Cattivi pensieri, a cura di Giampiero Romiti

Porta a porta, Csp, la politica e la possibile connessione fra il covid e l'inquinamento sono i temi affrontati nel fondo dal noto giornalista

PORTA A PORTA: GRASSO VS M5S… – Vabbè: mettiamoci l’anima in pace e continuiamo pure a sorbirci il solito, palloso incontro-scontro fra il vice sindaco nonché delegato alle partecipate Massimiliano Grasso e la “valchiria” pentastellata Daniela Lucernoni. La quale, tra l’altro, è ormai abituata a misurarsi con il leader della “Svolta” sia davanti alle telecamere dell’emittente televisiva cittadina sia, più frequentemente a distanza, sui social. E lo scambio di… complimenti tra i due, se all’inizio va riconosciuto che abbia destato un qualche interesse, ormai è diventato così stantìo da consigliare loro di lasciar perdere. E di non inondare i media (telematici e cartacei) di chilometrici pipponi (infarciti di tecnicismi astrusi) che è grasso (nessun riferimento… ) che cola se chi legge riesca a ingurgitarli fino in fondo: in realtà dopo la seconda o al massimo terza riga si finisce in debito di ossigeno e malgrado le migliori intenzioni di andare avanti è impossibile non stramazzare al suolo. Da tempo ormai, precisamente da quando è piovuto l’annuncio di abbandonare la differenziata nella zona 2 dal prossimo mese di luglio, i nostri di cui sopra, hanno ingaggiato un’interminabile partita di ping pong: Tu dici questo? Sei ridicolo; Ah, quel che affermi sarebbe la verità? Ma fammi ridere, è una gigantesca fandònia. Insomma un’insopportabile rottura di balle. Senza che il Grasso e la Lucernoni si rendano conto che l’importante problema della raccolta porta a porta non si risolve con “il M5S ogni giorno racconta bugie. Sfido la Lucernoni a un confronto pubblico per smontare ogni panzana che quotidianamente viene detta dai pentastellati” (copyright “secondo cittadino”); o con “il risultato dell’azione dell’attuale maggioranza è quello dei lavoratori di Csp trattati come pupazzi, della Tari non abbassata, del porta a porta letteralmente smantellato” (copyright “capogruppo consiliare grillina”). Allora? Il tema della differenziata è centrale. Non può certamente dipendere dagli umori dell’uno o dell’altra: si tratta sicuramente di una salutare conquista che giova all’ambiente e alle finanze dei Comuni, costretti altrimenti all’oneroso dispendio di risorse economiche per il conferimento dei rifiuti in discarica o negli inceneritori non proprio “amici” della salubrità dell’aria. Ma tant’è: la maggioranza di Palazzo del Pincio, si sa, ha deciso di ritornare ai cassonetti (giurando che verranno attuati metodi modernissimi ed economicamente virtuosi/vantaggiosi) e saranno gli eventi a giudicare la bontà o meno di siffatta decisione.

