ULTIMI sprazzi – ancora 72 ore (24×3)pari a 259.200 secondi ( 86.400×3) a partire da oggi – di un Agosto infuocato. Fiumi di sudore. Fuochi d’artificio baciati da un cielo intristito dalla pandemia che non vuol saperne di perdersi nel blu. Circostanze ricche di significato che hanno reso meno noiosa una quotidianità rincoglionita dal caldo asfissiante. Momenti che abbiamo cercato di assemblare e riportare alla ribalta (vabbè…) senza la presunzione che possano o debbano essere considerati di elevato spessore, seppur con la consapevolezza che abbiano un “certo” significato. E allora, pronti partenza via: uno per uno ecco gli episodi a nostro avviso salienti di quest’agosto che rispolveriamo con convinto piacere.
OPPOSIZIONE & MAGGIORANZA AI FERRI CORTI ? – Si direbbe, visto che hanno riempito di battibecchi la quotidianità e soprattutto l’Aula Pucci, sede del consesso cittadino che di massimo non ha granché. Inoltre s’è assistito al pallosissimo match tra i due schieramenti sulle conferenze dei capigruppo (“stanno in piedi grazie a noi”, l’incazzata cantilena della triade Attig-Lucernoni-Piendibene; “sapete solo rigirare la frittata” il piagnisteo della premiata ditta Cacciapuoti-Boschini-Mecozzi-Perello). Allora ? Mentre il degrado “alloggia” in varie parti della città, la disoccupazione tracima e l’inquinamento non allenta la presa, pensate che tutto questo ammasso di niente freghi a qualcuno ?
CONCESSIONI A GO GO … – … che non pochi definiscono addirittura… gentili. E lungomare e Pirgo si sono arricchiti di “casotti” che non hanno nulla a che vedere con il film cult del 1977 ( “Casotto”, regia di Sergio Citti ed interpretato da Ugo Tognazzi, Gigi Proietti, Franco Citti, Jodie Foster, Paolo Stoppa, Ninetto Davoli e Mariangela Melato) e di installazioni, che avrebbero un senso se poggiassero sulla sabbia e non sul cemento, ritenuto evidentemente dall’assessorato all’ambiente adatto per ospitarle e quindi di meritare il benestare. Particolare di non poco conto quest’ultimo, se è vero che ha indotto la pasionaria de La Svolta, Fabiana Attig, a prendere visione degli atti grazie ai quali alcuni (tre ?) sicuramente gentiluomini (imprenditori ?) hanno avuto la ghiotta possibilità di far conoscere (ed apprezzare) le proprie qualità : principalmente creatività e capacità di far resuscitare quell’isolotto da troppo tempo prigioniero dell’incuria. E che comunque nessuno immaginava si potesse equiparare ad una spiaggia, le cui vie di fuga in caso di emergenza parrebbe che siano solo e soltanto dei bei tuffi, carpiati e non, in mare. E al riguardo non sarebbe poi così strano o singolare chiedersi cosa accadrebbe (speriamo mai, bene inteso !!!) nel caso che alcuni tra i malcapitati avventori del momento non sapessero nuotare (ve lo immaginate il tormento ? Che cazzo faccio adesso, mi butto o no?) : misteri delle autorizzazioni elargite talvolta un tanto al chilo. Inoltre financo i pentastellati chiedono a sindaco e vice di chiarire “perché mai all’isolotto dato in concessione viene interdetto l’accesso ai cittadini quando non si esercita l’attività commerciale ”. E precisano con una “robusta” sottolineatura che “quell’area demaniale è concessa al Pincio con un canone ridotto di 9/10 ai sensi del codice della navigazione perché non a uso esclusivo di un privato, ma aperta al libero ingresso della comunità. Sicchè – affondano ancor di più – la chiusura di fatto trasforma quell’area in un esercizio “riservato” come quello degli stabilimenti balneari che pagano una tassa piena”. Infine: “Nel bando si leggono in maniera chiara e inconfutabile i servizi da offrire e le attività esercitate sono più legate al pubblico spettacolo che alla balneazione tant’è che non si vedono ombrelloni, lettini e bagnini. Inoltre nel medesimo bando sono sanciti perentoriamente i servizi da offrire e il divieto di impedire l’entrata delle persone”. Che dire ? Semplicemente di attendere la gradevole (mhmm !) risposta dei nostri amministratori.
