La Lega non sta vivendo certo un buon momento. Se a livello nazionale l’onda salviniana continua a fare la differenza sugli avversari, a Civitavecchia il Carroccio vive una fase di grave crisi. Dopo l’addio di Daniele Perello, passato al gruppo misto, la Lega rischia di perdere altre due pedine all’interno del consiglio comunale. Parliamo di Raffaele Cacciapuoti ed Elisa Pepe: “Qualcuno ha detto che non ho dato l’ok alla presidenza della commissione Urbanistica perché stavo male – commenta Cacciapuoti – ma io mi sento benissimo. Il problema è tutto politico e interno alla Lega. Non accetto un incarico se poi sarò costretto ad uscire dal partito, per far dire a qualcuno che la mia priorità era quella di occupare una poltrona. Perello è uscito sbattendo la porta, dicendo delle cose molto pesanti. Qualcuno gli ha risposto? Non mi sembra. La Lega, a Civitavecchia, è un partito che non esiste. Se il coordinatore (Enrico Zappacosta, ndc) e il capogruppo (Antonio Giammusso, ndc) non sanno fare il loro mestiere non è un mio problema. Ci tengo a precisare che noi ragioniamo come gruppo, nel senso che fra me e la collega Elisa Pepe c’è piena sintonia da questo punto di vista. Io e Pepe fuori dalla Lega? Tutto è possibile”. Fra i motivi dell’astio la decisione di puntare su tre quote rosa per ricoprire le caselle degli assessori, non scegliendo nella margherita dei consiglieri eletti e sbarrando così la strada ai primi dei non eletti, ma anche la vicenda di Csp, la Civitavecchia Servizi Pubblici. Un subbuglio che sta mettendo in difficoltà anche gli alleati, oltre naturalmente al sindaco Ernesto Tedesco, anche lui in quota Carroccio.
Caos Lega, Cacciapuoti e Pepe sul piede di guerra
Dopo l'addio di Daniele Perello, passato al gruppo misto, la Lega rischia di perdere altre due pedine all'interno del consiglio comunale. Parliamo di Raffaele Cacciapuoti ed Elisa Pepe