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CHI NON VUOLE IL TURBOGAS, ALZI LA MANO. Sì, sarebbe proprio  il caso che s’elevasse il ditino per capire se c’è davvero qualche anima pia che abbia il coraggio, e la convinzione, di dire un “NO” deciso e chiarissimo (addirittura con inequivocabile  “spelling” : N come Napoli ed O come Otranto, tanto per intendersi e per evitare di farsi prendere per il culo dal solito, immancabile bastian contrario capacissimo -perché specializzato nel ruolo – di trovare il pelo nell’uovo con il solo scopo di intorpidire acque invece trasparentissime). Cos’è, questa,  la classica e stucchevole provocazione, utile esclusivamente per dare il via al solito inconcludente dibattito sul futuro di Torre Valdaliga Nord? Niente affatto.E’ la presa d’atto dell’ipocrisia degli esponenti dei vari partiti che, per timore di perdere appeal con il proprio elettorato, ciurlano nel manico e si rifugiano nel fottutissimo politichese che, ahiloro, produce soltanto sputtanamenti a go-go. A dimostrazione che non stiamo parlando del sesso degli angeli ma della pura, semplice e incontrovertibile realtà, basta e avanza (e manco poco!!!) la cruda analisi del dottor Paolo Giardi. La prima stilettata? Eccola: <Il Movimento Cinque Stelle lamenta la fumosità del centrodestra che menerebbe il can per l’aia, però dimentica che sia Roma Capitale, sia il consigliere regionale Porrello, sia il Ministro all’Ambiente, Costa, si sono schierati a favore dell’uso del gas naturale anziché spingere a favore delle energie rinnovabili>. Grillini, dunque, sulla graticola del noto medico ambientalista. Ma non si ferma e punta dritto sul Pd. <Che – sottolinea con forza – lamenta il comportamento ondivago, addirittura ambiguo e sospetto, del sindaco Tedesco, sottacendo però che il governatore Zingarelli e il Governo tifano platealmente per l’Enel>. Allora,  c’è bisogno o no di ripetere la domanda “Chi non vuole il turbogas, alzi la mano”? Certamente, dato che il dottor Giardi non ha neppure sfiorato il centrodestra, per cui… Vero. Ed è altrettanto vero che la pasionaria dell’esecutivo, Fabiana Attig, ha gridato a squarciagola la propria contrarietà alla riconversione tanto amata dall’Ente Elettrico. Ed è un po’ come accadde al tempo  della “trasformazione” a carbone: minacce di incatenamenti alla ciminiera, Aula Pucci così tambureggiante da far invidia a Curva Nord e Curva Sud in pieno derby capitolino, scambi di minacce e di tutto di più. Risultato? Semplicemente la saluberrima (sic!!!) aria che ancora oggi abbiamo la sfiga di respirare. Ah, non avete capito cosa significa tutto ciò? Che possiate fare mille, diecimiila, centomila salti mortali; stracciarvi una miliardo di volte le vesti e quanti più casini armare, ma nulla cambia se c’è un volere che cala dall’alto e ti schiaccia come un inerme vermiciattolo. Per cui anche il centrodestra (e saremmo i primi a festeggiare se andasse diversamente) si metta l’anima in pace e cominci a “fraternizzare” col turbogas. Quanto alla pasionaria, complimentissimi per il suo favoloso ardore con la speranza che non si raffredi perché,  siamo più che certi, la maggioranza che ottimamente rappresenta ne ha ( e soprattutto avrà) bisogno.