CONSIGLIO COMUNALE “SPECIALE”… – … quello riunitosi per “assestare il bilancio” e che definire sui generis è un’autocoercizione a non farsi il sangue amaro (o a non scoppiare in una fragorosa risata) visto che gli opportuni interventi rivolti al segretario generale dei rappresentanti dell’opposizione – Piendibene (Pd) e soprattutto Frascarelli e Palombo (Fratelli d’Italia), particolarmente incisivi e incalzanti nei confronti del suddetto top dirigente personalmente scelto dal Primo Cittadino, senza peraltro ricevere una risposta certa alle proprie obiezioni – per acquisire la rassicurazione che la seduta potesse regolarmente procedere malgrado il non trascurabile inghippo della commissione dei capigruppo (determinante per il varo dell’apposito Consiglio) rivelatasi , a detta degli anti “tedeschisti”, zoppa per mancanza della maggioranza indispensabile per aprire il semaforo verde al dibattimento per sistemare i conti. Ebbene il dottor Savarino, anzichè rispondere al pidino e ai “meloniani”, s’è rifugiato in un salomonico “attendo lumi dalla Capitale”: così il principale organo collegiale locale, che avrebbe dovuto essere aggiornato per non correre il rischio di venir considerato nullo, ha registrato il clamoroso esito della votazione favorevole sancita dalla sola maggioranza (l’opposizione ha infatti lasciato l’aula) ,ma di fatto si trova sub iudice. Sai che bella figura se fosse invalidato !
“ A TEDESCO RIDACCE FRASCARELLI” – E per quanto concerne il problema idrico, specialmente in questo periodo surriscaldatissimo, come siamo messi ? Be’, a sentire i signori del Palazzo , mai la storia di una Civitavecchia, perennemente a “secco” specie nel periodo estivo, ha registrato un momento straordinariamente eccezionale come quello attuale: il trionfalismo è talmente debordante da temere che potremmo essere travolti da un devastante alluvione a conferma della straripante quantità d’acqua capace di far scoppiare condutture e di fluire copiosamente dai rubinetti. Standing ovation e un “grazie Acea” simile ad un acuto in grado di frantumare bicchieri e lampadari di cristallo ? “Non scherziamo”, tuona Giancarlo “Gunga Din” Frascarelli, che ogni giorno viene inondato da messaggi disperati di cittadini che per farsi una doccia devono recarsi in qualche stabilimento balneare (l’estate dà una mano…) e per cucinare sono costretti a far bollire l’acqua mineral-naturale. Morale della tragica situazione (visto come picchia il caldo !): invece del prezioso liquido, scorrono fake news. “Ed essenzialmente – inisiste il rappresentante di FdI – le lamentele non vengono raccolte con la dovuta responsabilità (e rapidità) da parte di chi ha il diritto-dovere di tutelare i contribuenti ai quali le bollette idriche arrivano, cascasse pure il mondo !, sempre con cronometrica puntualità”. E il punto conclusivo su questo argomento, sicuramente centrale, lo ha piazzato l’assessore-vice sindaco Magliani, annunciando di aver scritto (ammazza che fatica…) una lettera ad Acea Ato 2, rappresentandole le numerose difficoltà patite e riscontrate dagli utenti (che pagano cifre salatissime, non dimentichiamolo – ndr -) “ per raggiungere – si legge nella missiva – il call center dell’azienda e nel contempo per richiedere ed ottenere l’intervento di autobotti”. Insomma lamentele su lamentele che l’eclettico (sic !) assessore ha cercato di attenuare commentando che “i miglioramenti intercorsi in tema di servizio idrico dal nostro insediamento sono sotto gli occhi di tutti (quali “tutti” , alla luce di quel che accade sotto il “dardeggiamento” rovente di questo Agosto spietato ? – ndr – ), grazie all’impostazione dei rapporti con Acea voluta dal Primo Cittadino e alla programmazione di interventi infrastrutturali (vogliamo rendere merito pure al popolarissimo “Gunga Din” o no ? – ndr -) che hanno sensibilmente migliorato la situazione”. Ecco, bastano e avanzano queste parole per ricordare al nostro che, appena un secondo dopo averle pronunciate con squisita dovizia di salamelecchi, sono piovuti in redazione centinaia di tal messaggi : “A Tedesco ridacce Frascarelli !”.
