullamento dei bandi delle asfaltature delle strade e del parco Yuri Spigarelli non sono sicuramente altri episodi esaltanti dell’attuale Giunta. Vero altresì che appare sempre più evidente che l’armonia non regni sovrana all’interno della compagine governativa e l’ennesima dimostrazione si è avuta proprio dalla seduta del Consiglio di qualche giorno fa: per la nomina del presidente dell’Osservatorio Ambientale l’accordo tra i componenti della Tedesco’s band è ben di là da venire e parrebbe scontato che si scatenerà uno scontro mica da ridere soprattutto perché i tre “salviniani” già protagonisti di strappi violenti – Cacciapuoti, Marino, Pepe – stavolta non intenderebbero per nessunissima ragione abbandonare la loro scelta operata per l’importante carica. Scelta, bene inteso, decisamente diversa rispetto a quella che invece, secondo le immancabili gole profonde, sarebbe calata (e imposta) inaccettabilmente… dall’alto. Detto che sarà interessante seguire le fasi del nuovo braccio di ferro centrodestrorso (la coalizione sa benissimo che senza l’apporto dei tre battaglieri leghisti, la maggioranza è solo un’illusione – ndr -), rimettiamo pure piede (vabbè, si fa per dire…) sull’isolotto. Che, lo ribadiamo, ha legato (e lega tuttora) la sua tormentata “storia” ad una serie di “passaggi” strani (limitiamoci a chiamarli semplicemente così…) che non possono non aver procurato imbarazzo. E, appunto, sorprende (manco poco !) che il sindaco Tedesco non si sia posto qualche domanda: 1) sulla legittimità o meno della concessione rilasciata; 2) sulla sicurezza; 3) sul collaudo; 4) sull’agibilità; 5) sulla prova di staticità; 6) sul massimo della capienza di 277 persone. E’ incredibile che ancora oggi di fatto non sia arrivata una sola rassicurazione che l’affidamento dell’isolotto sia stato attribuito nel pieno rispetto di tutte, proprio tutte le norme, nessuna esclusa. Un esempio per tutti: essere venuti a conoscenza che l’isolotto non avrebbe potuto “ospitare” più delle duecentosettantasette persone citate , dopo che testimonianze inoppugnabili rilevano che in piena attività estiva sulla “piattaforma” ce ne fossero a dir poco il doppio, lascia ipotizzare che dell’importantissimo vincolo relativo all’affluenza nessuno (assegnatari, organi preposti al controllo, ecc.) non ne sapesse un cazzo, altrimenti la questione assumerebbe ben altra dimensione con un inaudito, altissimo indice di gravità. Allora ? Pagina nerissima. Troppe le anomalie che hanno caratterizzato questa “custodia” di un prezioso bene pubblico. Anomalie peraltro così evidenti che sarebbero potute bastare (e avanzare) per : A) rimuovere dall’incarico di responsabile del demanio Magliani; B) per ritirare la delega dello stesso al consigliere Mecozzi; C) per trasferire il dirigente capo del settore. Invece ? Non è stata spostata una sedia. Venghino signori venghino, si rilasciano concessioni demaniali a volontà !
Cattivi pensieri, di Giampiero Romiti. Il Pirgo e le (troppe) verità nascoste
Nuovo fondo del noto giornalista. Questa settimana interamente dedicato alla questione Pirgo