FATTI & MISFATTI A TUTTO GAS/1 – Quando meno te lo aspetti la politica sa regalare emozioni scioccanti perché la ormai consolidata monotonia di una quotidianità piatta e senz’anima solo di rado offre guizzi colorati di stupenda imprevedibilità. Insomma giornate e giornate zeppe di tediosità e da scaraventare nel nulla senza starci a pensare troppo. Ed è proprio questo che, con ogni probabilità, deve aver scosso i rappresentanti della Lega che, così, in pieno periodo dominato dall’angoscia “covidiana” e dai momenti di tensione per l’incerto stato di salute di di Csp, hanno scelto di scatenare una violenta tempesta (politica) dopo una quiete fin troppo anestetizzante. In che modo ? Semplice, con una prorompente sortita, che di fatto spazza via tutto ciò che appariva consolidato riguardo al progetto di Enel di riconvertire a gas la centrale di Tvn e che naturalmente ha prodotto una scossa così forte da far tremare il Palazzo (del Pincio). Ma non solo: ha piazzato una pietra tombale su quanto sancito all’unanimità dal Consiglio Comunale (“no” secco al “disegno” dell’Ente Elettrico proprio con i salviniani in prima linea), e pure sulla ferma volontà manifestata dal sindaco Tedesco in ogni sede, oltre che locale pure regionale e nazionale, in cui s’è fatto portatore della volontà del massimo consenso (che rappresenta quella dei cittadini tutti, che alla maggioranza centrodestrorsa hanno affidato le redini della città). L’inizio della sortita registra il velenoso sarcasmo dei salviniani per i quali “la politica del non fare può festeggiare un primo successo: Tirreno Power ha abbandonato il suo progetto di una moderna centrale a gas poichè vi sono troppe incertezze sui tempi delle autorizzazioni e così un importante investitore nel nostro territorio scappa, portando altrove iniziative e lavoro”. Chiaro il messaggio per il colto e l’inclita: la strada imboccata non può che portare in un vicolo cieco. E la spiegazione è limpida come acqua di fonte. “Se pure Enel dovesse seguire l’esempio di TP – rimarcano – otterremmo due risultati: 1) il carbone resterebbe al posto del gas ( il primo, cioè, non scomparirebbe più dal 2025 ? – ndr -); 2) se l’Ente decidesse invece di andare via ci troveremmo certamente con un ambiente migliore epperò anche con una città sempre più vicina al baratro”. Non finisce qui e tanto per (s)gradire viene ribadito, con piglio addirittura severo, che “sarebbe molto meglio uscire dal carbone mantenendo una prospettiva industriale come quella del gas, che azzera alcuni inquinanti e ne riduce altri”. Più trasparenti di così si muore e se la posizione dei leghisti è cambiata clamorosamente rispetto a quella assunta in precedenza nel confronti del colosso energetico, si deve anche a quanto dichiarato proprio di recente dal ministro della transizione ecologica, Cingolani. “ Il quale – sottolineano i consiglieri di verde vestiti – ha confermato che il gas sarà necessario per un po’ di tempo. Ciò di cui abbiamo bisogno – concludono – è una prospettiva di sviluppo e bisogna operare a stretto contatto con le imprese, a partire da Enel”. PS –Allora ? Un orologio di prestigiosissima e costosissima manifattura svizzera non avrebbe potuto spaccare il secondo in maniera più esatta dei leghisti. Davvero lampanti le loro parole e al tempo stesso pesante lo sganassone affibbiato al sindaco Tedesco dato che oltre al Consiglio Comunale è lui, leader della coalizione, ad aver beccato la smentita più clamorosa. Al di là di tal “particolare” che non è certamente una bazzecola, vorremmo ricordare ai perspicaci leghisti che le verità vere non sono solo quelle del “gas che azzera alcuni inquinanti e ne riduce altri”. Ci permettiamo , in proposito, di evidenziare che non più tardi di qualche giorno fa nel corso del Summit sul Clima, l’inviato speciale del presidente degli Stati Uniti Joe Biden, John Kerry, intervistato dal Corriere della Sera, ha rilasciato la seguente dichiarazione: “Il ministro Cingolani mi ha mostrato le mappe dei gasdotti esistenti e in discussione. Ma attenzione: il gas naturale