Cattivi pensieri, a cura di Giampiero Romiti

Inquinamento, coronavirus e solidarietà nell'emergenza fra i temi affrontati dal noto giornalista

CONTAGIO FAVORITO DALLE POLVERI SOTTILI? Non c’è dubbio: si tratta di un interrogativo inquietante. Molto. Addirittura insopportabile. La domanda è nuda e cruda: più inquinamento, più virus? Ebbene, in base ad un interessante articolo apparso sul quotidiano “Il Fatto Quotidiano” lo scorso 20 marzo <l’ipotesi formulata dalla Sima (Società italiana di medicina ambientale), insieme con le Università di Bari e Bologna, è che le alte concentrazioni di polveri sottili nello scorso mese di Febbraio nella Pianura Padana, potrebbero essere state tra le cause scatenanti del diffondersi rapidissimo e anomalo del Coronavirus verificatosi quindici giorni dopo. Così come era successo in Cina nella provincia di Wuhan>. Resta un’ipotesi, naturalmente. Stando però agli epidemiologi, che hanno incrociato i dati raccolti dalle Agenzie Regionali per la protezione ambientale (Arpa) con il numero dei decessi registrato dalla Protezione Civile, <le analisi – riporta testualmente il servizio, secondo quanto scritto nelle sei pagine dello studio – sembrano indicare una relazione diretta tra il numero di casi di Covid-19 e lo stato di inquinamento da Pm10 dei territori, coerentemente con quanto ormai ben descritto dalla più recente letteratura scientifica per altre infezioni virali> . Dunque un “pezzo giornalistico” davvero interessante, che non può non riflettersi anche sulla nostra città che, accidenti!!!, ha una certa “familiarità” con l’annoso problema delle polveri sottili. Che sono e restano una componente fortemente negativa della quotidianità con la quale si è costretti a convivere. Un motivo in più, questo, per tenere la guardia alta ed evitare di commettere sciocchi e imperdonabili errori che potrebbero allargare a dismisura la piaga di un contagio tuttora difficile da debellare specie se non si è ligi alle disposizioni da seguire con la massima accuratezza.

W LA SOLIDARIETA’. E’ come se si stesse svolgendo uno straordinario Gran Premio che registra una larga partecipazione di “concorrenti” che gareggiano, senza risparmio di energie, per offrire un sostanzioso aiuto a chi si dedica con amore ed alta professionalità (medici ed operatori sanitari tutti) indefessamente ai più bisognosi. Non c’è da stilare una classifica per chi si spende maggiormente: tutti rigorosamente a pari merito, tanto per usare una metafora sportiva, ed è bellissimo così. E allora sotto con un mare di complimenti all’avvocato Fabrizio Longarini che ha avuto la splendida idea di avviare la raccolta di fondi per il sostegno alla terapia intensiva dell’Ospedale San Paolo; a Germano Ferri e Diego Peraino per averne “allestita” un’altra per l’acquisto di mascherine ( che saranno consegnate dalla CRI) destinate ai pazienti fragili del territorio; all’anonimo imprenditore cinese che ha regalato 300 (trecento) mascherine alla Csp; all’intera comunità cinese che ne ha fornite 2000 (duemila) di tipo chirurgico e che è stata personalmente ringraziata dal consigliere comunale Massimo Boschini “per aver dato un segno concreto di vicinanza alla città”; alla Fondazione Cariciv che, sulla spinta della presidentessa Gabriella Sarracco, ha aperto due canali: uno sanitario (già consegnati tute, occhiali e mascherine al nosocomio e pure i dipendenti delle municipalizzate saranno dotati dello stesso materiale. In arrivo inoltre 3000 (tremila) mascherine), e l’altro per l’emergenza sociale (saranno distribuiti diversi buoni spesa alle famiglie in difficoltà economiche. In aggiunta è stato già fatto il bonifico per i comuni di Civitavecchia, Santa Marinella, Tolfa e Allumiere); un grazie anche all’ex sindaco Alessio De Sio che ha chiesto ed ottenuto un sostanzioso numero di mascherine da parte di un facoltoso manager cinese. Pure il mondo dello sport s’è mosso e ottomila euro (per l’acquisto di mascherine, autorespiratori e occhiali) sono stati raccolti dai tifosi laziali della Curva Nord e donati al San Paolo. Rilevante inoltre l’intervento del Comitato Esecutivo dell’Università Agraria (presieduto da Daniele De Paolis, dal vice presidente Renzo Crisostomi e dall’assessore Damiria Delmirani) che ha donato 50.000 euro e 4 macchine per ventilazione polmonare all’Ospedale. Se decidessimo di “condire” con inutili aggettivi l’azione prodotta da queste eccezionali persone, cadremmo in una banalità tanto melliflua quanto stucchevole. E allora: evviva la solidarietà!!!