… #MOVIMENTIINPIAZZA… – Cerchiamo di capirci subito. Le scaramucce tra gli appartenenti ai vari partiti non sono sicuramente affascinanti ed anzi per certi, troppi versi provocano quel certo-non-so-che chiamato chissenefrega ed è risaputo che non riflettono quasi mai la volontà e le legittime aspettative dei cittadini, i quali, in quanto contribuenti, si aspettano servizi utili e soddisfacenti. Si trovino pure, pertanto, Grasso e Lucernoni faccia a faccia, ma non riescono a far perdere di vista a numerosi movimenti civici (Comitato Mi Rifiuto-Non al ritorno dei cassonetti; Sole; Forum Ambientalista: Lipu Civitavecchia-Monti della Tolfa; Rete delle Associazioni; Collettivo No al Fossile; Associazione Nessuno Escluso; Associazione Centro di Gravità; Spazio Solidale e Comitato Residenti Borgata Aurelia; Potere al Popolo; Giovani democratici; Europa Verde; Città Futura) l’obiettivo di far sentire la propria voce giovedì (18 Giugno) durante il presidio pacifico che (a partire dalle ore 15,30) allestiranno nel Piazzale del Pincio “per chiedere il mantenimento della raccolta porta a porta affinchè prosegua un percorso più virtuoso di gestione dei rifiuti”. “Sarà l’occasione – ribadiscono – per consegnare migliaia di firme di cittadini contrari alla revoca della differenziata nella zona 2, che conta il 55% delle utenze cittadine e per sollecitare il ritiro immediato della delibera di giunta, che prevede una non meglio precisata raccolta stradale”. E alla domanda se fosse proprio necessario manifestare davanti al palazzo municipale, la risposta è immediata: “Non vogliamo che Civitavecchia torni agli indecorosi cumuli di immondizia intorno ai cassonetti. Non accettiamo neppure che si annullino gli effetti positivi avuti su quantità e qualità del prodotto differenziato raccolto, nonché sul decoro e sulla pulizia delle strade”. E inoltre, ciliegina sulla torta, la conclusione meritevole di attenta riflessione: “Riteniamo sia miope effettuare scelte che comporteranno la perdita di posti di lavoro e sprechi di risorse finanziarie, tali da determinare inevitabilmente un aggravio della tariffa dei rifiuti. Per questo lanceremo con forza il nostro messaggio #noicirifiutiamo e Civitavecchia #sirifiuteràconnoi”. Be’, per dirla coi movimenti, #piùchiaridicosìsimuore. E detta manifestazione, guarda caso incastonata nel bel mezzo della ricorrenza della prima candelina governativa spenta dallo squadrone centrodestrorso, non può né deve essere accolta con un’alzata di spalle da Tedesco e i suoi fidi. La visita non proprio di cortesia, che gli faranno i movimenti per esternare la propria contrarietà al provvedimento di tornare ai contenitori stradali dell’immondizia, è una spia del malessere di una larga fetta della cittadinanza. E sarebbe singolare, lo ribadiamo convintamente, se venisse accettata con sufficienza. O addirittura con la spocchia da chi, forte del consenso ottenuto un anno fa, ritenga di disporre dei cittadini a proprio piacimento. Cittadini che, però, non sono marionette da muovere con dei fili tanto sottili da non reggerne il peso. Eh sì, sono sempre più frequenti i casi di politici che finiscono velocemente nel nulla, vittime della propria presunzione di sentirsi al disopra di tutto. Epperò, ahiloro, non di tutti e nemmeno di quegli elettori che, dopo averli spinti nel blu, li fanno ritornare nella mediocrità. “La politica è il rapporto tra persone”, è uno dei semplici ma alti pensieri di Aristotele. Già. Ma pensate che ai sempre più numerosi apprendisti politicanti, supportati da prenditori chiamati imprenditori (avvinti principalmente agli affari e ai profitti come l’edera), importi di mantenere e soprattutto alimentare i rapporti coi cittadini una volta spaparacchiatisi su uno scranno consiliare? PS – Al presidio di giovedì saranno presenti anche i rappresentanti di Pd. M5S e Onda Popolare, che fanno parte del “team” di opposizione alle forze di maggioranza. Ma i movimenti tengono a precisare che la manifestazione non ha alcuna matrice partitica ma vuole essere solo, esclusivamente e anzitutto una forma di protesta civica contro una decisione che cozza contro la diffussissima e comprovata efficienza, sia dal punto di vista ambientale che da quello economico, della raccolta differenziata.