è comunque un combustibile fossile, composto all’87% circa di metano, quando lo bruci crei CO2 e quando lo sposti possono esserci perdite molto pericolose”. Vabbè: se parrebbe ormai assodato (come evidentemente auspicano i “Lega’s men”) il passaggio dal carbone al gas, Civitavecchia avrà la sola ed unica certezza – dopo oltre settant’anni di supino assoggettamento – di trascorrerne altri (Quanti ? Qualche anima pia potrebbe usare la cortesia di farne anche un piccolissimo accenno ? ) fianco a fianco ad un combustibile fossile. Cosa volete farci, si vede che è proprio un’attrazione fatale. Ah, dimenticavamo. L’allegra brigata leghista (sempre piacevole ammirarla in foto: è l’immagine dell’allegria e dell’ottimismo per gli smaglianti sorrisi che sa dispensare) è la stessa che solo un anno fa a muso duro annunciava “L’Enel si accorgerà che a Civitavecchia le cose sono cambiate” e avvertiva l’Ente che “avrebbe scatenato una dura battaglia contro il progetto di realizzare quattro gruppi a gas a Tvn ?” (Trc 20 febbraio 2020 – ndr -) E per concludere, stiano sereni Cacciapuoti & C. e non temano che “la città sarebbe sempre più vicina al baratro”: da quasi un secolo vi è già dolorosamente precipitata. L’elevatissimo prezzo pagato per cercare di salvare (invano, purtroppo) la salute fa forse parte di un libro da schiaffare all’indice o nel rogo per incenerire le vessazioni (financo ambientali) subìte ?
FATTI E MISFATTI A TUTTO GAS/2 – Per la serie “piatto ricco mi ci ficco”, et voilà Forza Italia. Che, sentendosi il pepe là dietro per la clamorosa esternazione “salviniana” non ha inteso rinunciare al banchetto del paradosso, dichiarando di “essere disponibile per trovare una soluzione (non lo era il “no” al gas pronunciato in Consiglio Comunale ? – ndr -) atta a risolvere un problema maiuscolo”. “A nostro avviso – vengono al punto – è necessario aprire un tavolo con imprese, sindacati ed Enel e mettere al primo posto (ex aequo ? – ndr- ) occupazione, impatto ambientale e interessi della comunità. Quel che serve a Civitavecchia non sono i veleni sparsi da chi galleggia in posizioni di comodo da vent’anni senza aver mai dato un solo contributo concreto per migliorarla”. Gli azzurri non si fermano e insistono: “Anche in occasione del massimo consesso cittadino, nel quale tutti abbiamo espresso la contrarietà al gas, avvertimmo che non si può consentire di perdere neanche un posto di lavoro. A pancia piena si può fare filosofia, con la pancia vuota un po’ meno (qualche “azzurro” sia così di cortese di far capire il significato di simil “gustoso”omaggio alla “trippa”. Non vorremmo che sia stato tributato nel bel mezzo di un meraviglioso ed “euforico” attovagliamento – deliziato da cibi prelibati e vini pregiati – e dunque reso inconsapevolmente incomprensibile – ndr -)”. Infine arriva la “strizzata” dell’intervento: “I sostenitori delle soluzioni drastiche ovvero del “muro contro muro” sono all’opposizione. Noi invece, circa il tema del polo energetico, chiediamo: 1) cosa ne pensa il presidente Zingaretti delle parole del suo assessore Lombardi ?; 2) e’ in grado la Regione Lazio di dimostrare che il gas non serve ?; 3) il ministro Cingolani è dello stesso avviso ?; 4) parlarne tra noi è senz’altro doveroso e utile per la ricerca del miglioramento ambientale ed economico-occupazionale, ma dipende soprattutto dalla proposta a 360 gradi di chi a Roma ha il ruolo di decidere”. PS – Se non trovate divertente quello riportato e che avete letto, significa che faticate ad assaporare l’irresistibile gusto della risata, che tra l’altro viene considerata da fior di cervelloni un potente talismano della felicità e della salute. Al di là di questo, però, il “quarto punto” è la sfolgorantissima cartina tornasole dei berlusconian aficionados di casa nostra. Cioè: “noi abbiamo votato no al gas, ma se dall’alto piove l’irrinunciabile decisione della riconversione a quest’altro combustibile fossile, non possiamo farci nulla”. Signori, il copia incolla dello “schema” applicato per il carbone a Tvn è servito. Olé!!!
