EOLICO OFF SHORE, SOGNO O REALTA’? – Vallo a sapere e soprattutto a capire. “Mentre a livello locale se ne parla poco o niente, come se fosse una questione che riguarda altri, a livello nazionale e internazionale il progetto sembra trovare non solo consensi, ma anche ulteriori e possibili finanziatori”. Ecco, è quanto osserva il giornalista Maurizio Campogiani (Trcgiornale.it, 7 Febbraio) in un dettagliatissimo articolo di cui riprenderemo ad occuparci tra poco. E quel “se ne parla poco” fa da contraltare alle entusiastiche sortite dei giorni passati (peraltro legittime e comprensibili, sia chiaro !) dopo il via libera dato dalla Regione alla “Zona Logistica Semplificata”. Travolgente lo tsunami di dichiarazioni vibranti e grondanti di euforia: roba da brividi, evviva! Raggiante il presidente dell’Adsp Pino Musolino ( tornato al suo abituale standard di serenità dopo che la preoccupante vicenda della bomba in quel di San Gordiano parrebbe non riguardarlo), che ha esclamato: “Zls molto importante per la crescita dei porti del Lazio” (Trcgiornale. It, 9 Febbraio); in brodo di giuggiole Masucci della Fit Cisl Lazio: “Ottima notizia, Va valorizzata in tutte le potenzialità” (Trcgiornale,it, 9 Febbraio); gasatissima la consigliera regionale Marietta Tidei (Iv): “Ora tante risorse a disposizione” (Trcgiornale.it, 9 Febbraio); al settimo cielo il presidente di Unindustria, Cristiano Dionisi: “Adesso possiamo puntare a diventare la piattaforma logistica del centro Italia” (Civonline.it, 9 Febbraio). Non meno assordanti i commenti al “Sì” al Biodigestore, che hanno reso incandescenti i computer dei solertissimi scriba dei quotidiani telematici e cartacei. Scarso rilievo, ed ecco che torniamo al tema centrale bene impresso nel titoletto,si sta dando invece al grosso, enorme, gigantesco problema del ricorso alle energie rinnovabili per scongiurare il pericolo della trasformazione a gas della centrale di Torre Valdaliga Nord. E Campogiani, nel suo pezzo, evidenzia che : “e’ voce degli ultimi giorni l’interessamento concreto di un importante e conosciuto marchio europeo, del quale è possibile vedere spesso la pubblicità attraverso sport diffusi da emittenti televisive nazionali, che ha avanzato la possibilità di un suo ingresso nel pool di quanti investiranno per la realizzazione del cosiddetto parco eolico off shore. Adesso resta da vedere se Civitavecchia saprà dimostrarsi in grado, a livello istituzionale e sociale, di saper dare le risposte che gli investitori si attendono”. Proprio queste ultime righe lasciano intendere con illuminante chiarezza che è arrivato il momento di affrontare la questione della “transizione ecologica” concretamente. E dovranno essere i nostri amministratori, che già stanno offrendo una splendida dimostrazione di non accettare supinamente decisioni non adeguate alla tutela del territorio (ogni riferimento al Biodigestore non è casuale), a mobilitare la cittadinanza perché si ottenga il meglio del meglio a livello ambientale (dopo oltre settanta anni di sottomissione ai combustibili fossili) e occupazionale. E per renderci conto di come si guardi ad un futuro “fonti rinnovabili-dipendente” (se così non fosse, qualcuno ci spieghi perché il tanto osannato Governo dei Migliori abbia tirato fuori dal suo magico cilindro il Ministero della Transizione Ecologica) riportiamo come viene vista e considerata la situazione attuale dalla stampa italiana. “Appello di Legambiente, Wwf, GreenPeace e Kyoto Club : “Fonti rinnovabili unica assicurazione contro la speculazione sui prezzi