…E C(HE) S(ITUAZIONE) P(ENOSA) – La scorta di acronimi comincia ad esaurirsi. La volta scorsa Csp si prestò alla traduzione in “C(arbone) S(enza) P(ace)” dopo che il delegato alle partecipate, Massimiliano Grasso espresse la sua… stima (sic!!!) al presidente dell’azienda, dandogli del “lunatico” e considerandolo poco attendibile perché “quel che dice lascia il tempo che trova”. A distanza di pochissimi giorni ci risiamo con l’irritazione del “secondo cittadino” nei confronti del management di Csp. Irritazione stavolta esplosa per via del nuovo orario del porta a porta in zona 1, “deciso sperimentatalmente – precisa con i tratti del volto tiratissimi, Grasso – in particolare dalla dottoressa Sanfelice di Bagnoli con risultati per il momento inaccettabili”. Già, così inaccettabili da spingere la maggioranza centro destrorsa a sospendere detta sperimentazione. Chiara la drastica risoluzione: sono stati così evidenti i disagi per i cittadini da ritenere intollerabile il guazzabuglio creatosi. Bene, anzi male e addirittura malissimo. E c’è da chiedersi se sia mai possibile che debba continuare questa lagna (ormai “sorella” della farsa) degli attacchi (giusti? sbagliati? Mah, sembrerebbe non freghi a nessuno) del leader della “Svolta” ai vertici della “rocca(mica troppo)forte” di Villa Albani. I quali se fossero realmente considerati inadeguati a ricoprire l’importantissimo ruolo affidatogli, vengano immediatamente invitati a riprendere la strada di casa. Ma tu guarda C(he) S(ituazione) P(enosa) sta vivendo questa municipalizzata, che avrebbe dovuto essere il marchio doc della premiata ditta Tedesco&C.

CORONAVIRUS & POLVERI SOTTILI – Dice: e adesso cos’è questo titoletto? Alt, inutile agitarsi: non bisogna strapparsi i capelli ammesso che si abbiano oppure farsi il sangue amaro ammesso che quello che scorre nelle vene sia dolce. E’ (‘sto titoletto) semplicemente il riflesso di un dotto articolo scritto (su Il Fatto Quotidiano) dall’illustre dottoressa Maria Rita Gismondo, direttore di microbiologia clinica e virologa del “Sacco” di Milano. La quale sottolinea che “da tempo vengono condotti studi che evidenziano come l’inquinamento, soprattutto quello da polveri sottili, sia corresponsabile di una più alta incidenza delle malattie respiratorie”. Inoltre aggiunge: “ Riguardo alla diffusione dei virus nella popolazione, una solida letteratura scientifica correla l’incidenza dei casi di infezione virale con le concentrazioni di particolato atmosferico (per esempio Pm10 e Pm 2,5)”. Quindi spiega: “ La correlazione è stata ampiamente dimostrata per il morbillo, per il virus dell’aviaria, per il virus sinciziale respiratorio ed altre infezioni”. Infine rileva: “Una ricerca della Società Italiana di Medicina Ambientale ha dimostrato una relazione diretta tra il numero di casi di Covid-19 e lo stato di inquinamento dei territori, coerentemente con quanto ormai ben descritto dalla più recente letteratura scientifica per altre infezioni virali. Tale quadro viene riprodotto anche nelle diverse regioni, dove, a parità di misure e di clima, le zone più inquinate hanno registrato molti più casi rispetto al rimanente territorio. Pare che le polveri sottili veicolino il virus e, danneggiando i polmoni, ne facilitino l’ingresso. Tale osservazione, supportata da dati scientifici, induce a riflessioni che non sminuiscono l’effetto delle misure adottate nel contenimento della pandemia, ma suggeriscono anche un approccio di tipo ambientale contro l’inquinamento”. Che dire? Crediamo fermamente non siano parole che se le porta via il vento. Al contrario dovrebbero essere scolpite su due lastre di marmo da affiggere: una all’ingresso dell’aula consiliare “Pucci”; l’altra sulla parete antistante la poltrona del giovane assessore Manuel Magliani, che sospettiamo dimentichi sovente di rivestire la carica di responsabile dell’ambiente. E questo perché sappiamo benissimo che le polveri sottili sono parenti strettissime della popolazione civitavecchiese e che di danni (alla salute ovviamente) gliene hanno già causati tantissimi. Sarebbe quindi fondamentale tenerlo bene a mente. Per due motivi con la emme maiuscola: 1) Ci troviamo ancora in “zona coronavirus” per cui non è consigliabile abbassare la guardia; 2) Il traffico automobilistico sta riprendendo il suo asfissiante andamento; quello crocieristico si prepara a tornare alla normalità e a Torre Nord appare ormai scontato che l’Enel farà “sfrecciare” l’energia a tutto turbogas. Ragion per cui, se i responsabili della sanità pubblica non vigilassero con la massima attenzione o non si facessero sentire qualora il caso lo richiedesse, le famigerate particelle disseminate nell’atmosfera continuerebbero ad avvelenare la nostra quotidianità.