FATTI E MISFATTI A TUTTO GAS/3 – E l’opposizione ? Ha risposto “presente” ed eccola puntuale e pungente. Si fanno sentire i pidini: “Non inanelliamo pallosi giri di parole, il sindaco Tedesco ripetutamente s’è detto contrario al gas e in quale modo è stato ripagato dai suoi cari (sic!) parenti strettissimi della Lega? Con l’isolamento , inutile asserire il contrario. Ed è la conseguenza, per il Primo Cittadino, di non essere mai stato convinto fino in fondo di battagliare con determinazione per rivendicare il diritto di liberare la città dalla micidiale morsa dei combustibili fossili e adesso, beffardamente, lo stesso gruppo di cui fa parte lo utilizza per lanciare la volata ad Enel. Inaudito!” Impassibili al contrario i pentastellati. Che liquidano la faccenda con freddezza: “Non proviamo né sgomento né sorpresa, ce lo aspettavamo. La lega s’è tolta la maschera e ha mostrato la sua vera faccia. Si dica pure quel che si vuole, ma Tedesco in realtà è stato sfiduciato e non gli resta che gettare un fascio di luce chiarissima sulla vicenda, gravissimi e pure ridicola”. Severissimo il giudizio di Scilipoti (Pd): “Sarà bene che la Lega sappia che Civitavecchia non ha bisogno di elemosina da Enel “. Silenzio assoluto invece da parte di Fratelli d’Italia e “Svolta”: hanno preferito non infierire sui loro ex alleati ? PS – Sapete qual è la novità ? Si ripete la storia degli step by step culminati con la riconversione a carbone. La minoranza ha difatti richiesto un consiglio comunale aperto, incentrato completamente sul gas a Tvn e sulla esatta posizione dell’avvocato Tedesco, invitato a far sapere chiaramente alla popolazione se è sempre avvinghiato all’orientamento negativo verso il gas . L’invito perché l’aula Pucci spalanchi le porte al pubblico arriva da Vincenzo D’Antò, Alessandra Lecis e Daniela Lucernoni (M5S) e da Marina De Angelis D’Ossat, Marco Di Gennaro, Marco Piendibene, Patrizio Scilipoti (Pd) e da Carlo Tarantino. Opposizione tutta allineata e coperta, quindi ? Manco per idea. Il nome di Petrelli, difatti, non figura nella lista suesposta e a rifletterci non è poi un “caso” troppo (anzi per niente) straordinario: il leader di “Ripartiamo dai cittadini” è abituato a viaggiare nel mondo dei sogni senza mai avvertire il bisogno, neppure se scorge che qualcosa non fili per il verso giusto, di infastidire il manovratore. Per dirla con l’esilarante Abbatantuono, “Eccezzziunale… veramente” l’imperturbabile Petrelli. Ultima pennellata al quadro della situazione: neanche “meloniani” e “massimiliangrassisti” si sono uniti agli invocanti il Consiglio aperto. Amen !
FATTI E MISFATTI A TUTTO GAS/4 – “La politica del non fare sarebbe quella dei tanti Comitati e Associazioni impegnati sul territorio ?”, tuonano gli esponenti del “SOLE”. E aggiungono che “è buffo sentirselo dire da chi non ha alzato un solo dito a favore di un futuro diverso per Civitavecchia, dimostrando indolente accettazione di prospettive energetiche ormai anacronistiche. Le proposte leghiste appaiono obsolete e neppure in grado di garantire occupazione in termini di quantità e qualità. Ormai lo sanno pure i bambini che i nuovi turbogas non fornirebbero più di 50 (cinquanta) posti di lavoro. Se la Lega ha scelto di stare dalla parte del passato, affari suoi – chiudono – Per noi un altro futuro è possibile e la storia conferma che ha già preso un nuovo corso con il next generation eu”. PS – Ad un’enunciazione così “raggiante” si unisce il collettivo “No al fossile” che però non spinge sugli stessi tasti. Si rivolge, al contrario, al sindaco Tedesco e con una punta di malizia gli chiede “se sia ancora valido il suo “no” al gas o se al pari dell’ex collega De Sio abbia improvvisamente cambiato atteggiamento”. Domanda da un milione di dollari ?