dell’energia (La Nuovaecologia.it, 20 Gennaio). “La bozza della Tassonomia verde bocciata dalla commissione? E’ una truffa dettata dalle lobby e dai governi europei” (Il Fattoquotidiano.it, 25 Gennaio). “L’assessora regionale Roberta Lombardi: in Regione Lazio non ci saranno nuove Centrali a gas” (Agenzia Nova, 4 Febbraio).Task Force Natura e Lavoro: “Tassonomia Europea delle rinnovabili, il Governo prenda posizione “(Il Manifesto, 3 Febbraio). “Gas e nucleare non possono stare nella tassonomia verde” (QualEnergia. It, 25 Gennaio). “Nelle acque UK l’innovazione dell’Eolico Off shore galleggiante” (Rinnovabili.it, 25 Gennaio). “Il Governo brittanico finanzia 11 nuovi progetti di ricerca e sviluppo che dovranno accompagnare lo sviluppo dell’eolico marino nel Regno del valore di 60 milioni di sterline” (Financial Times). “Caro energia: in Italia le rinnovabili lo stanno già mitigando, anche senza tagli (QualEnergia. It, 25 Gennaio). “Su crisi del Gas, rinnovabili e auto elettriche cercasi visione (QualEnergia.it, 24 Gennaio). “Stop a risorse pubbliche a fonti fossili per di più camuffate sotto forma di incentivi verdi” (Roberta Lombardi, Facebook 25 Gennaio). “Già allestito il <Green Carpet>: San Remo pronta ad usare il parco dell’Ariston per far dimenticare il petrolio (Domani, 31 Gennaio). “La Ue dice sì al nucleare e al gas ma la commissione si spacca (La Repubblica, 1 Febbraio). “Il giorno della Tassonomia Verde UE: che cosa è, perché è importante, e divisioni politiche su nucleare e gas, la bocciatura dei tecnici e la strategia dell’Italia” (Il Fattoquotidiano.it, 2 Febbraio). “Tassonomia verde, progressisti e ambientalisti contro l’inclusione di gas e nucleare: scelta antiscientifica in ossequio alle multinazionali” (Il Fattoquotidiano.it, 2 Febbraio). “Sicurezza Energetica, anche per il Copasir è urgente sbloccare le rinnovabili “ (QualEnergia.it, 14 Gennaio). PS – Fatevi la domanda e datevi la risposta se le stramenzionate rinnovabli non siano ormai stabilmente sotto la lente d’ingrandimento.
BIODIGESTORE, MA IN REGIONE LAZIO LA POLITICA CONTA QUALCOSA ? Già, la certezza del dubbio è talmente martellante da obnubilare improvvisamente menti che, prima di ascoltare le narrazioni di due illustri assessori “zingarettiani”, avevano la capacità di assimilare senza troppe difficoltà concetti dotati di pragmatismo e di razionalità specie politica. Vi starete chiedendo: che c’azzecca ‘sta premessa ? Be’ tra mercoledì e giovedì scorsi si sono succedute fasi ai dir poco incredibili e totalmente monopolizzate dal “caso biodigestore”. Sul quale l’intera comunità civitavecchiese, e come se non bastasse dei centri limitrofi scesi rumorosamente in piazza, ha girato senza esitazioni il pollice perché ritenuto financo dal sindaco di Santa Marinella, Pietro Tidei: “smisuratamente sovradimensionato di ben 6 (sei) volte alla produzione dell’umido nel nostro territorio e dunque ingiustificato” ( Big Notizie.it il 10 Febbraio). Inoltre impossibile dimenticare che al riguardo si sono registrati i giudizi stranegativi dell’Asl Rm4, del Consiglio Comunale all’unanimità, della Sovrintendenza, delle organizzazioni sindacali e come se non bastasse è arrivata dal Tar la bocciatura del ricorso della società che fortissimamente vuole il megaimpianto, Ambyenta Lazio, avverso la delibera di Variante al Prg “griffata” dall’ex assessore all’urbanistica, avvocato Leonardo Roscioni, che vieta tassativamente l’installazione di impianti per il trattamento di rifiuti in località Monna Felicita. Insomma difronte ad