SETTE EURO E UNA PIZZA. Davvero dura la vita da sindaco: innumerevoli gli impegni giornalieri che non gli permettono un attimo di tranquillità. Particolarmente gravosa, come se non bastasse, è anche e soprattutto l’incombenza di assolvere al meglio il delicatissimo oltreché importantissimo compito di responsabile della salute pubblica. Insomma non si può non tener conto della straordinarie difficoltà che costringono il Primo Cittadino ad occuparsi di tante situazioni, alcune assai pesanti, per garantire un efficiente funzionamento della macchina amministrativa a beneficio della cittadinanza, provàta dal terribile virus. Merita, pertanto, un convinto plauso per la sua instancabile operosità, Tedesco. Che, però, è un comune mortale e per la voglia matta di strafare e magari di impreziosire i propri interventi con affermazioni infarcite di sarcasmo, ha preso, ahilui, una bella (sic!) cantonata. Strano però. Sappiamo benissimo che la sua intelligenza è viva e pertanto siamo convintamente dell’idea che, vinto da una momentanea e pur comprensibile stanchezza, abbia commessso la gaffe che ha scatenato la reazione dei suoi avversari politici. Non ha pensato, infatti, neppure per un attimo, che il suo idolo, capo indiscusso e indiscutibile della Lega, potesse aver preso la colossale topica, di natura matematica, di dividere i 400 milioni (stanziati dal Governo per l’emergenza di questi giorni – annessi al fondo di solidarietà di 4 miliardi di euro – e destinati ai Comuni, per consentire ai poveri di fare la spesa) per i 60 milioni di cittadini italiani e, perciò, di ricavare il risicato risultato di 7 (sette) euro a testa. Quindi, secondo il Matteo nazionale, tutti coloro che certamente non hanno bisogno di siffatta elemosina – perché pagati o strapagati con stipendi o pensioni – avrebbero intascato la risibile sommetta. E allora che ti combina il pur attivissimo capo inquilino di Palazzo del Pincio? Gorgheggia, finalmente con il faccione disteso, un gradevole motivetto. Eccolo:<Non possiamo ringraziare il premier Conte per gli aggiuntivi 400 milioni che, divisi per gli abitanti italiani – calcolatrice alla mano -, fanno sette euro a testa. Civitavecchia avrebbe gradito misure strutturali. Comunque continueremo a sostenere le famiglie e, con “quei” soldi, potremo aggiungere una pizza di Pasqua>. Sicuramente la sua pregiatissima corte, che quotidianamente, cascasse pure il mondo, non manca di stargli attorno, si sarà sbellicata dalle risa, leggendo il fantastico comunicato in procinto di decollare verso tutti i media locali. E, questo a nostro avviso il punto maggiormente saliente, ci fosse stato uno solo, tra i non pochi Tedesco’s sapientoni, che avesse rilevato il piramidale errore: niente! Così la cantonata è diventata virale e ideale per spingere l’opposizione ad esibirsi in una sorta di festival dell’ironia. Ha iniziato il segretario del Pd, Stefano Giannini:<La dichiarazione del sindaco ci lascia costernati e si tratta di una “scivolata” meschina e miserabile. Impari a fare meglio i conti, abbia il coraggio di chiedere scusa alle persone bisognose e mi auguro che non servano a lui i sette euro per la pazza>. Pure la parlamentare pentastellata Marta Grande, presidente della Commissione Esteri, non ha esitato a ritenere < ingenerose e fuori luogo le parole di Tedesco. Applicare il “conto della serva”, dividendo la cifra per il numero complessivo degli italiani, è quanto più lontano dalla realtà>. Le hanno fatto eco gli attivisti grillini, sottolineando che < pure un bambino avrebbe capito che i 400 milioni fossero destinati esclusivamente agli indigenti> . A travolgere il Primo Cittadino, è poi arrivata Onda Popolare, rilevando che <sono inaccettabili le esternazioni di Tedesco. Parlare di 7 euro a testa o di soldi appena sufficienti per una pizza di Pasqua, rappresenta un falso macroscopico e addirittura un’indegna manipolazione informativa. Quando questa maledetta pandemia sarà terminata,  dovremo ricordare gli eroi che hanno combattuto in prima linea ovvero i medici, gli operatori sanitari, le forze dell’ordine, i militari, i lavoratori della filiera agroalimentare e logistica, i portuali e gli operai che garantiscono servizi e approvvigionamenti essenziali. Allo stesso modo non ci scorderemo degli sciacalli di ogni risma e di coloro che inopinatamente stanno tentando di sfruttare questa tragedia per il proprio tornaconto economico o politico>. Bene, basta (e avanza) così. Che dire? E’ andata in tal modo, che ci volete fare. Succede quando si dimentica che la matematica non è un’opinione!