FATTI E MISFATTI A TUTTO GAS/5 – Bocconcino finale, due-pensierini-due per il vertice di Palazzo del Pincio. Cominciamo dal “Secondo Cittadino” e soprattutto responsabile dell’ambiente, Manuel Magliani. La solita gola profonda (che acquista sempre più credibilità perché ciò che spiffera corrisponde esattamente alla realtà che si presenta) giura che il giovane e aitante assessore, alla notizia della rinuncia di Tirreno Power a proseguire lo sviluppo dei progetti per nuovi gruppi a gas, si sia esibito in salti di gioia da far invidia a Giammarco Tamberi, aspirante all’oro olimpico a Tokio nella specialità dell’alto. Poi, ripresi fiato e compostezza, abbia chiamato i media e confezionato la seguente dichiarazione, assoluta quintessenza della felicità: “Auspico che si proceda a stretto giro con la demolizione del quarto gruppo e la bonifica del sito. Resto comunque vigile su questo e su altri progetti analoghi”. Lo scroscio di applausi s’è sentito in ogni angolo della città. Ed eccoci al “Primo”, avvocato Ernesto Tedesco. Chi non perde un solo attimo della sua quotidianità stracolma di impegni, confessa che sia diventato una statua di sale allorquando gli è stata riportata la notizia della “sparata” della “Cacciapuoti’s band”. Niente, neppure uno straccio di commento. Ci sarebbe potuto anche scappare un “li mort… vostri”, ma stile ed educazione sono connotati così marcati che il sindaco non avrebbe mai potuto dimenticare, neppure in un momento burrascoso. E così l’aspettativa di una dura reazione alla (incauta ?)“boutade” leghista s’è persa tra le pieghe della cocente delusione. PS – Parliamo subito di Magliani e gli tributiamo un lungo applauso per la sua euforica “reazione” alle decisione di Tirreno Power (Qualcuno si sorprenderà? Affari suoi e comunque chissenefrega: evidentemente fa parte della lunga schiera che, oltre agli opportunisti camaleontici puntualmente capaci di cambiare pelle per i propri interessi , comprende pure i leccaculisti dei poteri forti, a differenza di chi ha il dovere di svolgere un modestissimo compito, ad esempio giornalistico, e registrare fedelmente i fatti, esaltandoli se positivi e proficui per la collettività e stigmatizzandoli se affrontati maldestramente). Critica dura, senza se e senza ma, viceversa, per non aver speso neppure una parola nei confronti di Giammusso e compagnia bella (sic !): significa, egregio responsabile dell’ambiente, che Enel e Torre Nord sono come i fili dell’alta tensione e quindi meglio starne alla larga ? Ed ora Tedesco. Perché nessuna reazione ? Perché bocca cucita a doppia e tripla mandata ? C’è qualcosa e molto di più, che non convince. Parliamoci chiaro: al Primo Cittadino vanno riconosciuti valori di elevata caratura quali onestà intellettuale, rispetto indelebile della propria idea politica e responsabilità di un ruolo fondamentale da esercitare per il prestigio e il bene della comunità, però non può passare sott’ordine il mancato rispetto alla sua ferma e a più riprese ribadita posizione sul passaggio dal carbone al gas (netta avversità all’impiego dell’ennesimo combustibile fossile) addirittura da parte di fidatissimi alleati (i leghisti, per giunta “consanguinei”), struttura portante dell’attuale striminzita maggioranza. Dopodichè, miracolo dei miracoli, ad una manciata di ore di distanza decolla un comunicato leghista della serie “volemose bene”, fatto apposta (e imposto dall’alto ?), a nostro avviso, per stabilire una sorta di tregua armata. Che Tedesco accetta (obtorto collo ?) poiché probabilmente “ammansito” dai maggiorenti romani, tanto è vero il quotidiano “La Provincia” titola “Durigon ricompatta Lega e Sindaco”. E adesso ? Bè, tutto dipende se si terrà il Consiglio Comunale aperto. Che rappresenta una tappa importantissima specie per l’avvocato che dovrà far rimbalzare tra le pareti dell’Aula Pucci il suo ripensamento con conseguente beneplacito al progetto agognato dall’Enel oppure confermare con forza il “no”, rivelandosi campionissimo di coerenza. In quest’ultimo caso (se fosse !) si consiglia di non cedere alla tentazione di strafare, regalando alla platea il solenne annuncio strappapplausi “niente e nessuno mi farà recedere dalla decisione”. Tempo fa un sindaco ( tra urla, abbracci, lacrime e imprecazioni di favorevoli e contrari) giurò di incatenarsi alla ciminiera di una centrale se il Governo avesse “benedetto” la riconversione a carbone a Tvn. Accadde che carbone fu e di catene non si trovò traccia.