evidenti e robustissimi elementi di contrarietà al biodigestore, assolutamente non campati in aria, la Regione Lazio come ha reagito? Lo abbiamo già detto: in piena conferenza dei servizi è avvenuto il miracolo della reincarnazione del Marchese del Grillo, stavolta vestito di tutto punto da dirigente della Pisana, che il suo superlativo “Io sono io e voi non siete un c…” l’ha trasformato in uno sbrigativo: “Il biodigestore s’ha da fare e basta”. Non una parola in più né una meno, girata di tacchi e Conferenza dei Servizi addio. Di lì le reazioni furiose che montano d’ora in ora sia in Civitavecchia che nei centri del comprensorio e la vediamo davvero difficile che, quando ci troviamo già in odore di elezioni, il Governatore Zingaretti e i suoi alleati restino indifferenti. Ma tant’è: la cronaca, come accennato in apertura, registra “perle” di rarissima (e per questo stupefacenti) illogicità regalate al colto e all’inclita da due pezzi da novanta della giunta regionale. La prima, dall’assessore con delega al ciclo dei rifiuti e impianti di smaltimento e trattamento, Massimiliano Valeriani, che ha specificato: “La conferenza dei servizi ha valutato in piena autonomia la richiesta presentata da un operatore privato, insieme ai vari pareri forniti da tutti gli enti interessati per poi chiudere questa procedura tecnica con esito positivo” (Bignotizie.it, 9 Febbraio). Quindi il responsabile della “monnezza”, novello Ponzio Pilato, ha “messaggiato” con chiarezza che sulle decisioni della struttura amministrativa” mettere il becco non si può”. Come dire: noi siamo politici e basta, il resto non ci interessa. Atteggiamento ottimo e abbondante, che auguriamo all’esimio Valeriani di assumere anche in campagna elettorale oppure allorquando per un malaugurato caso succede che un o una o alcuni dirigenti (della Regione ovviamente) finiscono nel mirino della magistratura e sono chiamati a chiarire talune decisioni prese a favore di tizio o di caio (che “sguazza” nei rifiuti … ), per le quali finiscono inquisiti (e almeno da parte di chi come noi schifa il giustizialismo è vivo l’augurio che dimostrino di essere candidi e puri come angioletti – ndr -) : ecco anche in questi particolarissimi e tuttavia incandescenti momenti di vita politica (che fino a prova contraria vive mica maluccio visto lo stipendio che intasca a fine mese) tira in ballo la “piena autonomia”? La seconda , dall’assessore allo sviluppo economico Paolo Orneli che, durante il consiglio regionale di giovedì, ha risposto all’interrogazione della consigliera del gruppo misto Francesca De Vito contraria alla decisione presa in Conferenza, sostenendo:” Le quantità di rifiuti sono calibrate sulla necessità dell’ATO e pertanto compatibili”. In sostanza per Orneli “Civitavecchia secondo il piano Piano rifiuti, approvato dalla maggioranza, non è considerata nel suo specifico di 50mila e più abitanti, ma nell’ATO complessivo”. (Bignotizie.it, 10 Febbraio). Qual è perciò la strizzata dello straccio, secondo il sommo responsabile dello sviluppo economico ? Elementare: sono ritenuti non vincolanti o troppo generici i “NO” all’impianto espressi dai consiglieri di Palazzo del Pincio, dall’Asl e dalla Sovrintendenza. Mica male: la Regione abbonda di Marchesi del Grillo !!! E Civitavecchia la si deve considerare inserita in un Ambito Territoriale Ottimale (ATO) perfettamente in grado di “ingoiare” 120.000 (centoventimila) tonnellate l’anno d’immondizia e, tanto per (s)gradire ancor di più, gli scarichi gioia e delizia per i polmoni dei comuni mortali