SPLENDERA’ IL SOLE SU TVN?. C’è poco da fare, quel che accadrà dalle parti di Torre Valdaliga Nord fa ormai parte di una quotidianità che per i civitavecchiesi (mica tutti però, meglio sottolinearlo altrimenti racconteremmo delle puttanate colossali) è una sorta di tatoo indelebile. Ed ecco, allora, che spunta (alla grandissima e con merito sconfinato) il Comitato <SOLE> (nome stupendo!) che ha avanzato richiesta al Primo Cittadino, avvocato Ernesto Tedesco, di indire una consultazione popolare con e per un fine preciso: far esprimere i cittadini sul turbogas a Tvn. Sì, è uno strapieno diritto di chi ancora ama “sguazzare” nella  democrazia e pertanto sente il dovere di far sentire la propria autorevole voce. La realtà, con la quale necessariamente e obbligatoriamente dobbiamo fare i conti, è però dura, molto dura. Viviamo ormai un momento storico in cui il popolo (demos) conta solo e soltanto quando infila la sua scheda elettorale nell’urna, dopodiché  da coloro che hanno impugnato il bastone del comando viene considerato un accessorio inservibile o, tutt’al più, poco, ma assai poco importante.

La centrale di Tvn

Di qui il nostro (convinto e fondato) timore che sarebbe davvero un miracolo se il <SOLE> abbagliasse fino a persuadere i signori dell’Ente Elettrico ad eseguire un clamoroso cambio di rotta. Sappiamo benissimo che, qualora il “sondaggio” venisse effettuato (e ci sorprenderebbe se  l’avocato Tedesco, apertissimo com’è ad accogliere le legittime istanze dei propri “governati”, non lo consentisse) il risultato sarebbe netto: un NO al turbogas grosso come una montagna. Sappiamo altrettanto benissimo, però, che a menare la danza tocca sempre ai potenti di turno e che pertanto   sarebbe un meraviglioso sogno alzare gli occhi al cielo e scoprire che Torre Valdaliga Nord sia illuminata da un <SOLE> sfavillante.

PALAGALLI, MISTERO NIENT’AFFATTO BUFFO. Siamo sempre lì, all’ormai strapallosa vicenda legata alle conclamate (dai tecnici dell’assessorato ai LLPP, guidato dall’ex presidente della Snc D’Ottavio) CARENZE STRUTTURALI (usiamo volutamente il maiuscolo per evitare che qualche “trombone” ammantato di perfida mediocrità ne sminuisse l’enorme importanza) che costano ben 150.000 (centocinquantamila) euro e che ancora oggi non si riesce a sapere (e a comprendere) quali e quante siano e soprattutto se rappresentano un reale (ed urgente) pericolo per la pubblica incolumità (hanno forse dimenticato, l’assessore e la sua “corte”, che il PalaGalli è frequentato da tantissima gente?). Ci  troviamo, insomma, di fronte ad una situazione a dir poco paradossale e di fatto, come se non bastasse,  all’incomprensibile (e inaccettabile) silenzio del  sindaco il quale, essendo in possesso della delega allo sport, avrebbe il dovere di spendere qualche parola (non sarà mica una fatica o un problema per un eccellente togato abituato ad elevate  performances oratorie in aule di Tribunali) per chiarire alla grandissima un quadro, che di giorno in giorno diventa sempre più nebuloso. E, tanto per (s)gradire, si son resi conti i nostri campioni di (scarsa) efficienza che il via al campionato, con la Snc partecipante, verrà dato tra poco meno di dieci giorni? Sono forse iniziati i lavori per sanare le tanto strombazzate CARENZE STRUTTURALI? Che, bene inteso, sono già state una sorta di spada di damocle sulle teste degli atleti, che si son sempre allenati nel catino del PalaGalli, malgrado ci fosse la minaccia che potesse accadere qualcosa di irrimediabile. Allora, lungi da noi l’idea di ritenere che “non c’è peggior sordo di chi non  vuol sentire” (avvocato Tedesco, non sarebbe il caso che finalmente aprisse la Sua preziosa boccuccia?), ma siamo davvero arrivati alla “strizzata dello straccio”. E non si può non avanzare sommessamente qualche domanda: 1) frequentare il PalaGalli è rischioso? 2) come mai l’intervento per mettere in sicurezza l’impianto non è ancora avvenuto? 3) quanto tempo si deve ancora attendere perché si ritorni ad un’ottimale normalità? 4) è stata richiesta una “bella” somma per eliminare i “difetti” evidenziati da capacissimi esperti, ma per quale incredibile e assurdo motivo non si rivela la loro reale natura? E infine: quanto deve durare questo mistero? Che tutto è meno che buffo.