TVN, QUALE FUTURO ? – Tutto qui il mese che si spera di ritrovare più… fresco nel 2022? Manco per idea. La cosiddetta (e sottolineasi cosiddetta perché da quel che sta accadendo da nord a sud nel nostro Bel Paese è solo un ossimoro) Transizione Ecologica non può non rubare la scena e recitare una parte da protagonista sul megapalco di Torre Valdaliga Nord. Nel calendario spicca il giorno 4 e dalla roccaforte zingarettiana, posta alla Pisana, esce la fumata nera sulla riconversione a gas: gli emendamenti proposti lì, nati dalla sinergia tra Pd e M5S con il contributo dell’ex assessore all’ambiente Manuedda, diventano legge regionale. Il distanziamento imposto dal coronavirus non permette baci e abbracci ma volano tappi di spumante e finiscono in braccio alle nuvole: grillini e pidini made in Civitavecchia si sprecano in ringraziamenti all’assessora Roberta Lombardi e ai consiglieri Gino De Paolis e Devid Porrello. Appena due giorni dopo il festival della felicità impazza: in preda al delirio, Piendibene, Scilipoti, Lucernoni, Lecis, D’Antò, Stefano Giannini, l’attivista pentastellato Dario Menditto e l’ex sindaco Cozzolino inneggiano alla “svolta epocale”. Si unisce al coro pure l’associazione Città Futura , epperò invita a tenere la guardia alta, augurandosi che “il territorio continui a battersi compatto contro i combustibili fossili”. Eppure l’Enel è una fucina inesauribile di idee e ne tira fuori una che gela gli entusiasmi irrefrenabili: promuove un concorso per il polo energetico del futuro. In palio uno specialissimo premio riservato al miglior progetto, che preveda la perfetta “convivenza” di rinnovavabili, fotovoltaico e gas: davvero una grandissima, sorprendente e comunque geniale trovata (bisogna riconoscerlo !), che addirittura “strega” un cospicuo numero di giovani talenti e rinomati professionisti del settore. La commissione è una parata di rappresentanti di Enti “maiuscoli” quali Regione Lazio (oibò, non ha “condannato” il gas ? – ndr -), Unindustria, Università della Tuscia e de La Sapienza e Enel. Sul gradino più alto del podio finisce l’architetto Luca Binarelli, la cui proposta viene all’unanimità considerata straordinaria : complimenti ! Agosto sempre più torrido: Lucifero non molla la presa e trova un inaspettato ma benaccetto alleato proprio il concorso dell’Ente Elettrico, che fa salire insopportabilmente la temperatura. E si scatena il finimondo. Il presidente della Cna, Alessio Gismondi, sbotta: “L’insistenza di Enel di usare i combustibili fossili è un chiaro esempio di quanto non tenga in nessuna considerazione un territorio espressosi chiaramente, per voce di un consiglio comunale, contro la trasformazione di Tvn da carbone a gas. Imbarazzante tanta ostinazione”. Torna a farsi sentire Città Futura e definisce il suddetto concorso “un atto di inaudita arroganza”, mentre per il comitato Sole “si tratta di un’inaccettabile provocazione”. M5S e Pd, dal canto loro, non danno in escandescenze e si limitano ad invitare (sic !) l’Enel “a mettersi l’anima in pace perché non potrà più <attingere> alle fonti fossili”. Commenti da parte della premiata ditta Tedesco & Co., che guida la città e dell’<associato> Petrelli ? Nisba. Muti come pesci anche i consiglieri di FdI (Palumbo e Frascarelli) e Fabiana Attig . Bene, anzi male: un silenzio così assordante significa forse che assisteremo a vertiginose piroette, alla ripresa dei lavori consiliari, degli stessi rappresentanti del popolo che proprio dai loro scranni hanno sonoramente bocciato il piano di Enel di ricorrere al gas in quel di Torre Valdaliga Nord ?
AGOSTO TORRIDO. E SETTEMBRE ? DI PIU’ – Già, sarebbe un miracolo se non andasse così. Le scommesse sono aperte, ma la quota più bassa indica che secondo i bookmakers esploderà un autunno che non farà dimenticare i “boccheggiamenti” agostani: caldissimo !!! Maglioni e piumini saranno condannati a restarsene segregati nell’armadio. Potranno continuare a respirare naftalina.
GAS, FRASCA, PALAGALLI, CSP : POKER DI ARDUI PROBLEMI E cosa succederà ? Di tutto di più. Terranno sicuramente banco: (1) Tvn; (2) lo spinoso “caso”della pescicoltura alla Frasca; (3) il PalaGalli, che versa in condizioni assai preoccupanti . E troverà protagonista il delegato allo sport , che (ahilui !) tuttora non si rende conto (concediamogli pure l’attenuante della buonafede) che lo slogan coniato a suo tempo, “salviamo lo sport”, altro non fosse (purtroppo) che uno scialbo ululato alla luna per la semplice e innegabile ragione (e a bocce ferme, ossia al momento di prendere la decisione dell’affidamento della gestione di simil prezioso patrimonio pubblico, il buon Matteo Iacomelli avrebbe dovuto avvedersi ed impedire il frettoloso “rientro” allo Stadio del Nuoto ) che la vera salvezza di una disciplina fondamentale per lo sport locale (e non solo) quale la pallanuoto sarebbe stata esclusivamente figlia della urgentissima sistemazione delle evidenti fatiscenze della struttura. E le conseguenze (come sottolineato da fior di periti dopo attento esame da cima a fondo dell’impianto) del mancato intervento prima della sua riapertura sono quelle di trovarsi di fronte ad una situazione straziante, acuita dal fatto che non s’è mosso un dito per una pur minima operazione manutentiva; (4) infine, per non farsi mancare niente, si tornerà a battagliare dai banchi della “Pucci” sulla Csp. Insomma ce ne sarà per tutti i gusti. E disgusti. Alla prossima.