di 100 (cento) camion compattatori al giorno: fate pure i conti e dal 1 gennaio al 31 dicembre, ammesso che nei giorni festivi i motori siano spenti, diventano la bazzecola di circa 30.000 (trentamila). Cosa dire ? Applausi (sic!!!) all’assessore Orneli per aver onorato Civitavecchia considerandola “Ambito Territoriale Ottimale”. Siccome da quasi un secolo nessuno si è mai azzardato di piazzarvi neppure una minuscola, invisibile servitù, aver ricevuto un sontuoso riconoscimento del genere davvero inorgoglisce. Al punto di ringraziarlo con un ossequiente: “Orneli, ma ci faccia il piacere”. PS – Dunque cosi è anche se non pare proprio che vada bene anzitutto al sindaco Ernesto Tedesco. Che, rifiutando con sdegno questo vomitevole “cadeau” della Regione Lazio, replica con fermezza all’assessore Massimiliano Valeriani considerando la sua “una posizione disarmante”. Eppoi aggiunge stizzito anzichenò: “Mi fa molto riflettere la sua idea rispetto a quella della collega Lombardi (che solo pochi giorni fa aveva parlato di “percorso da intraprendere per ritirare l’autorizzazione” – Bignotizie.it, 9 Febbraio) che sembra diametralmente opposta”. E tal proposito si chiede, il Primo Cittadino: “Ma i due comunicano ?” (ibidem). Infine piazza il suo ormai proverbiale mantra: “A Roma qualcuno deve smettere di pensare che Civitavecchia sia terra di conquista” (Bignotizie.it, 11 Febbraio). Inutile ribadire quanto evidenziato già in precedenti occasioni: è un Tedesco superlativo, non lesina stilettate al cianuro all’attuale sistema “pisaniano” e tutto lascia presupporre che la sua battaglia per evitare la messa in opera del biodigestore sarà al calor bianco: complimentissimi ! E lo stesso dicasi per “Civitavecchia C’e’”, presieduta da Roberto Melchiorri, che ha indetto una petizione popolare avverso l’installazione dell’impianto in località Monna Felicita. In poche ore sono state già raccolte centinaia di firme e se tanto da’ tanto vien da pensare che ne arriveranno a migliaia. Si allestiranno pure dei banchetti in diversi punti della città, fermo restando che chi intende aderire all’iniziativa può recarsi presso la sede dell’Associazione (via Raffaele Cadorna 2, Ghetto) tutti i giorni dalle ore 17,30 alle 20. PS 1 – Durissima anche la reazione dei rappresentanti del Polo Democratico-Lista Tedesco e della Lega. I primi oltre a ribadire il proprio sconcerto “per le risposte fornite dall’assessore Valeriani”, aggiungono con forza che “è assolutamente irricevibile la censura del parere della Asl Rm4, liquidato come un documento generico e smontato dalle osservazioni della parte proponente. Quanto accaduto è gravissimo che le argomentazioni provenienti dall’Azienda sanitaria pubblica vengono cassate da un’impresa privata. Aderendo a questa tesi Valeriani ha gettato la maschera ed espressamente ammesso l’indirizzo politico favorevole della Regione Lazio in merito al progetto. Altro che mancata ingerenza, l’amministrazione regionale dimostra di volere fortemente questo impianto” (Bignotizie.it, 11 Febbraio). Ma Mirko Cerrone, Mirko “Modus Operandus” Mecozzi, Barbara Larosa, Roberta Morbidelli e l’assessore Manuel Magliani vanno poi oltre e passano ad un violento attacco ai consiglieri del territorio della maggioranza “zingarettiana”, Porrello, De Paolis e Tidei “per i quali il tempo delle riflessioni crediamo sia finito e non possiamo che stigmatizzare il loro silenzio imbarazzante (che sanno bene come si osserva soprattutto i Mecozzi e i Magliani: difatti “la piattaforma del Pirgo story” docet – ndr -) dinanzi