Caos mascherine, Tedesco: “Sbagliato bypassarmi”. La farmacia privata: “Prezzo unico per tutti”

Continua a tenere banco la questione legata alle mascherine chirurgiche, messe in vendita da Csp

Tiene ancora banco la polemica sulla vendita delle mascherine chirurgiche, dopo l’annuncio di una società partecipata, la Csp, di venderle a 3,60 euro a confenzione (ce ne sono due dentro). “Io non ce l’ho con le farmacie comunali, nella maniera più assoluta – chiarisce il sindaco di Civitavecchia Ernesto Tedesco -. A questo punto le mascherine le devono vendere, altrimenti si parlerebbe di danno erariale. Dico però che questa scelta mi lascia contrariato, sia per ciò che riguarda la tempistica che per la modalità. Ho chiesto dei riscontri all’azienda municipalizzata su quanto appena disposto, rimango in attesa di una risposta. E poi il sottoscritto, che rappresenta il Comune di Civitavecchia, il quale è socio unico di Csp, non è stato minimamente informato di questa iniziativa. Soluzioni? Non lo so, vedremo di trovarne qualcuna nei prossimi giorni. Ma è chiaro che non si può vedere un privato vendere una mascherina ad un euro a pezzo e invece il pubblico a 1,80. La responsabilità è anche e soprattutto del Governo centrale che deve dare delle indicazioni precise in chiave di mercato. Questa emergenza durerà ancora a lungo e bisogna garantire delle regole precise di vendita”. “Si tratta di una brutta sbavatura – afferma Andrea Baldini, titolare della Farmacia sita a San Liborio –. Certo, parliamo di una iniziativa discutibile, e penso che pure il non aver condiviso nulla con i privati sia stato un errore. Ognuno ragiona per conto suo, non è la prima volta, e questo è un atteggiamento che sicuramente non fa bene alla collettività. Si sarebbe potuto ragionare insieme, prendere una decisione condivisa e stabilendo un prezzo comune per la vendita non solo delle mascherine, ma anche dei gel e dei saturimetri. In questo modo avremmo dato tutti un’immagine diversa”. Ieri intanto qualche esercizio commerciale ha pubblicizzato la vendita di nuove mascherine chirurgiche: ad esempio 9,90 euro una confezione da dieci. Bisogna però fare delle distinzioni: “Ci sono mascherine chirurgiche monouso, che devi buttare dopo poche ore – spiega il Dottor Baldini – e quelle possono avere un determinato costo. Poi ce ne sono altre, quelle più resistenti ad esempio. Sono a tre strati e possono durare di più. Disinfettandole, al limite, puoi riutilizzarle. Quest’ultime le trovi a 15/20 euro, sempre per una confezione da 10. Sono parametri complessivi, riferimenti a livello nazionale”.