allo schiaffo dato alla nostra città. Devono fare una scelta chiara e rapida altrimenti saranno annoverati tra gli scudieri del sopraccitato Valeriani, mentre noi continueremo la nostra opposizione a questo scellerato <piano> che vuole realizzare qui una Malagrotta Bis” (ibidem). E i “salviniani” in pianta stabile all’aula Pucci ? Non sono affatto teneri ed anzi vanno giù con estrema durezza denunciando che “ci dovremo digerire il megadigestore ed anche l’itticoltura (Apperò ! E perché, di grazia, in Consiglio Comunale la richiesta pidina che chiedeva il divieto della pescicoltura alla Frasca, è stato bocciato dalla maggioranza che “abbraccia” la stessa Lega ? – ndr -), secondo gli Enti governati da Pd e M5S. Ma combatteremo in tutte le sedi per impedire questi progetti. Certo non digeriremo più in silenzio le lezioncine di questi piccoli farisei, pronti a fare le pulci all’albo pretorio per chiedere al Comune se ha depositato questa osservanza o quel parere, ma del tutto silenti quando si tratta anche solo di commentare le bombe ambientali, che da Roma vengono sparate ormai con regolarità su Civitavecchia” (Bignotizie.it, 10 Febbraio). Interventi grandiosi. Roba da standing ovation. E di travolgente soddisfazione perché la loro indiscutibile chiarezza, nonché nettezza – a prescindere dalle stilettate al curaro agli odiati “avversari” (politici e dunque non nemici, bene inteso ! – ndr -) pidini e grillini che governano insieme alla Regione Lazio – sta a significare che, di giorno in giorno, un meraviglioso spirito ecologista sta ormai diventando così prevalente anche dalle parti in cui prosperano i centrodestrorsi da aprire orizzonti sconfinati di speranza per la rinascita di una Civitavecchia libera da ogni servitù portatrice di disastri ambientali e di micidiali attacchi alla salute pubblica. E a chi obietta che l’inattesa lodevole metamorfosi di Polo Democratico-Lista Tedesco e di Lega sia solo (e occasionalmente) legata ad un camaleontismo temporaneo per sparare a palle incatenate contro Zingaretti & C., è abbastanza agevole rispondere che il tempo è galantuomo e non mancheranno le occasioni giuste per scoprirlo. PS 2 – Visto che la battaglia infuria, i gruppi consiliari di Pd, M5S e Lista Tarantino non si sono tirati indietro ed hanno replicato ai leghisti “ autori – a detta loro – di una nota stonata con il chiaro intento di distogliere l’opinione pubblica, con gli insulti, dal focus su tematiche ambientali per le quali sarebbe necessario fare fronte comune. E’ evidente – affondano – che preferiscono fare propaganda piuttosto che pensare agli interessi della città, che in questa fase, in particolare, ha bisogno della massima unità. Quanto dichiarato esprime una bassezza politica imbarazzante, che risente dell’influenza di qualche squallido suggeritore che condiziona anche colleghi che hanno sempre avuto un comportamento istituzionale corretto e codesta caduta di stile fa il paio con l’avvicendamento tra amministratori preparati e personaggi in cerca di uno stipendio a carico della comunità. Che dire: sic transit gloria mundi…” (Bignotizie.it, 11 Febbraio). Hai capito che sinfonia ! E come si fa non pensare che d’ora in poi a ogni piè sospinto non scoppi il finimondo tra i due opposti schieramenti ? Ma non basta. Arriva pure la reazione del presidente del Circolo del Pd di Civitavecchia, Marcella Deiana, che clamorosamente prende le distanze dal Governatore Nicola Zingaretti definendo il biodigestore “un ulteriore oltraggio alla città” (Bignotizie.it, 11 Febbraio). Quindi ? Pidini sull’orlo di una crisi di nervi ? Decisamente. PS 3 – E sintonizzati sulla stessa lunghezza d’onda assai poco piacevole, gli “enricolettiani”di Santa Marinella-Santa Severa, che non strizzano assolutamente l’occhio “ad impianti a forte impatto ambientale”, asserendo decisi che “servono un serio approfondimento e tavoli condivisi per l’energia green” (Civonline.it, 10 Febbraio). Rabbiosa, per concludere, la ribellione del consigliere comunale di Allumiere, Roberto Taranta, il quale si dichiara fuori dal M5S e biasima i rappresentanti locali dei partiti di maggioranza in Regione perché “dovrebbero strappare le proprie tessere politiche per rispetto verso i loro concittadini, i loro figli, i loro parenti, i loro amici e soprattutto per mostrare di possedere una onorevole dignità. Non si può fare nulla per fermare questo ennesimo attentato alla nostra salute che si chiama biodigestore ? Allora ho ritenuto di liberarmi dal laccio soffocante di un Movimento inerme di fronte ad una intollerabile scelleratezza “ (Bignotizie.it, 11 Febbraio). Vabbè, inutile azzardare commenti. La realtà è solo e soltanto una: dall’altro ieri nel cielo sopra la ridente cittadina collinare s’è spenta una “stella” che illuminava il Palazzo Camerale.
BOMBA A SAN GORDIANO, IL MEDICO IN PENSIONE ALMENO UN GRAZIE LO MERITA O NO? – Lungi dal farla lunga , ma afflosciatosi il mitragliamento mediatico sull’ordigno trovato in una via del quartiere San Gordiano – che sulle prime pareva che fosse destinato al presidente dell’Adsp, dottor Pino Musolino (immediatamente sommerso da una valanga di attestati di solidarietà provenienti da ogni dove e per giunta dal ministro Giovannini) e che invece sembrerebbe “dedicato” ad altra persona ugualmente abitante nella stessa zona del numero uno di Molo Vespucci – la profonda silenziosità che di colpo ammanta l’inquietante vicenda (epperò le indagini degli inquirenti naturalmente continuano alacremente) non rende giustizia all’atto intrepido del medico in pensione, che della bomba è il protagonista principale. Nel senso che, con invidiabile occhio clinico, nel corso di una salutare passeggiata , ha scovato una busta dal contenuto sospetto e, constatato immediatamente che si trattava di esplosivo, senza perdersi d’animo e incurante del pericolo cui sarebbe potuto andare incontro l’ha raccolta e depositata nella sua auto. Dopodichè ha messo in moto e puntato dritto sul quartier generale dell’Arma in via Antonio da Sangallo. Quindi un lungo tragitto, affrontato con coraggio. E non solo. Anche con la consapevolezza di correre serissimi rischi per la propria incolumità, ma nel contempo di non poter venir meno allo spiccatissimo senso civico di salvaguardare quella altrui. Eh sì, nessun dubbio: durante l’<eccezionale trasporto> il terrore è stato il solo ed unico compagno di viaggio del medico in pensione. Che certamente non è un eroe per caso bensì un cittadino conscio che lo spaventoso dispositivo, a quanto pare confezionato da mani esperte, sarebbe stato in grado di procurare danni irreparabili. PS – Non sono pochi coloro che hanno giudicato assolutamente imprudente e perfino sconsiderato l’atto del medico in pensione: meglio e più logico se avesse segnalato via telefono la presenza del pacco-bomba e atteso l’arrivo dei Cc. E’ andata invece come si sa e, per quanto legittime possano essere le perplessità per un’azione eccessivamente temeraria, almeno un grazie, sia pure sottovoce, lo vogliamo sussurrare a questo signore ? Splendida domenica, piacevole settimana e buon tutto a tutti.